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LA UEFA festeggia il centenario della Tregua di Natale

Il Presidente UEFA Michel Platini ha svelato un monumento e ha presentato un breve filmato per commemorare lo straordinario evento del 1914 in Belgio durante la Prima Guerra Mondiale.

Commemorazione Tregua Prima Guerra Mondiale ©Sportsfile

Oggi, il Presidente UEFA Michel Platini si è unito ai funzionari pubblici e ai presidenti delle federazioni affiliate alla UEFA a Comines-Warneton (Belgio) per commemorare il 100º anniversario della tregua di Natale.

Oltre a svelare una scultura che celebra lo speciale ruolo che il calcio ebbe durante la Prima Guerra Mondiale, la UEFA ha presentato un filmato di quattro minuti in cui grandi icone del calcio europeo fanno rivivere i fatti straordinari di 100 anni fa, quando i soldati degli schieramenti britannici e tedeschi posarono le armi per intonare canti di Natale e sfidarsi a calcio.

Il Presidente UEFA Michel Platini ha dichiarato: "Siamo qui riuniti per festeggiare un momento che ci ricorda la nostra umanità. È molto commovente immaginare i giovani di 100 anni fa che esprimono fratellanza parlando una sola lingua: il calcio.

"Oggi il calcio è una lingua universale, che apre il cuore, avvicina le culture e unisce la gente oltre qualsiasi frontiera. Tanti anni fa, permise di esprimere umanità in modo spontaneo, quindi era normale rendere omaggio a tutti coloro che quella sera trovarono un momento di conforto con il loro sport preferito".

Il filmato di quattro minuti prodotto dalla UEFA vede la partecipazione di grandi nomi del calcio europeo, come il presidente Michel Platini, Sir Bobby Charlton, Didier Deschamps e Paul Breitner. I giocatori di oggi che compaiono nel film sono Wayne Rooney, Hugo Lloris, Bastian Schweinsteiger e Philipp Lahm.

Il Primo Ministro del Regno Unito David Cameron ha registrato il seguente messaggio per commemorare il centenario della tregua: "La Prima Guerra Mondiale ha profondamente cambiato il mondo e sono trascorsi 100 anni da allora, è giusto ricordare. Tutte le guerre sono crudeli, ma questa fu diversa da tutte le altre. Morte e sofferenza vennero dispensate su scala tale da mettere in secondo piano qualunque altro conflitto. Ciononostante ci fu un momento irripetibile durante il quale le armi tacquero e il calcio unì i popoli. Quando gli eserciti si misero in marcia, molti pensavano che sarebbero tornati a casa per il Natale e ora che ricorre il centenario di quell'improbabile partita di calcio è giusto che la famiglia del calcio europeo ricordi e apprezzi la pace di cui ora possiamo godere".

Il Presidente della Francia François Hollande si è unito alla commemorazione dichiarando: "Il giorno di Natale di 100 anni fa, guidati dallo spirito di fratellanza, gli uomini uscirono dalle trincee per condividere un momento di amicizia. Al fronte, il 25 dicembre, gli spari cessarono. Fu solo per poche ore, ma fu sufficiente perchè i soldati francesi, inglesi, tedeschi e belgi potessero sorridersi e disputare una partita di calcio spontanea. Questo sport universale permise loro di mettere da parte armi e uniformi. Non esistevano più francesi, inglesi, tedeschi o belgi in quella mattina di Natale del 2014. C'erano soltanto uomini. uesta storia è l'omaggio più grande che il calcio e lo sport possano ricevere".

Sir Bobby Charlton ha dichiarato: "Sono molto onorato di aver partecipato a questo film. È una grande sensazione immaginare che, durante un avvenimento così devastante come la guerra, il calcio abbia unito le persone. Il calcio è un gioco fatto di emozioni, e se penso che i due schieramenti si siano uniti nel bel mezzo di una guerra per dire che non doveva più accadere, mi sento molto orgoglioso".

La UEFA ha incaricato l'agenzia londinese Designwerk e gli scultori della MDM di creare un monumento che commemorasse gli eventi accaduti 100 anni fa tra Ypres e Lille. La scultura rispecchia l'ambiente circostante e ha una struttura in acciaio ossidato su un basamento in pietra, a simboleggiare un momento di speranza tra le trincee tedesche e britanniche. Due crepe corrono sul suolo dal monumento a ogni trincea, come a collegare passato e presente.

Lo sceneggiatore Michael Morpurgo ha dichiarato: "È molto importante che la UEFA abbia realizzato questa produzione e che i politici e i calciatori di diversi paesi si siano uniti, capendo il significato che questa storia assume per noi oggi. Ecco perché è stato voluto il cortometraggio: perché tutti noi sappiamo che è stato un momento di vera speranza per chi ha voluto la tregua".

"Era una speranza illusoria, ma dopo tutti questi anni si è concretizzata. Purtroppo i protagonisti non ci sono più, ma tutte le nazioni che combattono una guerra non ne vogliono un'altra in futuro".

"Forse quei soldati avranno pensato: 'Sto combattendo questa guerra perché voglio che la mia nazione vinca, ma soprattutto perché voglio che i miei figli e i figli dei miei figli vivano in pace'. Scommetto che lo pensavano in tanti, a prescindere dal colore della loro uniforme. Erano pronti a qualsiasi evenienza, perché sapevano a cosa andavano incontro e perché volevano vincere. Se proprio doveva esserci una guerra, valeva la pena combatterla perché poi sarebbe finita, alcuni sarebbero tornati a casa e ci sarebbe stata la pace".