UEFA•Medicine Matters parla di crescita
venerdì 4 luglio 2014
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L'ultimo numero di UEFA•Medicine Matters, la pubblicazione medica ufficiale della UEFA, celebra i progressi nel settore e l'impegno continuo dimostrato da tutti gli specialisti europei.
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Dopo il recente Simposio medico UEFA a Madrid, il cui tema principale è stato l'evoluzione, l'ultimo numero di UEFA•Medicine Matters, la pubblicazione medica ufficiale della UEFA, celebra i progressi nel settore e l'impegno continuo dimostrato da tutti gli specialisti europei.
"La comunità medica ha il desiderio di imparare, crescere, condividere e soprattutto innovare, facendo sì che il calcio apra la strada in aree come la ricerca sugli infortuni, la formazione e la sicurezza dei giocatori", commenta nell'editoriale il dr. Michel D’Hooghe, presidente del Comitato medico UEFA.
"Per me è un grande piacere assistere al lavoro di quella che adesso è una vera comunità medica - aggiunge D’Hooghe -. I programmi di formazione della UEFA, le competizioni e i forum, come il simposio, permettono di radunare gli specialisti da tutti gli angoli del continente in un clima di amicizia, rispetto e cordialità (….). È un risultato incredibile, di cui tutti i medici del calcio europeo devono essere fieri".
In particolare, D’Hooghe apprezza il desiderio di condividere idee e prassi ottimali. In questo ambito, la UEFA adotta l'innovativo Programma di formazione per medici del calcio, che favorisce lo scambio di informazioni mediche in tutta Europa a totale vantaggio del calcio.
"Ho avuto il privilegio di partecipare a quattro simposi UEFA, dove ho visto professionisti che hanno votato la carriera al calcio sedere a fianco di medici e fisioterapisti più giovani - commenta -. Tutti loro condividono informazioni, esperienze e nuove idee per ridurre gli infortuni, migliorare le prestazioni entro i limiti di legge e garantire i più alti standard di cura in caso di infortunio".
Il numero 22 di UEFA•Medicine Matters contiene articoli sullo stress da alte temperature nel calcio, la rigenerazione e il recupero dalla fatica e il fattore età nel calcio professionistico spagnolo. Un altro importante articolo parla dello Studio sugli infortuni nei club d'elite per la stagione 2012/13, un'importante fonte di informazioni sugli infortuni specifici nel calcio che offre dati utili ai club per proseguire la loro opera di trattamento e prevenzione degli infortuni.
"I club ci forniscono i dati sugli infortuni che causano l'assenza dagli allenamenti e dalle partite, oltre ai dati sull'esposizione dei giocatori", spiega Jan Ekstrand, vice presidente del Comitato medico UEFA e direttore del gruppo di ricerca che supervisiona lo studio.
"Il nostro database è il più grande del suo genere al mondo e ci consente di restituire alle squadre molte informazioni, come i dati sui tempi di guarigione da un infortunio, le tendenze riscontrate e i club più bravi a tenere i giocatori in campo".
Secondo Michel D’Hooghe, le scienze dello sport cresceranno ancora di più con nuovi trattamenti e diagnosi. "Il medico avrà il compito di seguire questi progressi mantenendo sempre un atteggiamento etico e, per tutelare il calcio, dovrà sempre mettere al primo posto l'integrità fisica e psicologica del giocatore".