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La carriera europea del portiere dei record

Il portiere della Colombia Faryd Mondragón è diventato il calciatore più anziano di sempre a giocare una gara del Mondiale FIFA a 43 anni e tre giorni. UEFA.com ripercorre la sua carriera in Europa.

Faryd Mondragón ha passato sei anni al Galatasaray
Faryd Mondragón ha passato sei anni al Galatasaray ©Getty Images

"E' stato il mio compleanno più bello”, ha dichiarato l'ex portiere di Galatasaray AŞ e 1. FC Köln, Faryd Mondragón, diventato il calciatore più anziano di sempre in un Mondiale FIFA a 43 anni e tre giorni.  

Mondragón ha giocato gli ultimi sei minuti della terza partita della Colombia nel Gruppo C vinta 4-1 contro il Giappone, battendo il precedente record del camerunense Roger Milla, in campo a USA '94 a 42 anni.

Mondragón ha ringraziato l'allenatore. "José Pekerman mi ha convinto a continuare a giocare. Non lo dimenticherò mai. Se non fosse stato per lui, mi sarei ritirato due anni fa. Mi sento un privilegiato a essere qui”, ha aggiunto Mondragón, che vanta trascorsi anche con FC Metz e Real Zaragoza nei suoi 24 anni di carriera.

La carriera di Mondragón in Europa è iniziata con mezza stagione trascorsa al Saragozza nel 1999. La consacrazione è arrivata due anni più tardi con il Metz, nel 2000/01. Dotato di un fisico imponente e ottime doti atletiche, sfodera prestazioni di livello nelle 31gare con la formazione transalpina contribuendo a una comoda salvezza. Il Galatasaray bussa subito alla sua porta.

Ormai ambientato in Europa, Mondragón vive una permanenza proficua in Turchia dal 2001 al 2007, conquistando il titolo nazionale nel 2002 e 2006, nonché una Coppa di Turchia nel 2005. Complessivamente raccoglie 185 presenze in campionato e 30 in UEFA Champions League, raggiungendo la seconda fase a gironi nel 2001/02.

Carismatico e incline a parate spettacolari e decisive, il portiere colombiano si guadagna molti estimatori nel club. Un affetto ricambiato. "E' impossibile per me dimenticare Cimbom. Ho trascorso i sei anni migliori della mia vita a Istanbul. Il giallo e il rosso occupano uno spazio speciale nella mia vita. Il mio nome sarà per sempre legato al Galatasaray".

La carriera di Mondragón prende una svolta inattesa nel 2007 quando si trasferisce in Germania con la formazione di seconda divisione del Colonia. Una nuova sfida che gli fa vivere una seconda gioventù. "Quando il Colonia mi ha fatto l'offerta avevo un altro anno di contratto con il Galatasaray. Probabilmente avrei chiuso lì la mia carriera. Ma uscire dallo spogliatoio e vedere uno stadio gremito è la mia droga”.

Si impone subito all'attenzione diventando il leader nello spogliatoio e sul campo, brillando nella stagione coronata dalla promozione. “Un'esperienza incredibile e speciale”. Mondragón diventa inoltre il “primo portiere sudamericano della Bundesliga, un primato a cui tengo molto”.

Sul punto di rititarsi prima del trasferimento in Bundesliga, sei anni dopo il meditato addio, Mondragón difende ancora i pali del Deportivo Cali, il club che lo ha lanciato, e sta scrivendo la storia al suo terzo Mondiale, vent'anni dopo il primo. Il segreto? "Ogni anno si diventa più saggi. Fiuti le cose prima che accadano”.

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