Juventus, 102 punti! Parma in Europa

La Juventus batte anche il Cagliari Calcio e “sfonda” il muro dei 100 punti. Nelle gare domenicali dell’ultima giornata di Serie A, la squadra di Antonio Conte – da due settimane matematicamente campione d’Italia per la terza volta consecutiva – stende 3-0 i sardi e raggiunge, unica squadra in Italia, la tripla cifra. Nei posticipi serali, il Parma FC supera 2-0 l’AS Livorno Calcio e conquista l’ultimo posto disponibile per la UEFA Europa League, grazie al pareggio del Torino FC sul campo dell’ACF Fiorentina.

Allo Juventus Stadium, la “Signora” parte fortissimo e dopo otto minuti è già in vantaggio. Il gol lo firma su punizione Andrea Pirlo, con la complicità della traversa e della deviazione del portiere avversario Marco Silvestri con la schiena. Il raddoppio arriva al 15’ grazie all’attaccante basco Fernando Llorente, che tutto solo nell’area piccola fa centro: per l’ex Athletic Club è il gol numero 16 in campionato.

Carlos Tévez cerca con insistenza il gol ma non lo trova, il 3-0 arriva comunque al 40’ per merito di Claudio Marchisio. Nella ripresa Rubinho entra in porta al posto di Gianluigi Buffon, cercano gloria personale Paul Pogba da una parte e il macedone Agim Ibraimi dall’altra ma il risultato non cambia più. La Juventus di Conte ottiene la 33esima vittoria su 38 gare di campionato, la 19esima su 19 partite in casa e chiude a 102 punti, un risultato incredibile!

In extremis, il Parma soffia il sesto posto al Torino e ottiene l’accesso al terzo turno di qualificazione di UEFA Europa League. Al Tardini, la squadra di Roberto Donadoni batte 2-0 il Livorno, retrocesso da una settimana in Serie B, grazie alla doppietta di Amauri, che raggiunge quota 8 reti in campionato.

All’Artemio Franchi, i Granata di Giampiero Ventura rimontano due volte la Fiorentina ma non riescono a ottenere la vittoria, sbagliando in pieno recupero un rigore con l’ex Alessio Cerci, “ipnotizzato” da Antonio Rosati. Giuseppe Rossi porta in vantaggio su rigore i Viola di Vincenzo Montella, che dopo il pareggio di Marcelo Larrondo tornano avanti con il croato Ante Rebić; è Jasmin Kurtić con una bellissima punizione a realizzare il 2-2, prima dell’incredibile epilogo.

L’AS Roma di Rudi Garcia chiude il campionato con la terza sconfitta consecutiva, che porta a 17 punti il distacco dalla Juventus. A Marassi la partita è avara di emozioni, i Giallorossi si rendono pericolosi con Radja Nainggolan e Federico Ricci, mentre il Genoa CFC si fa notare con un colpo di testa di Marchese. A sette minuti dalla fine, un assist involontario di Nainggolan - disturbato da Moussa Konaté - consente al greco Ioannis Fetfatzidis di scavalcare Łukasz Skorupski con un tocco sotto e regalare i tre punti ai Grifoni di Gian Piero Gasperini.

L’AC Milan batte 2-1 l’US Sassuolo Calcio e chiude all’ottavo posto. I Rossoneri di Clarence Seedorf segnano due gol nella prima mezzora, con Sulley Muntari (2’) e Nigel de Jong (27’); nel finale, dopo le espulsioni di Paolo Cannavaro e Mattia De Sciglio, gli emiliani di Eusebio Di Francesco accorciano le distanze con un rigore trasformato da Simone Zaza. Dal dischetto anche la vittoria della S.S. Lazio, che all’Olimpico piega 1-0 in pieno recupero il Bologna FC con un tiro dagli undici metri dell’argentino Lucas Biglia.

L’SSC Napoli travolge 5-1 al San Paolo l’Hellas Verona FC. Lo spagnolo José Callejón sblocca il risultato dopo cinque minuti, realizzando il quindicesimo gol in campionato, poi arrivano le doppiette di Duván Zapata e Dries Mertens; per gli Scaligeri il gol della bandiera lo realizza Juan Iturbe; l’FC Internazionale Milano cade 2-1 sul campo dell’AC Chievo Verona. Nerazzurri avanti con l'ex Marco Andreolli, ma la doppietta di Victor Obinna regala i tre punti ai Gialloblù.

Platonica vittoria del Calcio Catania, che al Massimino batte 2-1 l'Atalanta BC dopo l'aritmetica retrocessione di una settimana fa. Francesco Lodi porta in vantaggio i Rossoazzurri, che nel recupero - dopo il momentaneo pareggio dell'ivoriano Moussa Koné - trovano il gol vittoria con un rigore trasformato dall'argentino Gonzalo Bergessio.