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Un progetto che unisce

Il programma Open Fun Football Schools è stato introdotto nel 1998 in Bosnia-Erzegovina e da allora ha permesso a quasi un milione di persone di conoscersi, giocare e divertirsi insieme.

Il progetto Open Fun Football Schools unisce le persone
Il progetto Open Fun Football Schools unisce le persone ©OFFS

Il programma Open Fun Football Schools (OFFS), che gode del sostegno della UEFA, è stato introdotto nel 1998 in Bosnia-Erzegovina (allora devastata dalla guerra) e ha permesso a bambini e adulti delle zone in conflitto di conoscersi, giocare e divertirsi insieme.

In questo modo, il calcio è stato utilizzato per normalizzare le relazioni sociali nelle comunità divise. Patrocinato dalla UEFA e dai governi di Danimarca, Svezia e Norvegia, il progetto OFFS è stato portato in 22 paesi tra Balcani, Caucasia del Sud, Europa centro-orientale e oltre, compresi Iraq e Afghanistan.

"Se contiamo il numero di ragazzi e ragazze che hanno partecipato al progetto e ai Fun Football Festival dal 1998, probabilmente si arriverà a 1 milione entro la prossima stagione", ha commentato Anders Levinsen, fondatore di OFFS.

Quest'estate si sono svolte 148 giornate di OFFS, con la partecipazione di circa 30.000 ragazzi e ragazze. Levinsen calcola che almeno 75.000 di loro parteciperanno ai Fun Football Festival entro la fine della stagione 2013/14.

"Le cifre sono impressionanti e 1 milione è un traguardo che non avremmo mai immaginato - commenta -. Quello che importa veramente non è il numero di bambini, scuole o festival, ma la struttura e il cambio sociale che il progetto lascia dietro di sé".

"All'inizio volevamo semplicemente far giocare a calcio i bambini nelle comunità afflitte dalla guerra e utilizzare il progetto per far nascere nuove scuole calcio. Oltre a far divertire migliaia di bambini, istruire 32.000 allenatori con seminari di 68-80 ore e distribuire circa 250.000 palloni, calcoliamo che il programma abbia favorito la nascita di almeno 2000 nuove squadre giovanili in tutta Europa".

"Dopo l'introduzione dello UEFA Grassroots Charter nel 2004, abbiamo sviluppato ulteriormente nuovi approcci nella nostra strategia interetnica, per esempio con la promozione del calcio femminile abbinata alla prevenzione del crimine. Di conseguenza, la polizia ha partecipato al progetto Open Fun Football Schools, per dare sicurezza ai ragazzi e alle loro famiglie".

"Seguiremo con un progetto in Georgia formando le cosiddette reti intersettoriali nelle comunità locali, per creare un ambiente solidale in cui tutti si sentano accettati, sicuri e appartenenti alla comunità - conclude Levinsen -. In Moldavia stiamo per siglare un accordo triennale con la Agenzia di Sviluppo Svedese relativo al progetto Open Fun Football Schools, che verrà utilizzato come strumento per far nascere nuove amicizie, favorire la cooperazione nell'area del fiume Nistra e promuovere il calcio femminile. Naturalmente, entrambi i programmi verranno implementati in collaborazione con le federazioni nazionali".

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