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CORE al servizio degli arbitri del futuro

Il Centro di Eccellenza Arbitrale UEFA (CORE) a Nyon svolge un ruolo fondamentale nel formare i potenziali ufficiali del gara del futuro, assicurando alla prossima generazione elevati standard di qualità.

CORE al servizio degli arbitri del futuro
CORE al servizio degli arbitri del futuro ©UEFA.com

La vasta opera di formazione arbitrale UEFA continua a produrre ufficiali di gara di altissima qualità. Il lavoro inizia quando si intravedono i primi germogli di potenziale, grazie al Centro di Eccellenza Arbitrale UEFA (CORE).

Dalla sua istituzione, CORE ha dimostrato il suo valore come culla di apprendimento per i migliori arbitri in erba. A ogni ciclo biennale, le federazioni nazionali sono invitate a inviare a CORE un arbitro e due assistenti arbitrali con potenzialità per diventare ufficiali di gara FIFA. Sotto la direzione di David Elleray, membro della Commissione Arbitrale UEFA, ogni corso CORE comprende un corso introduttivo di dieci giorni consecutivi seguito, qualche mese più tardi, da un corso di consolidamento di otto giorni.

Ciascun corso CORE è composto da otto squadre arbitrali che lavorano a stretto contatto con quattro formatori arbitrali, due assistenti dei formatori arbitrali e due preparatori atletici. Il corso introduttivo si concentra sull'apprendimento, mentre quello di consolidamento pone l'accento sulla valutazione dei progressi compiuti dagli ufficiali di gara sul piano dell'arbitraggio, della condizione fisica e della lingua inglese. Gli arbitri lavorano costantemente su quello che hanno imparato e mantengono i contatti con i formatori nel periodo tra i due corsi.

David Elleray, ex arbitro internazionale, è entusiasta del lavoro svolto all'interno di CORE. “L'obiettivo primario del programma CORE è far crescere la prossima generazione di arbitri e assistenti internazionali, concentrandoci su come migliorare la loro prestazione tecnica, condizione fisica, abilità comunicativa in inglese e atteggiamento professionale, affinché siano più preparati alle sfide del calcio internazionale”.

A ogni sessione a Nyon, i giovani arbitri e assistenti seguono un programma per migliorare sul piano fisico, tecnico e mentale puntando all'eccellenza. Howard Webb, uno dei migliori arbiri del mondo, comprende perfettamente il desiderio della UEFA di “coltivare presto” i suoi arbitri. “CORE sta giocando un ruolo molto importante nell'aiutare i giovani arbitri, una volta entrati nelle liste internazionali, a essere meglio preparati per affrontare le varie sfide che il ruolo comporta: aspettative, viaggi, essere ambasciatori della propria federazione”.

Al CORE, molto del lavoro si svolge sul campo più che in classe. Le esercitazioni pratiche sono a ampio spettro e vengono scrupolosamente filmate affinché ciascun arbitro possa valutare i propri punti di forza e punti deboli. “Filmare le partite e le esercitazioni pratiche è uno dei lavori più importanti di CORE - spiega l'assistente arbitrale CORE Giovanni Stevenato -. Per quanto riguarda gli esercizi pratici sul fuorigioco, abbiamo creato situazioni come in partita (…) in cui va presa una decisione. Dopo qualche minuto guardiamo lo schermo e a volte restano sorpresi. Sono sicuri di avere fatto una valutazione perfetta e, dopo, si accorgono di qualche errore... E' la chiave per aprire la mente degli arbitri. E loro sanno perfettamente che c'è sempre margine di miglioramento”.

“Quello che facciamo è analizzare... Non si tratta di trovare gli errori. Molti arbitri fanno bene molte cose - riflette il formatore arbitrale CORE Peter Jones -. Cerchiamo di individuare le aree dove forse c'è più bisogno di migliorare, anziché sederci sugli errori e ripeterci: fantastico, eccellente”.

Questi strumenti consentiranno agli arbitri di avere un rendimento superiore in partita. Inoltre, gli arbitri hanno l'opportunità immediata di applicare quello che hanno imparato, potendo dirigere partite in Francia e in Svizzera. “Abbiamo la necessità di convincere i nostri giovani arbitri dell'importanza di imparare da quello che fanno sul campo di gioco – ha dichiarato il responsabile arbitrale UEFA Pierluigi Collina -. Avere la possibilità di filmarli mentra arbitrano in Svizzera o in Francia è fondamentale per offrirgli questo tipo di sostegno”.

I giovani arbitri che provano l'esperienza CORE non hanno dubbi sui benefici di questo addestramento innovativo. “Ho imparato molto. Venendo da un paese piccolo come il Lussemburgo ho imparato cose che diversamente non avrei potuto apprendere a casa”.

L'ultima parola spetta al formatore arbitrale CORE Adrian Casha. “La 'E' di CORE sta per eccellenza, ed è questo il messaggio che vogliamo trasmettere...”.

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