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Guardia alta contro il doping

"E' importante che la UEFA rimanga vigile", è l'appello del dr. Jacques Liénard in occasione della riunione della Commissione antidoping UEFA svoltasi a Nyon.

Una riunione del panel anti-doping UEFA
Una riunione del panel anti-doping UEFA ©UEFA

Nell'ultima riunione presso la Casa del Calcio Europeo a Nyon, la Commissione antidoping UEFA ha ribadito con forza la necessità di estirpare il doping dal calcio.

La commissione, presieduta dal dr. Jacques Liénard, ha discusso un'ampia gamma di attività nel quadro delle proprie competenze volte a promuovere, coordinare e monitorare la vasta campagna antidoping UEFA, cogliendo l'occasione per guardare retrospettivamente a UEFA EURO 2012 in Polonia e Ucraina la scorsa estate, senza trascurare di guardare alla rotta da seguire per il futuro.

La strategia antidoping UEFA per UEFA EURO 2012 ha prodotto un torneo esente da droghe che ha coronato l'eccellente spettacolo offerto sul campo. Ai vasti controlli alla vigilia del torneo che ha coinvolto le 16 squadre ammesse alla fase finale hanno fatto seguito controlli accurati durante la fase finale del torneo. In occasione di ciascun controllo, prima e durante il torneo, la UEFA ha raccolto campioni di sangue e urina di calciatori delle 16 squadre, e tutti i campioni sono stati sottoposti ad analisi per sostanze quali EPO e ormone della crescita umana.

La Commissione ha espresso soddisfazione per i risultati: nessun caso di positività. "UEFA EURO 2012 è stato un successo, e dobbiamo tutti rallegrarci per il lavoro intrapreso”, ha dichiarato il dr. Liénard, presiedendo l'ultima riunione della Commissione. Il lavoro preliminare svolto in vista della fase finale ha lasciato il segno: le 16 squadre hanno ricevuto informazioni dettagliate su cosa aspettarsi, si sono svolte riunioni con i medici delle squadre in occasione di un seminario a marzo, e tutti i medici delle 16 squadre hanno sottoscritto una carta in cui si impegnavano a favore di un EURO esente da doping.

Volgendo lo sguardo alle altre competizioni UEFA, la commissione ha preso atto che nella stagione 2011/2012 sono stati raccolti complessivamente 1941 campioni, di cui 1485 durante i tornei e 456 fuori dai tornei, con 909 analisi per EPO. Vi sono stati cinque casi di positività. Questa stagione, nessuna positività è emersa dai 991 campioni raccolti finora, 763 durante i tornei e 228 fuori dai tornei.

La UEFA è particolarmente impegnata a portare avanti la propria opera educativa a favore dei giovani atleti – uomini e donne -, mettendoli in guardia dai rischi del doping, dell'uso di droghe ricreative, o dell'assunzione involontaria di sostanze vietate, che mettono a rischio una carriera prima ancora che sia davvero decollata. Le sedute educative in materia di antidoping in occasione di tornei giovanili confermano la loro importanza, e la UEFA ha affinato le proprie presentazioni in termini di portata e tempestività, per assicurarsi che i messaggi importanti raggiungano i calciatori.

Inoltre, quasi 25000 opuscoli contro il doping destinati ai calciatori sono inviati a tutte le federazioni nazionali UEFA e ai club impegnati nelle competizioni UEFA all'inizio di ogni stagione. E' stato distribuito un opuscolo per ciascun calciatore di squadra nazionale o di club.

La sezione Training Ground di UEFA.com è inoltre una fonte preziosa di consigli e conoscenza. La UEFA sottolinea con enfasi i motivi per i quali si oppone al doping: i valori di Respect; condizioni per una sfida equa; tutelare l'immagine del calcio e la salute dei calciatori.

Il dr. Liénard ha colto l'occasione per guardare indietro alle attività antidoping UEFA condotte dal  2005/06, da quando, cioè, i controlli antidoping in occasione delle partite UEFA sono aumentati significativamente, periodo coinciso inoltre con il varo del dipartimento antidoping UEFA all'interno dell'amministrazione dell'organo europeo. Nel corso degli anni, i controlli si sono estesi dai tornei EURO alle principali competizioni per club, fino a includere le competizioni femminili, giovanili e di futsal.

"Non possiamo dire che il calcio sia esente dal doping, poiché vi sono ancora dei casi di positività - ha affermato Liénard, prima di cedere il testimone al futuro presidente della Commissione antidoping, il dr.  Dr Mogens Kreutzfeld - E' importante che la UEFA rimanga vigile nella lotta al doping e a tutti i prodotti ad esso associati”.