La UEFA annuncia che nessuna partita di competizioni UEFA sarà giocata nella regione della Transnistria fino a nuovo avviso
lunedì 27 giugno 2022
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Decisione presa per via delle attuali tensioni nella regione.
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In conformità con le precedenti decisioni prese dal Comitato Esecutivo UEFA alla luce dell'escalation militare su larga scala che ha portato all'invasione del territorio ucraino da parte dell'esercito russo, il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso oggi che nessuna partita di competizioni UEFA sarà giocata nella regione della Transnistria, in Moldavia, fino a nuovo avviso.
La decisione si basa su considerazioni e conclusioni elaborate da agenzie specializzate in analisi politiche e strategiche internazionali che l'amministrazione UEFA ha consultato per avere un quadro più completo dell'attuale situazione nella regione della Transnistria.
In qualità di organo competente per la stesura dei regolamenti che disciplinano l'organizzazione delle competizioni UEFA (ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 1, degli Statuti UEFA), il Comitato Esecutivo UEFA ha la piena responsabilità del regolare svolgimento delle competizioni. Tale responsabilità comporta il dovere di impedire temporaneamente lo svolgimento di partite di competizioni UEFA in determinate regioni quando tutta una serie di circostanze lo richiedono.
Di conseguenza, l'FC Sheriff Tiraspol, che inizierà la stagione europea dal primo turno di qualificazione della UEFA Champions League (stagione 2022/23), è stato invitato a proporre una sede/stadio alternativo (che deve essere conforme a tutti i regolamenti UEFA applicabili) al di fuori della regione della Transnistria per le sue partite casalinghe nelle competizioni UEFA per club finché il divieto di giocare nella regione rimarrà in vigore.
Il Comitato Esecutivo UEFA potrebbe riaggiornarsi per rivalutare la situazione legale e fattuale man mano che si evolve, e adottare quindi ulteriori decisioni se gli eventi lo richiedono.