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Giro d'Italia: breve guida al calcio femminile italiano

Il calcio femminile cresce a velocità esponenziale in Italia. In vista della finale di UEFA Women's Champions League 2021/22 a Torino, UEFA.com passa in rassegna i nomi, i luoghi e le date più importanti per questo sport a livello nazionale.

Getty Images

"Ospitare la finale di Women's Champions League 2022 in Italia è un'occasione unica per dimostrare quanto il calcio femminile sia amato nel nostro Paese", afferma Vito Di Gioia, segretario generale del settore giovanile e scolastico della FIGC.

Negli ultimi 10 anni, il calcio femminile è cresciuto molto velocemente in Italia. Uno studio di PricewaterhouseCoopers stima che, a dicembre 2021, fossero 31.390 le giocatrici sul territorio nazionale - un aumento del 13,6% rispetto al 2018/19 - mentre gli ascolti televisivi della Serie A femminile sono aumentati del 25,4% tra il 2018/19 e il 2019/20.Solo in Piemonte, di cui Torino è capoluogo, si registra un aumento del 40% delle tesserate.

Non è un caso che una nuova generazione di ragazzesi stia avvicinando al calcio in Italia: non ci sono state scorciatoie. Al contrario, questo aumento è frutto di un lungo percorso, guidato da pioniere e segnato da traguardi e momenti storici.

Le pioniere

Milena Bertolini
Difensore centrale roccioso con 150 presenze in nazionale, Bertolini ha cambiato completamente il volto delle azzurre dopo aver sostituito Antonio Cabrini in panchina nel 2017. Ha subito portato la squadra in Coppa del Mondo FIFA dopo 20 anni, inaugurando una nuova era.

Milena Bertolini, Ct Italia

"La Coppa del Mondo 2019 in Francia ha cambiato la percezione del calcio femminile in Italia. Questo sport è sempre più seguito ed è apprezzato sia tecnicamente che per i valori che trasmette".

UEFA via Getty Images

Carolina Morace
Con 153 presenze e 105 gol in nazionale, Morace ha avutoun ruolo chiave per la crescita del calcio femminile italiano. Nel 1999, l'ex attaccante veneta è diventata la prima donna ad allenare una squadra professionistica maschile (la Viterbese, in Serie C). È stata anche la prima donna a entrare nella Hall of Fame del calcio italiano nel 2014 ed è attualmente una popolare opinionista televisiva. Il suo apice è stato il programma Il Gol Sopra Berlino durante la trionfale Coppa del Mondo FIFA 2006.

Patrizia Panico
Attaccante prolifica, Panico è stata la seconda donna a entrare nella Hall of Fame del calcio italiano – un anno dopo Morace – grazie a una carriera scintillante che l'ha vista totalizzare 110 gol in 204 partite con le azzurre. È stata capocannoniere della Serie A per 14 stagioni e ha vinto 10 scudetti. Come Morace, Panico è poi diventata allenatrice e ha iniziato con le giovanili maschili dell'Italia, approdando alla Fiorentina femminile nel 2021.

Sara Gama
I successi dell'attuale capitano dell'Italia e della Juventus, con cui ha vinto cinque scudetti, vanno ben oltre il campo. Nel 2018, il famoso brand Barbie l'ha voluta per la linea "Shero", dedicata a personaggi veri: in questo modo, ha voluto premiare il suo importante ruolo nel promuovere il calcio femminile.

Sara Gama, capitano dell'Italia e della Juventus

"È il mio obiettivo fare da modello di comportamento per le nuove generazioni; le ragazze di oggi vogliono abbattere le barriere nello sport, che spesso ci sono anche nella società di tutti i giorni".

UEFA via Getty Images

Playmakers

Playmakers è un'iniziativa congiunta tra UEFA e Disney che avvicina le bambine al calcio
Playmakers è un'iniziativa congiunta tra UEFA e Disney che avvicina le bambine al calcioSPORTSFILE

Grazie a una nuova iniziativa di FIGC, UEFA e Disney, le bambine tra i cinque e gli otto anni possono avvicinarsi al calcio e allo sport. Il progetto Playmakers utilizza le storie e i personaggi Disney per insegnare alle bambine i valori fondamentali della vita, come il lavoro di squadra e la leadership, attraverso lo sport.

"Raccontiamo le favole Disney, ma con il calcio", spiega Di Gioia.

Traguardi storici

La finale del 2016 è stata la prima di UEFA Women's Champions League giocata in Italia
La finale del 2016 è stata la prima di UEFA Women's Champions League giocata in ItaliaUEFA via Getty Images

Reggio Emilia
Il 26 maggio 2016, lo stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia, terreno di gioco del Sassuolo, ha ospitato la prima finale di UEFA Women's Champions League disputata in Italia. La gara tra Wolfsburg e Lyon è terminata 1-1 ed è stata vinta dalla squadra francese ai rigori.

Firenze
A giugno 2016, la FIGC ha ospitato il primo torneo nazionale per squadre femminili Under 12, dimostrando l'impegno ad aumentare la partecipazione a questo sport a tutti i livelli.

Torino
Il 24 marzo 2019, ben 39.027 spettatori (la più grande affluenza di sempre per una partita di calcio femminile in Italia) sono accorsi allo stadio per guardare la partita vinta dalla Juventus contro la Fiorentina.

Momenti memorabili

Una gara di Serie A tra Lazio e Inter
Una gara di Serie A tra Lazio e InterGetty Images

26 marzo 2015
La FIGC ha approvato un piano per la crescita e lo sviluppo del calcio femminile in Italia con una serie di iniziative e riforme. Tra queste, una legge del 2019 che garantisce che la Serie A femminile diventi totalmente professionistica entro l'inizio della stagione 2022/23.

Coppa del Mondo femminile 2019
La nazionale femminile si è qualificata per la sua prima Coppa del Mondo dopo 20 anni, attirando una nuova generazione di tifosi e raggiungendo i quarti di finale in Francia. Circa 4,6 milioni di italiani si sono sintonizzati per guardare la vittoria delle azzurre contro la Cina agli ottavi di finale.

Roberto Mancini, Ct della nazionale italiana maschile

"Grazie ragazze, avete trasformato un sogno in realtà. Avete dato visibilità e orgoglio al calcio femminile italiano, siamo fieri di voi".

Finale di UEFA Women's Champions League – Torino, 21 maggio 2022
"Avremo un pubblico e una visibilità enormi", commenta Di Gioia. "Sarà stimolante per le bambine vedere giocare le più grandi campionesse del mondo; aiuterà le prossime generazioni ad avere nuovi sogni e obiettivi".

L'articolo è un estratto dell'intervista pubblicata sul programma ufficiale della finale di UEFA Women's Champions League.

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