UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Continua la lotta contro il doping

Il Panel antidoping UEFA ha ribadito il suo incessante impegno nella lotta al doping nel calcio europeo nel corso di un’intensa riunione svoltasi mercoledì a Nyon, in Svizzera.

Continua la lotta contro il doping
Continua la lotta contro il doping ©UEFA.com

Il Panel antidoping UEFA ha ribadito il suo incessante impegno nella lotta al doping nel calcio europeo nel corso di un’intensa riunione svoltasi mercoledì e giovedì presso la sede centrale della UEFA a Nyon, in Svizzera.

Il Panel, riunitosi per la prima volta da marzo 2009, ha discusso le varie attività di promozione, coordinamento e monitoraggio della campagna antidoping UEFA, ponendo particolare attenzione sui test fuori torneo e sulle strategie del programma di test. Nonostante l’impegno ad aggiornare costantemente le proprie procedure, il Panel composto da 12 membri, guidato dal Dr. Jacques Liénard, ha evidenziato i meriti dell’attuale schema antidoping UEFA e ha approvato il Regolamento Antidoping UEFA proposto, edizione 2010.

Liénard ha dichiarato: "Per il 2010 ci avvarremo dello stesso programma di test, con l’unica differenza dell’aggiunta delle gare di qualificazione di EURO 2012. Dal 2005 la UEFA dimostra un grande impegno nella lotta al doping, come dimostra il numero crescente di test ogni anno. La  nostra attenzione si è concentrata sui grandi tornei quali la UEFA Champions League e la UEFA Europa League, senza trascurare tuttavia i tornei estivi giovanili, dove sono previsti seminari educativi per i giocatori che vi partecipano". Il lavoro del panel anti-doping è iniziato, nel suo format attuale, nella stagione 2004/05.

L’intero ordine del giorno è stato dedicato a discussioni sulle strategie per i programmi di test UEFA per il 2010/11, interrogandosi su quanti test dovranno essere condotti in futuro e quanti di questi durante o al di fuori delle competizioni. Le procedure per i test fuori torneo per il 2010/11 sono state un altro oggetto di discussione, con i delegati che si sono espressi sulla direzione che il programma dovrà seguire in futuro. Liénard è stato assistito dai membri dell’unità antidoping UEFA e dei servizi disciplinari UEFA nella presentazione dei suddetti argomenti, nonché sulle lineeguida per i campioni di urina e sulla questione delle esenzioni per uso terapeutico (nei casi in cui un giocatore è costretto ad assumere farmaci inseriti nella lista di sostanza proibite dell’Agenzia mondiale antidoping). Alla riunione ha partecipato anche un osservatore dei Campionati europei professionistici di calcio (EPFL).

"Durante la scorsa edizione della UEFA Champions League abbiamo effettuato 450 test su singoli giocatori nella conduzione dei test fuori torneo sui 32 club partecipanti – ha spiegato Liénard in riferimento all’impegno costante dell’unità -. Nel corso della fase finale di UEFA EURO 2008 abbiamo effettuato prelievi di sangue e test sulle urine, e non sono stati riscontrati casi di positività nel sangue di alcun giocatore, il che è un buon segnale”.

Mentre gli obiettivi principali per i test rimangono la UEFA Champions League, sia nella competizione che fuori, e la UEFA Europa League, nella competizione, per quanto riguarda prevenzione e istruzione la precedenza è data ai tornei giovanili UEFA.  La sezione anti-doping visita le squadre nazionali a ogni Campionato Europeo UEFA a livello giovanile – sia maschile che femminile – fornendo anche una brochure educativa per tutte le squadre di club delle competizioni UEFA.

Un’altra importante mattonella è rappresentata dall'assunzione di tre nuovi membri nel panel, che così ha ulteriormente esteso la già larga base di know-how ed esperienza che il gruppo portava al movimento anti-doping del calcio. Mike Earl della Federcalcio inglese (The FA), il Dr. Franco Combi dell'FC Internazionale Milano e il Dr. Andrey Grishanov della Federcalcio russa (RFS) potenzieranno ciò che il Dr Liénard ha descritto come "un buon mix di persone nel panel – provenienti da laboratori, federazioni, diversi sport come il ciclismo, dall'Organizzazione Nazionale Anti-Doping del Regno Unito, più  un avvocato e un farmacologo".