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I soprannomi più curiosi delle squadre europee

Con la prima storica promozione in Serie A degli "stregoni" del Benevento, vi presentiamo alcuni dei soprannomi più curiosi delle squadre dei principali campionati d'Europa.

I "leoni" dell'Athletic
I "leoni" dell'Athletic ©Getty Images

Gli "stregoni" del Benevento disputeranno per la prima volta il campionato di Serie A dopo la storica promozione conquistata in questa settimana nella serie cadetta italiana. Ma quali sono i soprannomi più curiosi delle squadre che dei principali campionati in Europa? Ve ne presentiamo alcuni e le loro origini...

Arsenal (Inghilterra) – The Gunners (gli artiglieri)
L'Arsenal è stato fondato nel 1886 dagli operai di una fabbrica di armamenti a Woolwich, quartiere a sud-est di Londra legato all'industria militare. Da qui derivano il nome Arsenal, il cannone sull'emblema della squadra e, per coerenza, il soprannome.

Athletic Club (Spagna) – Leones (i leoni) 
Lo stadio dell'Athletic si trova accanto la chiesa di San Mamés, ovvero un santo che secondo la leggenda era stato dato in pasto ai leoni dai romani. Secondo la leggenda, invece di sbranare il prigioniero, le bestie si misero al servizio di San Mamete. I giocatori dell'Athletic sono dunque i leoni che difendono il loro stadio, il San Mamés.

Atlético (Spagna) – Los Colchoneros (i materassai)
Dopo la pesante guerra civile spagnola, per contenere i costi di produzione, i materassi avevano tutti una fodera a righe bianche e rosse. L'Atlético aveva adottato questi colori nel 1912 (dal bianco e blu): in poco tempo, i suoi giocatori divennero "i materassai".

Barcellona (Spagna) – Barça, Blaugrana, Culés (i sederi)
Se "Barça" è il soprannome più comune e "Blaugrana" il più ovvio, "Culés" è sicuramente il più interessante. Viene spesso affibbiato ai tifosi e risale ai tempi del vecchio stadio di Les Corts, sempre esaurito. Chi non trovava posto guardava la partita sedendosi sul muro perimetrale, mostrando involontariamente il posteriore ai passanti.

Celta Vigo (Spagna) – Olívicos (gli ulivi) 
Vigo è conosciuta come 'Città dell'Ulivo' dopo che un celebre albero ha evitato una strage collettiva nel XV secolo in Galizia per una vendetta poiché la pia Isabella di Castilla si trovava in un territorio sacro rappresentato dall'ulivo.

Genk (Belgio) – De Smurfen (i puffi) 
Qualcuno li chiama 'Genkies' (nome generico degli abitanti della cittadina), altri i 'Minatori' (riferendosi alle antiche miniere di carbone), ma Puffi è il nome che i tifosi preferiscono. Il soprannome proviene dalla divisa blu e bianca e ha ispirato una celebre coreografia nel derby contro il Sint-Truidense (i Canarini) quando è stato disegnato un enorme Grande Puffo con in mano uno spaventato Tweety.

Filbert Fox mette in mostra le sue qualità
Filbert Fox mette in mostra le sue qualità©Getty Images

Leicester (Inghilterra) – The Foxes (Le volpi)
Nel Leicestershire è nata la caccia alla volpe (oggi per lo più illegale nel Regno Unito), mentre il soprannome è nato nel 1920. Prima di scendere in campo, i giocatori passano sotto la scritta "Foxes Never Quit" (le volpi non mollano mai).

Leverkusen (Germania) – Die Werkself (i lavoratori)
Il Leverkusen era la squadra dell'azienda farmaceutica Bayer e fu fondato nel 1904 grazie a una petizione firmata da 170 lavoratori.

Porto (Portogallo) – Dragões (draghi)
Il drago è un simbolo di Porto fin dal 19esimo secolo e rappresenta lo spirito combattivo e l'invincibilità. Il Porto lo ha inserito nel proprio stemma societario nel 1922 su suggerimento dell'ex calciatore Augusto Baptista Ferreira.

Roma (Italia) – I lupi 
La lupa è il simbolo di Roma. Quando il nonno di Romolo e Remo venne tradito dal fratello che ne usurpò il posto, il traditore ordinò che i gemelli venissero abbandonati sulla riva del Tevere. La leggenda vuole che a salvare i due da morte certa fosse una lupa, e che anni dopo Romolo abbia fondato Roma.

Lo Schalke tra anatre e miniere
Lo Schalke tra anatre e miniere©Getty Images

Schalke 04 (Germania) – Die Knappen (i minatori) 
Gelsenkirchen si trova nel cuore industriale della Germania, e nei primi tempi la maggior parte dei tifosi dello Schalke proveniva dalla comunità legata alle cave di carbone. I minatori che superavano l'apprendistato si chiamavano infatti Knappe.

Shakhtar Donetsk (Ucraina) – Himyky (i minatori)
Un altro omaggio ai lavoratori delle miniere di carbone, questa volta nella regione del Donbass. Shakhtar significa infatti lavoratore delle miniere in ucraino. Nel logo del club c'è un martello e un piccone, e i tifosi indossano spesso dei luminosi cappelli arancioni come quelli delle miniere.

Siviglia (Spagna) – Palanganas (lavandini)
Altro soprannome di etimologia incerta. Una possibile spiegazione rimanda alla forma dello stadio Ramón Sánchez Pizjúan, somigliante a un lavandino. Un'altra al fatto che, agli inizi del XX secolo, i lavandini dello stadio erano decorati con una striscia rossa, richiamando i colori del club.

Villarreal: il Sottomarino Giallo
Villarreal: il Sottomarino Giallo©Getty Images

Villarreal (Spagna) – El Submarino Amarillo (il sottomarino giallo) Alcuni tifosi durante un partita al Madrigal del 1968 hanno cambiato le parole della celebre canzone dei Beatles, 'Yellow Submarine', in "Amarillo es el Villarreal/amarillo es/amarillo es"(giallo è il colore del Villareal, del Villareal, del Villareal) per sostenere la squadra. Da allora è rimasto il soprannome il Sottomarino Giallo.

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