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L'Ungheria cerca nuove conferme

Anche se l'Ungheria può essere orgogliosa del suo passato, vorrebbe certamente scrivere una nuova pagina nella storia del calcio.

Nándor Hidegkuti segna l'ultimo gol ungherese nel successo 6-3 ottenuto a Wembley contro l'Inghilterra nel 1953
Nándor Hidegkuti segna l'ultimo gol ungherese nel successo 6-3 ottenuto a Wembley contro l'Inghilterra nel 1953 ©Hulton Archive

L'Ungheria ha lasciato il segno grazie a campioni leggendari e rinomati amministratori. La gente ricorda ancora le grandi innovazioni tecniche e tattiche della nazionale magiara di circa 60 anni fa, guidata da Ferenc Puskás. Anche se il paese può essere orgoglioso del suo passato, vorrebbe certamente scrivere una nuova pagina nella storia del calcio.

La prima partita ufficiale giocata in Ungheria fu quella tra due squadre del Budapesti Torna Club il 9 maggio 1897. Il calcio si diffuse così rapidamente che, nel 1900, la città di Budapest penso di proibirlo a causa dei troppi infortuni. Tuttavia, il 19 gennaio 1901, il calcio acquistò credibilità con la nascita della Federcalcio ungherese (Magyar Labdarúgó Szövetség, o MLSZ), formata da 12 squadre di Budapest. Seguì il primo campionato nazionale, mentre nel 1902 la selezione ungherese esordì con la sconfitta per 5-0 contro l'Austria a Vienna.

La MLSZ agiva come organo indipendente all'interno della monarchia austroungarica ed entrò a far parte della FIFA nel 1906. Dopo la Prima Guerra Mondiale e l'indipendenza dell'Ungheria, la federazione si modernizzò: nel 1921, introdusse l'assicurazione obbligatoria per i giocatori, mentre nel 1926 la prima divisione diventò professionistica. Anche le competizioni per club tra squadre dell'Europa centrale vennero organizzate con regolarità. A livello di nazionale, l'Ungheria partecipò alla Coppa del Mondo FIFA 1934 e alle Olimpiadi del 1936, senza successo, ma si classificò seconda alla Coppa del Mondo del 1938.

Quando la Seconda Guerra Mondiale interruppe le competizioni nazionali, i campi e gli stadi del paese caddero in rovina, ma le ricostruzioni postbelliche consentirono la ripresa del campionato nel 1946. Sotto il regime comunista, la MLSZ operò come dipartimento del ministero dello sport.

La nazionale vinse l'oro olimpico nel 1952, mentre l'anno successivo, con giocatori come Puskás e Nándor Hidegkuti, sconfisse l'Inghilterra per 6-3 a Wembley in quella che viene definita 'la partita del secolo'. Dopo aver perso la finale della Coppa del Mondo 1954 contro la Repubblica Federale Tedesca, l'Ungheria perse molti dei suoi giocatori leggendari. Nel 1956, i soldati sovietici soffocarono una rivolta in Ungheria. Tanti giocatori emigrarono e i vertici politici smisero di dare sostegno al calcio. Ciò nonostante, la squadra vinse l'oro alle Olimpiadi del 1964 e 1968, l'argento nel 1972 e il bronzo nel 1960, arrivando terza e quarta al Campionato Europeo UEFA nel 1964 e 1972.

Agli anni '60 risalgono anche buoni risultati in Coppa del Mondo FIFA, con il quinto posto del 1962 e il sesto del 1966. Flórián Albert fu votato miglior calciatore europeo nel 1967. Anche i club della nazione si distinguevano: il Ferencvárosi TC vinse la Coppa delle Fiere 1965 e arrivò secondo in Coppa delle Coppe UEFA nel 1975, l'MTK Budapest perse la finale di Coppa delle Coppe 1964; il Videoton FCF perse la finale di Coppa UEFA nel 1985.

La nazionale, tuttavia, non si qualifica per un grande torneo dalla Coppa del Mondo FIFA 1986, nonostante la scelta di Ct stranieri di livello come Lothar Matthäus ed Erwin Koeman.

La MLSZ opera come organo autonomo e democratico dal 1989. Con il sostegno del governo, è stata condotta un'opera di ricostruzione degli stadi e sono stati organizzati corsi di formazione superiore per allenatori. Nel 2008, la MLSZ ha fondato la Federcalcio giovanile e, da allora, le squadre juniores hanno sempre volato alto: l'Ungheria è infatti arrivata alla semifinale del Campionato Europeo UEFA Under 19 del 2008 e si è classificata terza alla Coppa del Mondo FIFA Under 20 del 2009.

Il  20 luglio 2015, l’ex giocatore tedesco Bernd Storck, che in passato aveva già lavorato come direttore sportivo della Federcalcio ungherese (MLSZ), è stato nominato Commissario tecnico della nazionale dell’Ungheria. Il 15 novembre 2015, la nazionale di Storck si è qualificata a UEFA EURO 2016 dopo 44 anni di attesa, e la squadra in Francia è avanzata sino alla fase a eliminazione diretta dopo aver vinto il Gruppo F.

Nel novembre 2016, la nazionale U19 dell’Ungheria si è qualificata per la prima volta dal turno principale dei Campionati Europei al turno elite. Traguardo prestigioso per il settore giovanile ungherese dato che col passaggio del turno dell’Under 19, si sono qualificate tutte e quattro le nazionali giovanili ungheresi. 

Un tale progresso è perfettamente in linea con l’attenzione nel settore da parte della Federcalcio ungherese che il 2 maggio 2009 ha aperto a Telki, vicino Budapest, un maxi centro sportivo di altissimo livello riservato alle nazionali, al cui interno ci sono persino strutture alberghiere. La creazione del centro sportivo è stata un’iniziativa portata avanti dalla MLSZ, UEFA e FIFA, col supporto dei programmi HatTrick della UEFA e Goal della FIFA. L’infrastruttura ha anche beneficiato della costruzione di oltre 75 campi in erba sintetica. Dal 2010 al 2017 ben 1.002 campi di calcio sono stati costruiti nella nazione, e  il numero di giocatori (amatoriali e professionisti) è cresciuto di 255.525 persone; inoltre 31 stadi sono stati costruiti o ristrutturati in tutta l’Ungheria.