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Spazio al marketing nel calcio femminile

Programma WF

Il programma della UEFA che aiuta le federazioni a sviluppare e promuovere il calcio femminile ha compiuto un altro importante passo in avanti con un workshop sul marketing a L'Aia.

La Federcalcio scozzese lavora molto per promuovere l'immagine della nazionale femminile
La Federcalcio scozzese lavora molto per promuovere l'immagine della nazionale femminile ©SFA

Il programma della UEFA che aiuta le federazioni a sviluppare e promuovere il calcio femminile ha compiuto un altro importante passo in avanti con un workshop sul marketing a L'Aia.

Con l'innovativo Programma di sviluppo del calcio femminile (WFDP), l'organo di governo del calcio europeo ha risposto a numerose richieste e ha inaugurato progetti individuali per aiutare sei federazioni (Scozia, Islanda, Norvegia, Danimarca, Russia e Austria) a definire un piano di marketing.

La UEFA ha consigliato alle federazioni di concentrarsi sul massimo campionato, occupandosi della brand identity (per esempio, con un logo per la competizione) e della brand activation, dai cartelloni a bordo campo ai social media. Anche i club sono stati incoraggiati ad avere un ruolo attivo nel progetto.

L'obiettivo è promuovere il calcio femminile ancora più intensamente nelle federazioni che hanno già solide strutture di crescita. Tra gli obiettivi di base, aumentare l'affluenza nelle partite di campionato femminile, rendere il torneo ancora più attraente e incrementare le entrate a medio-lungo termine.

I piani di marketing delle federazioni devono anche includere la promozione dell'immagine generale del calcio femminile, dal livello di base al livello elite. In alcuni casi, è possibile sfruttare l'esposizione della nazionale, unita a buoni risultati e a un'immagine positiva, come leva per migliorare i campionati, sia per gli sponsor che per gli spettatori.

Il workshop a L'Aia ha esaminato il lavoro delle federazioni nei nove mesi di vita del progetto. Il feedback ha dimostrato che molte federazioni hanno concluso i progetti e inizieranno implementare le attività di marketing in un futuro prossimo. I rappresentanti delle federazioni hanno acclamato la UEFA all'unanimità per aver inaugurato i lavori in un momento opportuno, poiché il calcio femminile continua a prosperare.

In Olanda erano presenti anche federazioni con politiche di marketing ben consolidate nel calcio femminile. La UEFA ha invitato la Federcalcio francese (FFF) e quella tedesca (DFB) a condividere le esperienze e offrire consigli e raccomandazioni.

Inoltre, la Federcalcio belga (KBVB/URBSFA) e quella olandese (KNVB) hanno effettuato una presentazione congiunta sulla strategia di istituzione della BeNe league. L'anno scorso, le due federazioni hanno deciso di unire i due massimi campionati, con l'approvazione del Comitato Esecutivo UEFA a titolo sperimentale per tre anni. L'obiettivo era aumentare il livello sportivo unendo le forze e rendendo il prodotto più attraente a tifosi e potenziali sponsor.

Il presidente della KNVB, Michael van Praag, ha inaugurato il workshop mettendo in risalto l'enfasi che le federazioni hanno dato al calcio femminile e ha sottolineato la potenziale portata del progetto BeNe league.

Anche Karen Espelund, membro del Comitato Esecutivo UEFA, è un'appassionata sostenitrice dei lavori in corso. "Questo progetto di marketing è una tappa fondamentale e avvicina le federazioni a un livello successivo. È un passo in avanti verso la professionalizzazione del calcio femminile in questi paesi", ha commentato.

Grazie alla possibilità di riunire intorno allo stesso tavolo gli amministratori federali del calcio femminile e i manager di marketing (in alcuni casi per la prima volta), le conclusioni del workshop a L'Aia hanno sottolineato la grande considerazione verso un'ulteriore promozione del calcio femminile in tutta Europa.