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Ancora un'eliminazione, l'Italia si lecca le ferite

"Non si può parlare di fallimento, la nazionale si rialzerà", dice il Ct Roberto Menichelli dopo la sconfitta 2-1 contro la Slovenia, che estromette gli Azzurri da UEFA Futsal EURO. Per Stefano Mammarella è mancata un po' di cattiveria.

Highlights: Italy v Slovenia

Un'altra delusione, ma questa volta ancora più forte. Dopo aver fallito nel 2016 gli appuntamenti più importanti - UEFA Futsal EURO in Serbia e la Coppa del Mondo FIFA in Colombia - l'Italia è stata eliminata prematuramente anche a UEFA Futsal EURO 2018. Se nei due precedenti grandi appuntamenti gli Azzurri si erano fermati alla fase a eliminazione diretta, a Lubiana sono usciti subito ai gironi. Dopo il ko contro la Slovenia padrona di casa, il Ct Roberto Menichelli chiarisce che secondo lui non si può parlare di fallimento e che la squadra si rialzerà, mentre Stefano Mammarella ammette come alla nazionale sia mancata un po' di cattiveria.

Roberto Menichelli, Ct Italia

Il risultato del campo si deve accettare, complimenti alla Slovenia. Abbiamo iniziato bene, abbiamo avuto la palla del 2-0 ma non siamo riusciti a segnarlo. Poi è aumentata la loro pressione, anche grazie a un ambiente caldissimo, e abbiamo perso un po’ di sicurezza.
[E’ mancata] la forza di spingere la palla nella rete avversaria, ci sono stati probabilmente errori tecnici di gioco, ci voleva forse maggiore determinazione. La realtà è che non ce l’abbiamo fatta.
Non si può definire un fallimento, di questa Italia salvo intanto l’impegno messo per cercare di fare il massimo, affrontavamo in questa manifestazione in un momento di difficoltà. La verità è che da quando siamo diventati campioni d’Europa nel 2014 non siamo più riusciti a vincere le partite da dentro o fuori.
Il futuro? Adesso vediamo, ci dispiace per i tifosi e per i tanti che tengono alla nazionale. Ci dispiace molto, ma la nazionale italiana di futsal si rialzerà.

Stefano Mammarella, portiere Italia
E’ dura, purtroppo ci siamo quasi abituati perché questa è la terza volta che commettiamo un passo falso. Dovevamo pensarci prima, non voglia che si dica che non abbiamo messo tutti il cuore, perché abbiamo dimostrato già nella prima gara contro la Serbia dove avevamo un match-point di poter accedere ai quarti. Poi purtroppo siamo arrivati a giocarci tutto contro la squadra di casa, dove sapevamo che la partita sarebbe stata molto difficile. Diecimila persone dalla tua parte ti danno una spinta in più.
E’ mancata la cattiveria, da come vedo io c’è mancata, il coraggio di entrare…Noi siamo una squadra che non ha bisogno di presentazioni, se andiamo a vedere i nostri nomi sono eccezionali. Nel nostro carattere è mancata forse cattiveria e grinta sotto porta che non ci ha fatto mettere la palla dentro.
Nello spogliatoio ho consolato tutti, ma non c’è da dire molto. La vita ci mette sempre a dura prova, ma dobbiamo alzare la testa e recitare il mea culpa perché uscire all’Europeo da un girone non è da Italia.