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La Croazia parte alla grande con un pubblico record

Il portiere della nazionale di casa, Ivo Jukić, ringrazia i tifosi per aver dato "la spinta quando ci serviva": 8mila persone, un record per il torneo, hanno assistito al successo sulla Romania alla Spaladium Arena.

Il coach della Croazia Mato Stanković si unisce alle celebrazioni con i giocatori
Il coach della Croazia Mato Stanković si unisce alle celebrazioni con i giocatori ©Sportsfile

I tifosi sono accorsi in massa per assistere al ritorno della Croazia ai vertici del futsal dopo undici anni di lontananza e non sono rimasti delusi.

Il record di pubblico per i Campionati Europei UEFA di Futsal è stato stabilito martedì sera alla Spaladium Arena di Spalato, dove i padroni di casa hanno inaugurato l’edizione 2012, la prima a cui partecipavano dal 2001, con una vittoria 2-1 contro la Romania grazie al gol di Jakov Grcić a cinque minuti dalla fine.

Il palazzetto è esploso, con I passionali tifosi di casa che hanno assaporato un successo straordinario, che però difficilmente cancellerà la delusione provata dopo l’eliminazione della Croazia contro i rivali della Serbia nella semifinale del Campionato Europeo di pallamano a Belgrado.

Le presenze hanno oscurato il precedente record di pubblico per una gara di questa manifestazione, stabilito nel 1999 a Granada quando la Russia sconfisse la Spagna ai rigori davanti a 7.500 persone.

"Sono molto eccitato dal torneo, il futsal è molto popolare in questa parte della Croazia", racconta un tifoso locale, Zlatko. "Un pubblico di 8mila persone per un match di futsal è sorprendente. Con questa vittoria sono sicuro che sabato contro la Repubblica Ceca ci saranno addirittura più tifosi. Tornerò, sicuro".

Dopo una partenza balbettante in cui è stata la Romania a dettare il ritmo, la Croazia è salita di livello. Il gol di Csoma Alpar − che ha annullato il vantaggio realizzato da Dario Marinović dopo tre minuti della ripresa − non ha scoraggiato i giocatori di casa, che anzi hanno reagito con impeto conquistando l’intera posta in palio e mandando in visibilio i loro tifosi, molti dei quali indossavano la caratteristica divisa a scacchi della nazionale.

"Sono venuta con tutta la famiglia per sostenere la Croazia nel primo match e sarò di nuovo qui sabato", spiega Ivana, arrivata dalla vicina Imotski, "L’atmosfera è stata magnifica. Siamo molto emozionati di poter tifare la nostra squadra e trascorrere delle belle ore in questo meraviglioso palazzetto. Non vedo l’ora che arrivi la prossima partita della Croazia".

Lo stesso discorso vale ovviamente per i giocatori, riusciti a resistere con il rumoroso aiuto dei loro tifosi sugli spalti. Il portiere Ivo Jukić, costretto agli straordinari nel primo tempo, osserva: "Ho detto alla stampa prima della partita che nessuno può venire a Spalato di fronte al nostro pubblico ed essere favorito contro di noi. Questo è stato dimostrato stasera. Il pubblico ci ha dato la spinta quando ci serviva, negli ultimi minuti quando difendevamo il nostro vantaggio cinque contro quattro [con la Romania schierata con il portiere di movimento]."

Chi vuole abbandonarsi ai ricordi ha bisogno di visitare solo uno dei nuovi chioschi di Spalato al mattino. Il quotidiano sportivo nazionale sn − sportske novosti − pubblica a centro pagina il titolo 'Marinović e Grcić sconfiggono la Romania', mentre il quotidiano locale Slobodna Dalmacija elogia la spettacolare cerimonia di apertura, un’esibizione piena di coloro delle cheerleaders sventolanti bandiere.

Se l’altra sera è stata un’occasione da ricordare per tifosi e giocatori, il meglio potrebbe ancora arrivare contro la Repubblica Ceca sabato, quando una vittoria garantirebbe ai padroni di casa di vincere il Gruppo A e rimanere a Spalato per i quarti di finale.