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Profilo squadre UEFA Futsal EURO: Azerbaijan

L'Azerbaijan nel 2010 ha fatto un esordio da sogno nella fase finale raggiungendo le semifinali, e adesso, alla quarta partecipazione consecutiva, è davanti a un cambio generazionale sotto gli occhi del tecnico Faustino Pérez.

L'Azerbaijan ha perso 7-0 con l'Italia nella fase a gironi del 2014
L'Azerbaijan ha perso 7-0 con l'Italia nella fase a gironi del 2014 ©Sportsfile

Con il calcio a 5 sempre più popolare nell'ex Unione Sovietica, e con l'Azerbaijan pronto a dare il via a un proprio campionato dopo l'indipendenza, è stato un passo naturale per gli azeri competere per partecipare alla Coppa del Mondo FIFA di Futsal del 1996. Tuttavia, l'impresa non riesce alla nazionale dell'Azerbaijan e la qualificazione diventa un'ossessione per il popolo azero che finalmente nel 2010 irrompe nella scena internazionale qualificandosi a UEFA Futsal EURO.

Sotto la guida di Alesio – allenatore brasiliano che aveva ben fatto vincendo anche qualche trofeo da tecnico del Kairat Almaty –, l'Azerbaijan nel 2010 raggiunge la semifinale da esordiente alla fase finale, e oggi è alla sua quarta partecipazione di fila a una fase finale. Nelle ultime due fasi finali la nazionale, tuttavia, viene eliminata già alla fase a gironi. Nel 2012 arriva ultima del mini girone perdendo contro il Portogallo per 4-1, e 9-8 con la Serbia; nel 2014, invece, vince la prima contro la Slovenia per 7-6, perde 7-0 con l'Italia ed esce in virtù della differenza reti, avendo concluso il girone tutti a 3 punti.

L'allenatore di lungo corso Alesio viene in seguito sostituito dal più esperto Faustino Pérez, tecnico spagnolo che aveva vinto le prime due UEFA Futsal Cups da allenatore del Playas de Castellón nel 2002 e 2003 (oltre ad altri titoli a livello nazionale). Con alcune colonne portanti della squadra come Biro Jade fuori dal giro della nazionale, il progetto tecnico di Pérez consiste nella ricostruzione della squadra che il tecnico spagnolo si augura possa essere "solida e difficile per tutti da battere".

  • Calendario

3 febbraio: contro Italia, 21.00 (scontri diretti G1 V0 P0 S1 GF0 GS7)
5 febbraio: contro Repubblica Ceca, 21.00 (scontri diretti G5 V1 P0 S4 GF17 GS27)

  • Il cammino in numeri
Vitaliy Borisov ha segnato tre reti nelle qualificazioni
Vitaliy Borisov ha segnato tre reti nelle qualificazioni©Sportsfile

Miglior piazzamento: quarto posto (2010)

Turno principale: Belgio 3-1, Danimarca 11-2, Ucraina 2-3 (seconda Gruppo 4)

Spareggi: Slovacchia 3-1(c), 1-1(t), complessivo 4-2

Miglior marcatore qualificazioni: Vitaliy Borisov, Fineo De Araujo 3

Giocatori da tenere sott'occhio: Vitaliy Borisov, Augusto, Amadeu

  • Tre domande: Faustino Pérez, allenatore

Come ti sei calato nel nuovo ruolo di commissario tecnico dell'Azerbaijan?

Provo a fare il mio lavoro usando tutta la mia competenza e professionalità. Non sono solo io a essere nuovo nella squadra, ci sono tanti giocatori che sono entrati nel giro da poco. Stiamo ancora costruendo la squadra per il 2016. Non ci sono molti giocatori d'esperienza in nazionale per adesso. Dobbiamo tuttavia essere orgogliosi della nuova generazone che prenderà parte alla competizione in Serbia. I ragazzi sono giovani, ambiziosi e disciplinati. Ecco perché spero di raggiungere almeno i quarti di finale, ma vedremo.

Nelle precedenti fasi finali l'Azerbaijan ha subito tanti gol – hai lavorato molto sulla difesa?

Con i nuovi giocatori è arrivata anche una nuova mentalità. Ci sono stati molti cambiamenti in difesa dall'ultimo torneo e sono certo che, con la giusta preparazione in vista di questo EURO, la squadra sarà molto solida e difficile per tutti da battere.

In passato l'Azerbaijan contava su un nucleo di sei o sette giocatori – hai cambiato qualcosa per permettere alla squadra di avere una maggiore rotazione?

Avere un nucleo di giocatori su cui basare la squadra è uno dei nostri obiettivi per il futuro. Siamo già stati in grado di rotare di più la squadra nelle partite più recenti, e oltre alla spina dorsale di sei giocatori, ci sono gli altri in grado di offrire il loro contributo e aiutare la squadra. I nuovi giocatori arrivano con idee nuove e sta a noi adesso riuscire a usare tutto il loro potenziale.

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