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Kovačević punta sulla sorpresa

La Serbia è attesa da una prova ardua nel Gruppo D contro Portogallo e Azerbaigian, ma il Ct è convinto che la squadra abbia gli strumenti per approdare ai quarti di finale per la seconda edizione consecutiva.

La Serbia è alla terza partecipazione consecutiva a Futsal EURO
La Serbia è alla terza partecipazione consecutiva a Futsal EURO ©Drago Perko/futsal.si

Aca Kovačević guiderà la Serbia alla terza partecipazione consecutiva ai Campionati Europei UFA Futsal, ma per i suoi ragazzi - approdati ai quarti di finale nel 2010 - non sarà facile superare il Gruppo D, che comprende Azerbaigian e Portogallo. Il tecnico 56enne ha raccontato a UEFA.com cosa si aspetta dal torneo.

UEFA.com: Come valuti il girone?

Aca Kovačević: Sarà molto equlibrato e affronteremo due semifinaliste della passata edizione. Puntiamo a bissare il risultato ottenuto nel 2010 in Ungheria, anche se non partiamo certo favoriti.

UEFA.com: Quali sono le tue ambizioni personali?

Kovačević: Disputeremo le fasi finali per la terza volta consecutiva e ogni partecipazione rappresenta di per sé un successo. Abbiamo già centrato il nostro obiettivo qualificandoci e ora faremo di tutto per approdare fra le migliori otto d'Europa.

UEFA.com: quali sono i punti di forza della Serbia?

Kovačević: Siamo imprevedibili e possiamo giocarcela alla pari contro qualsiasi avversaria. Lo abbiamo dimostrato nelle due passate edizioni, ottenendo dei risultati che nessuno si aspettava.

UEFA.com: Nel 2010 la Serbia ha vinto il proprio girone battendo la Russia, ma nei quarti di finale ha perso 5-1 contro il Portogallo...

Kovačević: Dopo il successo contro la Russia i giocatori erano convinti di continuare a vincere. Non siamo ancora in grado di giocare consecutivamente due gare impegnative a grandissimi livelli, ma la squadra ne era convinta ed è arrivata una sonora lezione. Questo però fa parte dello sport e io mi auguro di approdare nuovamente ai quarti.

UEFA.com: La Serbia ha sempre sfornato calciatori dalle grandi doti tecniche. Vale lo stesso per il futsal?

Kovačević: E' vero, ma molti si sono persi per strada perchè non abbiamo saputo valorizzare le loro doti. Ho fatto del mio meglio per creare una nazionale ricca di qualità e ora abbiamo a disposizione un paio di giocatori in grado di cambiare da soli il volto di una partita, anche se in Serbia c'è la tendenza a voler imitare troppo il modo di giocare che si vede all'estero. I nostri giocatori hanno caratteristiche ben precise e noi dobbiamo valorizzarle, oltre a lavorare sulla tecnica individuale.