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Menichelli: Eliminazione amara

La sconfitta ai rigori contro la Repubblica Ceca estromette per la prima volta l’Italia dalle semifinali: “Siamo mancati nella parte mentale, dovevamo evitare il 2-2. Dispiace perdere così”.

Menichelli: Eliminazione amara
Menichelli: Eliminazione amara ©Sportsfile

Delusione, amarezza. Sono le parole che descrivono meglio lo stato d’animo dell’Italia, dopo l’eliminazione dal Campionato Europeo UEFA di Futsal: contro la Repubblica Ceca, dopo il 3-3 nei tempi regolamentari, gli Azzurri hanno pagato l’imprecisione nei rigori e per la prima volta non hanno raggiunto la semifinale nella rassegna continentale. Al termine della sfida della Fönix Arena, il Ct rivolge i complimenti agli avversari e riconosce che alla sua squadra è mancata “la convinzione” delle partite precedenti.

Complimenti agli avversari
“Gli avversari ci hanno creato dei problemi, oggi non avevamo la forma o la convinzione che ci ha accompagnato contro Belgio e Ucraina”, riconosce in conferenza stampa il Ct Azzurro, “Dobbiamo fare i complimenti agli avversari che, dopo la rimonta contro l’Ungheria, hanno ancora dimostrato una forza di carattere molto elevata per sollevarsi dalle difficoltà che l’Italia ha creato. Dispiace andare fuori ai calci di rigore, anche lì non abbiamo fatto bene perché li abbiamo tirati male. Quindi è anche giusto che sia finita così”.

Bilancio positivo
Per le statistiche la gara contro la Repubblica Ceca è finita in parità e Menichelli resta dunque imbattuto sulla panchina Azzurra, con tredici vittorie e tre pareggi: una magra consolazione per il Ct, che comunque non getta a mare l’esperienza all’Europeo. “Il bilancio per me è positivo, abbiamo fatto tre gare vincendone due e pareggiandone una”, sottolinea, “Purtroppo abbiamo perso ai rigori quella che non dovevamo perdere…”.

Squadra del futuro
Quanto al fattore esperienza, analizza Menichelli, “sicuramente è una squadra composta differentemente rispetto alle precedenti, ma questo è il percorso che dobbiamo compiere. Durante questo cammino può succedere anche che l’Italia si fermi nel turno che precede le semifinali, come è capitato. Abbiamo fatto il massimo, abbiamo incontrato difficoltà create dagli avversari: non sempre tutto gira per il meglio…Abbiamo però battuto l’Ucraina che è quotata nel panorama internazionale, fatto esordire dei giovani, aperto una strada per comporre la squadra del futuro. Serve guardare ciò che di positivo abbiamo costruito: ci penalizza il risultato, è un’eliminazione amara”.

Rammarico
La rete di Zdenek Sláma è stata decisiva nell’economia della partita. “Dovevamo evitare il 2-2”, si rammarica il Ct Azzurro, “avevo detto ai ragazzi che non si dovevano abbassare sotto i 10 metri perché loro puntavano, spostavano il pallone e calciavano. E’ successo l’esatto contrario, è un errore che abbiamo pagato caro. Lì c’è stata una flessione psicologica che ci ha fatto un po’ smarrire, anche se dopo i giocatori hanno avuto la forza di portarsi sul 3-3. La parte mentale ha un peso rilevante, in questo senso siamo mancati”.

Rigori
Inevitabile la riflessione sui rigori. “Li avevamo provati”, osserva Menichelli, “sono un momento in cui serve la condizione mentale giusta: li hanno calciati i tiratori migliori che abbiamo, purtroppo Saad, Bacaro e Nora hanno sbagliato. Anche lì la componente psicologica è stata determinante”. Il portiere di movimento schierato negli ultimi due minuti dalla Repubblica Ceca non ha sorpreso il tecnico. “Pensavamo che questa situazione potesse, visto che difendiamo molto bene, farci rubare il pallone e consentirci di segnare in ripartenza”, rivela, “E’ un rischio che il loro allenatore si è accollato e che io ho deciso di non correre, c’erano secondo me le possibilità di vincere la partita in un altro modo. Feller è riuscito a tirare ma il pallone è finito fuori”.

'Grande vittoria'
Comprensibile alle stelle la gioia nella Repubblica Ceca per aver eliminato i finalisti della precedente edizione e aver conquistato l'accesso alla semifinale. "E' una grande, grande vittoria per noi", sottolinea il Ct Tomáš Neumann, "Ed è anche un grande opportunità. Sappiamo che i nostri avversari, Russia o Spagna, saranno favoriti, ma giocheremo per vincere".

Portiere di movimento
Neumann ha sorpreso tutti schierando tra i pali Libor Gerčák, decisivo sui rigori ma non solo, al posto di quello che finora era stato il titolare, Tomáš Meller. "Non abbiamo un titolare", spiega il tenico, "Abbiamo due portieri simili a disposizione. Nelle due precedenti, uno di loro ha avuto un'opportunità e ora lo abbiamo sostituito". Ha inoltre scelto, insolitamente, di affidarsi al portiere di movimento sul 3-3. "C'era molta pressione su di noi", ricorda Neumann, "Volevamo restare sul pareggio, mantenere il possesso e restare pericolosi. Ed è quello che abbiamo fatto".