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Una poltrona per due

Italia e Ucraina hanno già conquistato i quarti, ma lo scontro diretto di sabato sera assegnerà il primato nel girone. Menichelli: “Arrivare primi è importante, la trasferta a Budapest scombussolerebbe un po’ le cose”.

Una poltrona per due
Una poltrona per due ©Sportsfile

Italia e Ucraina hanno già staccato il biglietto per i quarti di finale al Campionato Europeo UEFA di Futsal. Ma la posta in palio sarà comunque alta quando le due nazionali si affronteranno sabato sera alla Fönix Arena, nell’incontro decisivo per assegnare il primato nel gruppo B.

Primato
Sia la squadra di Roberto Menichelli sia quella di Gennadiy Lysenchuk hanno vinto la gara d’esordio contro il Belgio. L’Italia si è imposta 4-0, l’Ucraina 4-2: questo significa che agli Azzurri sarà sufficiente non perdere per vincere il raggruppamento e restare a Debrecen, dove lunedì affronteranno nei quarti di finale la Repubblica Ceca o l’Ungheria padrona di casa. La seconda classificata dovrà invece sobbarcarsi il viaggio fino a Budapest e vedersela con la rivelazione Azerbaigian, che ha conquistato con autorevolezza il Gruppo A.

Impegno più agevole
“E’ importante arrivare primi, abbiamo due risultati su tre dopo la vittoria dell’Ucraina sul Belgio”, spiega Menichelli a uefa.com, “Vincendo potremmo avere un impegno forse più agevole, inoltre se dovessimo arrivare secondi dovremmo organizzare la trasferta a Budapest: un’ulteriore difficoltà, perché scombussolerebbe un po’ le cose. Cercheremo di fare il massimo per vincere la partita, come sempre. Ma l’affronteremo con grande serenità, alla fine della partita tireremo le somme e vedremo quello che è successo. Aver ottenuto la qualificazione ci toglie un po’ di peso, pur calcolando gli obiettivi da perseguire”.

Forze storiche
Italia e Ucraina rappresentano due forze storiche del futsal: il loro cammino si è incrociato diverse volte e gli Azzurri si sono imposti negli ultimi cinque scontri diretti. Una serie positiva iniziata nel 2003, quando l’Italia si impose 1-0 e conquistò l’Europeo disputato in casa; all’epoca, Menichelli ricopriva l’incarico di vice allenatore. “Storicamente”, spiega, “l’Ucraina abbina alla forza fisica qualità tecniche. E’ una squadra forte e pericolosa, in passato ha ottenuto piazzamenti importanti e fu nostra avversaria nella finale a Caserta nel 2003. E’ una partita di grande livello, rappresenta certamente una difficoltà di maggior livello rispetto alle partite che finora abbiamo giocato”.

Atteggiamento offensivo
L’Ucraina ha assunto un atteggiamento spiccatamente offensive nella gara di giovedì, nel tentativo di superare l’Italia nella differenza reti e poter giocare per due risultati su tre sabato sera: Lysenchuk si è giocato la carta del portiere di movimento sul 4-1, ma è stato il Belgio a segnare a una manciata di secondi dalla fine. "Volevamo battere il Belgio con uno scarto maggiore di quello dell’Italia", confessa il Ct, “Avevamo bisogno di segnare il quinto gol, ma due errori alla fine ce lo hanno impedito. Sarebbe stato importante poter giocare contro l’Italia per il pareggio, ma ora dobbiamo prepararci per cercare di vincere"

Forza Azzurra
Lysenchuk, che recupererà Mykhaylo Romanov (di nuovo disponibile dopo la squalifica), sa perfettamente che non sarà un compito semplice. "Abbiamo visto la sfida tra Belgio e Italia e ci siamo resi conto di quanto l’Italia sia forte, ma cercheremo di dare il Massimo”, promette, prima di tornare sul successo dell’esordio: "Sono sicuro che molte persone in Ucraina hanno visto questa partita e hanno gioito per la nostra vittoria. Questo è un momento difficile in Ucraina e spero che con questa vittoria possiamo a nostro modo dare una mano".

Bácaro recuperato
L’Italia dovrebbe poter schierare la formazione migliore. “La squadra sta meglio e l’infortunio di [Vinicius] Bácaro, che era la situazione più preoccupante per il problema che accusa al ginocchio, sembra stia rientrando”, rivela Menichelli, “Ci stiamo allenando bene, sul piano sia dell’intensità sia dell’impegno. Penso e spero di poter aver tutti a disposizione con l’Ucraina e fare quindi una scelta di tipo tecnico e non vincolata a questioni di carattere medico”.

Nessuna preferenza
“Cercheremo di fare il nostro gioco”, prosegue il Ct Azzurro, “considerando anche le caratteristiche dell’avversario. Ma sono  sempre stato dell’idea che non è il caso di snaturarsi”. Menichelli confessa invece invece di non avere preferenze sulla nazionale da affrontare nei quarti. “Non ho preferenze”, conclude, “una vale l’altra. Sarà in ogni caso una partita difficile, secca. Ma questa è una squadra che deve fare un passo alla volta”.