Ercolessi e Botta non vogliono fermarsi
venerdì 22 gennaio 2010
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La partita contro il Belgio, che ha regalato la qualificazione ai quarti all'Italia, ha rappresentato l'esordio alla fase finale dell'Europeo per i due Azzurri: il loro obiettivo è di continuare a migliorare.
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Sono due dei tanti volti nuovi sui quali Roberto Menichelli ha puntato. Per Marco Ercolessi e Vincenzo Botta il Campionato Europeo UEFA di Futsal è iniziato come meglio non poteva, martedì sera contro il Belgio: vittoria 4-0 ed esordio nella rassegna continentale. Un premio per il lavoro dei due giovani Azzurri, che adesso non vogliono fermarsi: l’obiettivo personale, per entrambi, è di continuare a migliorare.
Sensazione unica
“Ho provato emozioni stupende e una sensazione unica, indescrivibile”, racconta Botta a uefa.com ricordando la sfida alla Fönix Arena, “L’organizzazione è fantastica, questo Europeo per me è davvero un’occasione memorabile”. Anche Ercolessi è al settimo cielo. “Esordire in un campionato europeo è un grande traguardo, il massimo livello a cui si possa ambire”, ammette, “Sicuramente giocare è la cosa più importante: il mio obiettivo è riuscire ad avere un minutaggio maggiore, comunque sono già contento così”.
Opportunità
Malgrado il suo club (Scafati Santamaria) non giochi né in serie A né in serie A2, Botta – al pari del giovanissimo (18 anni) Cristian Rizzo – è riuscito a conquistare la convocazione per l’Ungheria. “Fare il debutto malgrado giochi in serie B è stato bellissimo, ringrazio il mister che mi ha concesso questa opportunità”, sottolinea, “Essere qui è già il massimo, il top. Poi è normale che facendo parte di un gruppo del genere in me ci sia l’ambizione di migliorare sempre. Però devo fare un gradino alla volta, spero nel meglio possibile”.
Aiuto a crescere
Ercolessi, che fino a sedici anni ha giocato nelle giovanili del Calcio Padova, è convinto che far parte del gruppo “plasmato” da Menichelli rappresenti un ottimo trampolino di lancio per la sua promettente carriera. “Essere in mezzo a tanti campioni e avere la possibilità di giocare con loro mi aiuta senz’altro a crescere”, sottolinea a uefa.com il capitano del Casinò di Venezia, “I ‘più anziani’ stanno dando una grande mano a noi più giovani e secondo me si è creato un grande gruppo. Cerchiamo di giocare partita dopo partita, la forza del gruppo è la nostra arma in più per arrivare fino in fondo a questo Europeo”.
Partita dopo partita
Incamerati i tre punti (e la qualificazione) contro il Belgio, adesso ogni attenzione è rivolta alla sfida di sabato sera contro l’Ucraina, che potrebbe portare l’Italia a disputare un affascinante quarto di finale con l’Ungheria padrona di casa. “Già aver vinto all’esordio rappresenta un passo in avanti, è stato importantissimo”, osserva Botta, “Cercheremo di fare il nostro dovere partita dopo partita, cercando di vincere sempre. Questo discorso vale anche per l’Ucraina. La Spagna e la Russia sulla carta sono in pole-position, ma tra le favorite ci siamo anche noi, malgrado molti giovani: vogliamo giocarcela”.
Prestigio e vittoria
Ercolessi è ben consapevole del valore della squadra di Gennadiy Lysenchuk. “L’Ucraina”, spiega, “è sicuramente una buona nazionale, non ha forse la qualità di Russia o Spagna, ma a livello fisico è molto forte. Su questo ci possono mettere sotto, ma noi dobbiamo cercare di far valore il nostro tasso tecnico superiore, girare la palla e farli correre…”. Idee chiare anche sui traguardi degli Azzurri. “E’ vero, rispetto agli altri anni ci sono giocatori diversi, con minor esperienza”, conclude il capitano del Venezia, “Ma il prestigio dell’Italia impone di arrivare sempre al risultato finale, che è quello della vittoria”.