La "nuova" Italia convince Romano
giovedì 21 gennaio 2010
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Il 22enne talento Azzurro, che contro il Belgio ha festeggiato l'esordio nella fase finale di un Europeo, scommette sull'unione tra giocatori giovani ed esperti: "E' un giusto mix che può portare a buoni risultati".
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A molti, al suo posto, sarebbero tremate le gambe. Esordire a 22 anni in un Campionato Europeo UEFA di Futsal non capita spesso, specie se si fa parte di una squadra come l’Italia a cui le stelle non mancano: Sergio Romano, invece, si è fatto trovare pronto quando il Ct lo ha chiamato in causa nella vittoriosa sfida contro il Belgio.
Giusto mix
Da quando ha ereditato la panchina della nazionale, Roberto Menichelli ha riposto grande fiducia nell'esterno del Casinò di Venezia, che nella partita contro i Diavoli Rossi ha collezionato la sua quattordicesima presenza in Azzurro. E sulla nuova nazionale, composta da giovani italiani e giocatori più esperti, è lo stesso Romano a scommettere. "Ci stiamo trovando bene, è un giusto mix che può portare a buoni risultati", dichiara a uefa.com.
Più semplice
Proprio i "senatori" stanno agevolando il suo inserimento e quello degli altri giovani - come Cristian Rizzo, Gabriel Lima, Marco Ercolessi - nel gruppo che il Ct ha portato in Ungheria. “E’ vero, mi hanno molto aiutato, in certe situazioni giocare con loro diventa semplice”, racconta il 22enne Azzurro, “Sicuramente loro si propongono molto, anche i blocchi emotivi è più facile affrontarli con i compagni che ti mettono tranquillità. Anche noi da parte nostra siamo propositivi, ad esempio chiedendo consiglio su come difendere o su qualche movimento offensivo".
Dare tutto
Dopo la prestazione di martedì sera alla Fönix Arena, gli attestati di stima non sono mancati. “Di messaggi ne ho ricevuti abbastanza dopo la partita, questa volta si era creata un po’ più di attesa perché c’era la diretta televisiva ed era una manifestazione molto importante…”, confessa l’esterno del Casinò di Venezia, “Ma non ero nervoso, ho fatto un avvicinamento di un paio di anni a questo europeo e l’obiettivo primario era raggiungerlo, essendo inserito nei quattordici. Ne ho parlato anche con [Marco] Ercolessi, che è mio compagno di club: ‘Diamo tutto per stare nei 14 e poi quello che viene prendiamocelo’, ci siamo detti”.
Soddisfazione
“Essere convocato alla prima partita è già stata una grande soddisfazione per me, ero tranquillissimo”, prosegue Romano, “Sapendo che la manifestazione è molto lunga, mi sono detto che se non doveva essere subito il mio momento poteva anche arrivare in seguito”. Il 4-0 al Belgio ha permesso all’Italia di partire subito con il piede giusto. “A livello di squadra è stato un esordio positivo, il risultato è stato subito messo al sicuro: abbiamo fatto quello che dovevamo fare”, l’analisi, “Anche a livello personale sono abbastanza soddisfatto, è sempre difficile riuscire a entrare in partita in un Campionato Europeo con la prima squadra”.
Sfida all’Ucraina
La partita con il Belgio è stata archiviata, adesso la mente è rivolta a sabato e all’Ucraina. “Penso sia importante arrivare primi nel girone”, sottolinea Romano, “Questa sera vedremo che partita farà contro il Belgio e il risultato. Penso che a grandi linee sia un po’ l’evoluzione dell’Under 21: squadra pronta alla ripartenza, magari un po’ chiusa dietro e forte fisicamente. Dobbiamo far leva su questo, farli correre il più possibile: nelle qualificazioni e nelle amichevoli pre-europeo abbiamo già affrontato nazionali che “si mettono a prendere pallonate”, non dobbiamo farci prendere dall’ansia: con la qualità che abbiamo davanti secondo me il gol prima o poi arriva”.