L'Azerbaigian rovina la festa ungherese
martedì, 19 gennaio 2010
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Ungheria - Azerbaigian 1-3
I gol di Biro Jade, Serjão e Alves consentono agli azeri di superare i magiari nella gara d'esordio dei Campionati Europei UEFA Futsal.
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I Campionati Europei UEFA Futsal si sono aperti con le virtuosistiche prestazioni del pianista Adam György e di Séan, ma sul campo è stato l'Azerbaigian a dare lezioni all'Ungheria, uscita sconfitta 3-1 dalla gara inaugurale del Gruppo A.
Botta e risposta
I padroni di casa vengono colpiti a freddo da Biro Jade, che sfrutta al meglio un calcio piazzato di Felipe e va a bersaglio dalla distanza, e dopo aver trovato il pareggio con Tamás Lódi, il cui tocco si rivela fondamentale per spedire il pallone alle spalle di Andrey Tveryankin sugli sviluppi di una potente punizione calciata da Zsolt Gyurcsányi, non riescono a sovvertire le sorti dell'incontro. Il portiere di casa Zoltán Balász viene messo sotto pressione e gli azeri prendono possesso delle operazioni in pianta stabile.
Azerbaigian concreto
Balász si supera all'8' per negare il gol a Thiago, ma è costretto a capitolare quattro minuti più tardi, quando Serjão insacca a porta vuota dopo che il portiere ungherese era riuscito solo a respingere un'altra bordata dalla distanza di Biro Jade. Poco dopo Lódi spedisce il pallone sull'esterno della rete, dando ai tifosi l'illusione del pareggio, ma è ancora l'Azerbaigian ad andare a bersaglio prima dell'intervallo: Alves firma il 3-1 con una pregevole conclusione dalla linea di fondo.
Talenti a riposo
Nelle prime battute della ripresa, gli azeri rinunciano a Thiago e Biro Jade, utilizzati con il contagocce, ma i pericoli per l'Ungheria non diminuiscono di molto. Felipe centra la traversa di testa, sugli sviluppi di un calcio piazzato, mentre sul fronte opposto è Zoltán Dróth a mettere paura a Tveryankin. Gli ospiti rimandano in campo i loro gioielli, ma è Gyurcsányi, con un tocco difensivo fuori misura, a costringere Balász ad alzare il pallone oltre la traversa.
Portiere volante
A quattro minuti dal fischio finale, l'Ungheria schiera per la prima volta come portiere volante Janós Trencsényi, che deve subito superarsi per negare il gol a Thiago. Sul fronte opposto, János Madarász e Lódi non sfruttano al meglio un invitante pallone dalla sinistra, che aveva messo in difficoltà la difesa azera, apparsa solidissima prima di allora. E' l'ultima azione di rilievo della gara, che consacra definitivamente l'Azerbaigian a ruolo di mina vagante della rassegna continentale.