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Le cause della sconfitta tedesca contro la Francia

I campioni del mondo in carica non saranno protagonisti della finale di UEFA EURO 2016 domenica a Parigi: Steffen Potter ci spiega quali sono le cause che hanno portato alla sconfitta tedesca contro la Francia.

Thomas Müller e Bastian Schweinsteiger
Thomas Müller e Bastian Schweinsteiger ©AFP/Getty Images

L'assenza di un finalizzatore
La Germania paga l'assenza di un attaccante di livello mondiale e di alternative di spessore in avanti. I tedeschi hanno cominciato UEFA EURO 2016 con Mario Götze in nel ruolo di falso 9 e quando la soluzione si è rivelata inefficace hanno optato per un attaccante più convenzionale come Mario Gomez. Con l'ex giocatore della Fiorentina in campo la Germania ha ritrovato profondità ed equilibrio, perciò l'infortunio agli adduttori accusato da Gomez nel quarto di finale contro l'Italia ha privato la squadra di una pedina fondamentale. 

Thomas Müller è un finalizzatore formidabile, ma il giocatore che si è visto in Francia non è quello che brilla nel Bayern. Si è impegnato al massimo e non è stati impreciso in fase di conclusione: semplicemente ha avuto molte meno occasioni rispetto al solito. La realtà è che con a disposizione un attaccante come Robert Lewandowski o Antoine Griezmann, molto probabilmente ora la Germania sarebbe in finale.

L'incapacità di finalizzare
Un altro aspetto dello stesso problema. Anche se la Germania ha pagato l'assenza di un attaccante tradizionale, ha comunque creato molte occasioni e avrebbe potuto vincere con margine maggiore praticamente ogni gara disputata. Il campanello d'allarme era già suonato in occasione della vittoria 1-0 contro l'Irlanda del Nord, quando la squadra si era imposta di misura sciupando numerose chance per arrotondare il punteggio. Nel post-partita Joachim Löw aveva ricordato ai suoi giocatori che alla lunga gli errori si pagano ed è ciò che è accaduto a Marsiglia. 

Le tante assenze
Gomez, Müller, Marco Reus e Götze sono i giocatori tedeschi più pericolosi in zona gol. Le assenze di Gomez e Reus, unite al momento non esaltante di Müller e Götze, hanno pertanto causato più di un problema là davanti. La Germania è scesa in campo in semifinale senza lo squalificato Mats Hummels e l'infortunato Sami Khedira, perdendo anche Jérôme Boateng per infortunio nella ripresa. "Perdere quattro pilastri della squadra è davvero troppo", ha commentato a fine gara uno sconsolato Löw.

Le speranze per il futuro
Forse la sconfitta di giovedì è arrivata solo a causa di una serata storta. Non c'è nulla che davvero non funzioni nella Germania e Löw non sbaglia quando dice che la sua squadra ha commesso "poschissimi errori" nel corso del torneo.

Joshua Kimmich
Joshua Kimmich©Getty Images

Nonostante le assenze, la Germania ha comunque dominato la Francia a centrocampo, a colpi di pressing e possesso palla. Nel solo primo tempo i campioni del mondo hanno completato più passaggi (320) di quanto abbiano fatto i Bleus nell'intera gara (250).

Il centrocampo verrà ulteriormente rafforzato dal rientro di İlkay Gündoğan (altro assente importante), mentre la linea difensiva formata da Hector-Hummels-Boateng-Kimmich si è rivelata molto solida. Joshua Kimmich del Bayern è stato la rivelazione del torneo nel ruolo di terzino e il fatto che il secondo gol subito contro la Francia sia nato da un suo errore di disimpegno è significativo: la Germania ha la tendenza ad eccedere con i passaggi anche quando la situazione non lo richiederebbe.

In ogni caso, da qualsiasi punto si guardi la situazione, non ci sono dubbi: è stata un'eliminazione, non la fine di un'era.