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Israele vuole rovinare la festa svizzera

Il capitano della nazionale israeliana Yossi Benayoun è consapevole che la sua squadra non ha “quasi nessuna possibilità” di qualificarsi per la fase finale del Mondiale FIFA, ma vuole comunque chiudere il girone in bellezza.

Israele vuole rovinare la festa svizzera
Israele vuole rovinare la festa svizzera ©Getty Images

Il capitano della nazionale israeliana Yossi Benayoun è consapevole che la sua squadra non ha “quasi nessuna possibilità” di qualificarsi per la fase finale del Mondiale FIFA, ma la sfida contro la Svizzera, capolista del Gruppo 2, è fondamentale per decidere chi andrà in Sudafrica.

'Parte del gioco'
Nonostante sabato abbia battuto 3-1 la Moldova, la vittoria della Grecia contro la Lettonia (5-2) ha impedito a Israele l’aggancio al secondo posto. Israele è attualmente terzo, staccato di cinque punti dalla Svizzera e a meno due dalla Grecia, che mercoledì se la vedrà con il Lussemburgo. Se Israele dovesse vincere a Basilea e la Grecia battere il Lussemburgo, a qualificarsi direttamente per il Sudafrica sarebbero gli ellenici. La squadra di Dror Kashtan è matematicamente ancora in corsa per il secondo posto che vale lo spareggio, ma deve battere la Svizzera e sperare che la Grecia non vinca contro il Lussemburgo. Però il centrocampista del Liverpool FC Benayoun non si fa illusioni. "Sono deluso come il resto dei compagni per la qualificazione praticamente sfumata. Le delusioni fanno parte del calcio e non ci resta che guardare con ottimismo al futuro”.

Massimo impegno
Israele ha esordito in queste qualificazioni pareggiando 2-2 contro la Svizzera a Ramat Gan, e Benayoun vorrebbe chiudere nel migliore dei modi quella che potrebbe essere l’ultima partita come selezionatore di Dror Kashtan. "Anche se non riusciremo a piazzarci nelle prime due posizioni come era nei nostri piani, faremo il possibile per impedire alla Svizzera di festeggiare a nostre spese. Il morale non è dei migliori, ma dobbiamo prepararci a questa partita pensando ai benefici in termini di ranking in caso di vittoria. Sappiamo di avere mancato il nostro obiettivo, ma non abbiamo alternative”.

Futuro roseo
Israele non partecipa alla fase finale di un Mondiale dal 1970 e malgrado Benayoun, 76 presenze, non creda in un miracolo al St. Jakob-Park, è comunque ottimista per il futuro. "Gioco in nazionale da undici anni e ho vissuto alti e bassi, ma a 29 anni sono nel pieno della maturità e sono convinto che le cose miglioreranno”.