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L'Olanda avverte la tensione

Il Ct olandese Bert van Marwijk è "nervoso e teso" per sua stessa ammissione in vista della sfida contro la Germania. Il collega tedesco Joachim Löw prevede, tuttavia, che gli avversari saranno in grande spolvero.

Il Ct dell'Olanda Bert van Marwijk
Il Ct dell'Olanda Bert van Marwijk ©Getty Images

I segni di tensione apparsi nell’Olanda subito dopo il triplice fischio della gara persa contro la Danimarca non sembrano essere scemati tre giorni dopo.

Berth van Marwijk, Ct olandese, ha subito ammesso che la sua squadra è "sotto pressione" dopo la sconfitta della prima gara. E per voltare subito pagina, la partita di domani contro la Germania non sembra essere l’ideale, come tensione e rivalità. Basti ricordare la finale della Coppa del Mondo FIFA 1974, la semifinale dei Campionati Europei UEFA 1988, per non citare un precedente molto acceso a Italia ‘90.

Se a tutto questo aggiungiamo un 3-0 per la Germania in amichevole l’anno scorso, capiamo perché Van Marwijk parla di grandi pressioni. "Il clima è teso – esordisce il tecnico 60enne -. Sicuramente teso, soprattutto dopo una sconfitta e alla vigilia di una partita così sentita. Per questo a volte mostriamo un certo nervosismo. Ma ci servirà per essere ancora più motivati".

Pressato da tutte le parti, soprattutto sull’utilizzo di Klaas-Jan Huntelaar o Robin van Persie, o entrambi insieme, Van Marwijk ha avuto vita difficile di fronte alla stampa.

"Ci stiamo preparando per una delle partite più importanti degli ultimi anni – precisa -. Come batterli? Non ve lo dico. Lo dico solo alla mia squadra. I tedeschi sono fortissimi ma possiamo battere anche loro. Come fare e in quale zona del campo, non ve lo dico".

Dopo aver saltato la partita contro la Danimarca per un risentimento muscolare, Joris Mathijsen è rientrato in allenamento, e i due Ct possono disporre delle rose al completo. Minori le pressioni su Joachim Löw dopo la vittoria 1-0 della Germania sul Portogallo, la 12esima di fila in gare non amichevoli.

"Entrambe le squadre hanno soluzioni fantastiche in avanti – spiega Löw -.
La nostra difesa sarà sotto pressione. I miei giocatori devono mostrare quanto sono bravi come collettivo. Non sarà sempre possibile raddoppiare su giocatori che fraseggiano in velocità. I nostri difensori devono vincere le loro sfide uno contro uno. L’Olanda ha bisogno di avere il possesso della palla, gioca in modo offensivo con grandi fuoriclasse in avanti, in grado di mettere in allarme qualsiasi difesa. Non credo che cambieranno modulo o tattica a causa dell’ultimo risultato".

Löw non è personaggio incline alle iperboli e non vuole insistere troppo sulla storia dei precedenti fra le due nazionali: "Una grande rivalità, con partite indimenticabili nel torneo, alcune fra le più belle degli ultimi 20-30 anni. Sarà una gara molto sentita, tecnicamente ad alto livello. Ma quello che è successo in passato è storia ormai".

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