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Calcio femminile sotto i riflettori

Programma WF Coach Tecnico

E' partita lunedì la prima Conferenza dei selezionatori della nazionali di calcio femminile; in primo piano UEFA WOMEN'S EURO 2009™ e l’analisi della relazione tecnica.

Calcio femminile sotto i riflettori
Calcio femminile sotto i riflettori ©Getty Images

Si sono aperti lunedì a Nyon i lavori della prima Conferenza dei selezionatori nazionali del calcio femminile UEFA. Il tema della conferenza è esplicitato nel sottotitolo dell’evento: UEFA WOMEN'S EURO 2009™ e oltre.

Ampliamento
I selezionatori nazionali provenienti da 51 paesi affiliati UEFA, i direttori tecnici nazionali e i rappresentanti della FIFA e di altre confederazioni sono riuniti nella sede centrale della UEFA a Nyon, Svizzera, dove resteranno fino a mercoledì. I partecipanti sono stati accolti dal direttore tecnico UEFA Andy Roxburgh e dal secondo vice presidente della Commissione Calcio Femminile UEFA, Susanne Erlandsson. Quest’ultima ha elogiato la Finlandia per l’organizzazione della fase finale del Campionato Europeo svoltasi lo scorso agosto e settembre, aggiungendo che l’ampliamento del torneo da otto a 12 squadre "ha offerto a più paesi la possibilità di misurarsi con il calcio ai massimi livelli".

Relazione tecnica
Andy Roxburgh ha quindi presentato i dati principali della relazione tecnica UEFA sulla fase finale del torneo, elaborata dal team tecnico UEFA in Finlandia composto dai selezionatori nazionali Anna Noë (Belgio), Béatrice von Siebenthal (Svizzera), Anna Signeul (Scozia) e Ignacio Quereda (Spagna). Sono stati illustrati i temi tecnici evidenziati nella relazione e visionati i filmati degli episodi chiave. È emersa l’importanza crescente della fase di transizione e dei contrattacchi, nonché delle strategie difensive per ‘contrastare i contrattacchi’.

Tendenze
Le migliori giocate con palla da fermo sono state mostrate ai delegati, e il direttore tecnico UEFA ha esaminato gli assetti e i moduli utilizzati dai tecnici durante la fase finale. Il 4-2-3-1 è risultato il più utilizzato – otto squadre su 12 -, benché tutti mirassero alla disciplina difensiva e alla fluidità offensiva. La relazione ha osservato, tra le tendenze tecniche, la crescente qualità del possesso palla e dei passaggi, nonché un maggiore ricorso a centrocampisti di contenimento e a punte uniche. Per contro, i giocatori hanno meno tempo e spazio sulla palla e i portieri commettono meno errori.

Dibattito tra Ct
A seguire si è svolto un dibattito che ha coinvolto i quattro selezionatori semifinalisti: Silvia Neid (Germania), Hope Powell (Inghilterra), Bjarne Berntsen (Norvegia) e Vera Pauw (Olanda). La selezionatrice olande ha parlato dell’effetto generato dal raggiungimento di un traguardo storico in un paese che non si era mai qualificato per la fase finale: "L’impatto è stato talmente forte che i club non riescono a far fronte al numero di ragazze che adesso vogliono giocare a calcio". Silvia Neid ha guidato la Germania al quinto titolo europeo consecutivo e ha spiegato come ha allestito una squadra motivata a vincere ancora. "Ho cercato le giocatrici che avevano ancora fame di successi. Bisogna essere sempre motivati e svolgere con piacere il proprio lavoro".

Punti di forza della Germania
Unanimità degli avversari sui punti di forza della Germania. Powell, sconfitto in finale 6-2 dalla Germania, ha dichiarato: "È una squadra convinta di poter segnare in qualsiasi situazione, soprattutto in contropiede. Abbiamo provato a fare la partita e per un po’ ha funzionato, ma loro hanno una panchina straordinaria e grazie alla loro forza e a un calcio verticale ci hanno respinto". Berntsen, sconfitto 3-1 dalla Germania in semifinale, ha aggiunto: "Stavamo vincendo 1-0, poi sono entrate tre giocatrici e sono andate tutte a segno. Hanno ottimi tecnici e molte giocatrici in grado di cambiare la partita".