Svezia campione, Portogallo battuto ai rigori
martedì 30 giugno 2015
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Svezia - Portogallo 0-0 (4-3 dcr)
La Svezia batte il Portogallo 4-3 ai rigori e conquista il suo primo titolo Under 21, eroe Patrik Carlgren che para due tiri portoghesi dal dischetto.
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• La Svezia batte il Portogallo 4-3 ai rigori e conquista il suo primo titolo Under 21
• Lo svedese Patrik Carlgren para i rigori di Ricardo Esgaio e William Carvalho
• La gara si chiude sullo 0-0 dopo i supplementari, del portoghese Sérgio Oliveira l'occasione più chiara
•Entrambe le squadre avevano perso contro l'Italia negli anni '90 l'unica precedente finale U21 giocata
•E' la prima finale U21 che viene decisa ai rigori dopo la vittoria della Repubblica Ceca sulla Francia nel 2002
La Svezia è campione d'Europa a livello Under 21 dopo la vittoria ai rigori contro il Portogallo allo Stadio Eden di Praga.
Dopo 120 minuti senza reti, sono i tiri dal dischetto a decidere la finale, e la Svezia ha la meglio di fronte alla propria curva grazie a due belle parate di Carlgren.
Tre mesi fa il Portogallo aveva perso per l'ultima volta, 1-0 contro la Repubblica Ceca, proprio qui allo Stadio Eden. Fermato tre volte dalla traversa in quella occasione, il Portogallo teme la stessa sfortunata sorte anche in finale, quando la cannonata dai 20 metri di Sérgio Oliveira si stampa sullo stesso legno dopo appena sette minuti.
Ricardo aveva già gonfiato l'esterno della rete in precedenza, ma la Svezia è solita resistere nelle prime battute di gara per poi mostrare quello che sa fare col passare dei minuti. Anche Håkan Ericson aveva ammesso lunedì che "certe volte decidiamo di lasciare palla agli avversari", quindi l'aver tenuto palla solo per il 38% del primo tempo non allarma i nordici.
La squadra di Ericson è sufficientemente compatta per limitare le minacce lusitane, e si fa pericolosa in contropiede in due occasioni nel primo tempo: la prima volta ci prova Isaac Kiese Thelin di testa, poi il tiro di Simon Tibbling viene fermato senza grossi problemi da José Sá.
All'intervallo Ericson sostituisce l'infortunato Felip Helander con Joseph Baffo ma è l'altra coppia centrale a soffrire quando Kiese Thelin fa splendidamente da sponda per John Guidetti il cui tiro di prima intenzione sfiora la traversa. Anche Rui Jorge è costretto a ricorrere alla panchina per un problema a capitan Sérgio Oliveira. Il nuovo entrato Tozé impegna subito Patrik Carlgren dalla distanza.
Il numero 6 svedese, Oscar Lewicki, era stato descritto come "la donna delle pulizie" (stådgumma) della squadra, e anche questa volta non lascia spazi a un avversario diretto del calibro di William Carvalho. Il suo dirimpettaio riesce però ad innescare il nuovo entrato Iuri Medeiros a destra e il numero 11 portoghese sfiora il palo lontano con un tiro a giro.
E poi arriva quella che pensavamo essere la 'Zona Svezia'. Quattro dei sette gol svedesi nel torneo erano stati segnati dall'83' in avanti; questa volta il gol la Svezia riesce solo a sfiorarlo perchè Sá riesce in qualche modo a sventare su Guidetti.
Il ritmo non cala nemmeno ai supplementari con Abdullah Khalili che va vicinissimo al gol con un diagonale che manda il pallone a sfiorare il palo lontano. Del resto il Ct svedese Ericson aveva promesso che i suoi giocatori erano capaci di "correre, correre e correre ancora".
A decidere tutto, però, è una camminata. Quella che porta i giocatori dalla linea di centrocampo al dischetto del rigore. Anche con una posta in palio così alta, Carlgren mantiene il sangue freddo e para due rigori. Non a caso, il presidente della federazione svedese (SvFF) Karl-Erik Nilsson aveva detto che la 'Svezia dà il meglio quando è sotto pressione'.