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L'inno dell'Europa League carica Ventura

Per l'allenatore del Torino Giampiero Ventura, il Copenhagen è alla portata dei Granata, ma bisognerà comunque fare attenzione perché "non saranno concesse sbavature".

L'inno dell'Europa League carica Ventura
L'inno dell'Europa League carica Ventura ©AFP/Getty Images

Senza calcio europeo per 20 anni, i tifosi del Torino FC hanno accolto la UEFA Europa League a braccia aperte in questa stagione, e i Granata saranno nuovamente chiamati a raccolta quando arriverà l'FC København per la partita del Gruppo B di giovedì.

Esclusa la breve esperienza in Coppa Intertoto UEFA nel 2002, il Torino non gioca in competizioni europee da quando era stato eliminato ai quarti di finale della Coppa delle Coppe 1993/94. Il ritorno sulla scena continentale grazie al settimo posto nella scorsa Serie A è stato dei migliori, con uno Stadio Olimpico che visto la squadra di Giampiero Ventura battere 4-0 l'IF Brommapojkarna nel ritorno del terzo turno preliminare.

Ora, dopo che il Torino ha eliminato l'RNK Split per poi pareggiare 0-0 in casa del Club Brugge KV due settimane fa, i tifosi non vedono l'ora di dare il benvenuto ai dieci volte campioni di Danimarca nel capoluogo piemontese.

"Quando abbiamo iniziato i turni preliminari eravamo curiosi nei confronti di questa competizione, poi abbiamo avuto uno stadio tutto esaurito per la prima partita e questo per noi è stato un forte segnale che ci ha fatto capire quanto questa città volesse tornare nella competizione", ha detto Ventura, che dovrà fare a meno degli infortunati Cesare Bovo (adduttori) e Antonio Nocerino.

"Ho capito quanto questa competizione significasse quando ho visto lo stadio pieno per la nostra prima partita. Quando senti l'inno dell'Europa League ti rendi conto di quanto ti è mancato, e il fatto che ora siamo qui significa che abbiamo raggiunto qualcosa di buono".

Il Torino non ha preso gol in 450 minuti di calcio europeo in questa stagione. Ventura, però, non sottovaluta i prossimi avversari e sa che sarà dura ripetersi per la sesta partita consecutiva. L'FCK rappresenta "un test probante" secondo il tecnico. "Sulla carta il Copenhagen è più forte dell'HJK Helsinki, quindi ovviamente se possiamo vincere questa partita sarebbe un grosso passo avanti verso la qualificazione per noi, e questo per noi è un grande stimolo in più per fare bene.

"Come squadra è alla nostra portata, ma di fatto la scorsa stagione ha eliminato la Juventus, quindi è una gara dove non ci saranno concesse sbavature", ha continuato il 66enne. "Ci saranno dei cambiamenti, potremmo non fare turn-over completo".

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