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Il Toro bussa alle porte dell'Europa

"Vogliamo la qualificazione ad ogni costo", ha dichiarato il difensore del Torino Cesare Bovo in vista del ritorno dei Granata in Europa dopo oltre 20 anni di assenza.

Il Torino è stato protagonista di una stagione molto positiva nel 2013/14
Il Torino è stato protagonista di una stagione molto positiva nel 2013/14 ©Getty Images

Quando il Torino FC incassò una sconfitta 1-0 sul campo dell'Arsenal FC nei quarti di finale di Coppa delle Coppe UEFA nel 1994, nessuno avrebbe immaginato che i Granata avrebbero dovuto aspettare 20 anni per tornare in Europa. Due anni prima il Toro era stato sconfitto in finale di Coppa UEFA dall'AFC Ajax, ma il futuro avrebbe regalato parecchie delusioni al club.

Così, quando i Granata sfideranno l'IF Brommapojkarna nell'andata del terzo turno preliminare di UEFA Europa League giovedì, l'obiettivo sarà quello di lasciarsi alle spalle un ventennio avaro di soddisfazioni. La discesa in Serie B del 1996 ha dato la stura a un decennio di saliscendi per il Toro, con tre promozioni seguite da altrettante retrocessioni e come se non bastasse il club ha dovuto fare i conti con un fallimento nel 2005, ripartendo forzatamente dalla Serie B nonostante la promozione appena conquistata attraverso i play-off.

Cesare Bovo sa bene che cosa significhi tornare in Europa per un club che negli ultimi 20 anni ha vissuto così tanti momenti amari. "Stiamo lavorando duramente da un mese per superare questo ostacolo - ha spiegato il difensore 31enne -. Sappiamo che non sarà facile, ma per noi raggiungere la fase a gironi è fondamentale".

"I nostri avversari giocano un calcio fatto di velocità e inrtensità, ma noi vogliamo fare bene, siamo fiduciosi e non li sottovaluteremo". Non è la prima volta che il Torino affronta una squadra svedese alla prima gara stagionale in Europa: nel 1992/93 i Granata sfidarono l'IFK Norrköping, uscendo vincitori dal doppio confronto con un 3-1 complessivo.

"[Il nostro compagno] Pontus Jansson è svedese, ma non ha potuto dirmi molto del Brommapojkarna perché non parla italiano e il mio inglese non è molto buono - ha aggiunto Bovo -. Conosco bene il Torino, però, e sono sicuro che grazie all'esperienza di giocatori come [Antonio] Nocerino, [Fabio] Quagliarella e [Cristian] Molinaro riusciremo a fare bene".