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Fiorentina corsara, ottavi a un passo

Esbjerg fB-ACF Fiorentina 1-3
I Viola di Montella vincono d’autorità in Danimarca nell’andata dei sedicesimi e ipotecano la qualificazione: i gol di Matri, Iličić e Aquilani vanificano il momentaneo pari dell’Esbjerg con Pusic.

Fiorentina corsara, ottavi a un passo
Fiorentina corsara, ottavi a un passo ©AFP/Getty Images

L’ACF Fiorentina ha un piede e mezzo negli ottavi di UEFA Europa League. Nell’andata dei sedicesimi di finale, i Viola di Vincenzo Montella espugnano d’autorità il campo dell’Esbjerg fB: finisce 3-1, con i gol – tutti nel primo tempo – di Alessandro Matri, Josip Iličić e Alberto Aquilani su rigore che vanificano il momentaneo pareggio dell’austriaco Martin Pusic.

Alla Blue Water Arena, la Fiorentina si conferma dunque imbattuta in Europa, dove ottiene la sesta vittoria su sette partite disputate. L’Esbjerg, penultimo nel campionato danese, non era probabilmente l’avversario più temibile, ma Montella ha visto la concentrazione e la reazione che aveva auspicato, dopo il ko casalingo contro l’FC Internazionale Milano.

Montella cambia per sei undicesimi la formazione proposta sabato in campionato. Oltre a Neto tra i pali, sono riproposti Marvin Compper, Matías Fernández, Aquilani e Iličić, quest’ultimo preferito a Joaquín nel tridente offensivo. Niels Frederiksen modella invece la squadra danese con un 4-4-1-1, con Mohammed Fellah in appoggio al terminale offensivo Pusic.

L’Esbjerg inizia con coraggio e Pusic, sul cross dalla destra di Jacob Ankersen, riesce a colpire di testa: il pallone ha poca forza, Neto controlla senza problemi. La reazione dei Viola è affidata a Iličić, servito da Borja Valero: la conclusione dello sloveno termina a lato non di molto. E’ il preludio al gol, che arriva al 9’. Cross dalla sinistra di Matí Fernández, Matri controlla con il destro e trova l’angolino con il sinistro.

L’1-0 resiste meno di un giro di lancette, perché l’Esbjerg trova immediatamente il pareggio. Sul traversone dalla destra di Peter Ankersen, Facundo Roncaglia rinvia male e Pusic riesce a battere Neto. Ma la Fiorentina ha sette vite e al 15’ si riporta in vantaggio: Roncaglia crossa, questa volta è la difesa di casa a respingere approssimativamente e Iličić, con un bellissimo sinistro, fa centro sul palo più lontano.

I padroni di casa sono scossi ma provano a reagire. Compper si rifugia in corner su una percussione dei danesi, poi un tiro deviato di Peter Ankersen per poco non sorprende Neto. Al 37’, però, arriva il 3-1 della Fiorentina: il ghanese Davidson Drobo-Ampem atterra Ryder Matos, l'arbitro indica senza esitazioni il dischetto e Aquilani trasforma con freddezza il rigore spiazzando lo slovacco Martin Dúbravka. Prima dell’intervallo, invece, Neto si salva sulla conclusione di Pusic.

Nella ripresa Frederiksen cambia: Jeppe Andersen rimpiazza Emil Lyng. Il nuovo entrato ci prova subito ma colpisce in pieno Fellah e il pallone rotola sul fondo. Poi arriva il momento di Mario Gomez, che sostituisce Matri. Il tedesco saggia subito i riflessi del portiere avversario con un gran destro, mentre dalla parte opposta Neto è bravissimo su Jonas Knudsen. Va vicino al bersaglio anche Borja Valero, che però calcia fuori.

Entrano il montenegrino Marko Bakić e David Pizarro, che rilevano Matí Fernández e Aquilani. I Viola sfiorano in altre due circostanze il poker, in particolare con Gomez che imprime poca forza al pallone di testa, mentre Neto salva ancora su Jesper Rasmussen. Finisce 3-1 per la Fiorentina, che ritrova la vittoria e mette un bel “mattone” verso la qualificazione, visto che tra sette giorni potrà giocare per due risultati su tre e perdere persino con un gol di scarto. La supersfida negli ottavi con la Juventus, che piega 2-0 il Trabzonspor AŞ a Torino, si avvicina…

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