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Zurigo espugnata, la Fiorentina va

Grasshopper Club-ACF Fiorentina 1-2
I Viola di Montella sbancano il campo del Grasshopper e "vedono" la fase a gironi: sblocca Cuadrado, poi autorete di Grichting. Per gli svizzeri a segno Ngamukol.

Zurigo espugnata, la Fiorentina va
Zurigo espugnata, la Fiorentina va ©Getty Images

L’ACF Fiorentina piega il Grasshopper Club nella temuta trasferta di Zurigo e si avvicina alla fase a gironi di UEFA Europa League. Al Letzigrund, nell’andata degli spareggi, i Viola passano 2-1 grazie alla prodezza di Juan Cuadrado e all’autorete di Stéphane Grichting, che vanificano il gol dei padroni di casa realizzato da Anatole Ngamukol.

Sostenuta da 3.500 tifosi arrivati in Svizzera a incitarla, la squadra di Vincenzo Montella – contro un’avversaria imbattuta nel suo campionato ed eliminata nel terzo turno preliminare di UEFA Champions League dall’Olympique Lyonnais dopo due sconfitte di misura – ha offerto sprazzi di ottimo calcio e si è portata sul doppio vantaggio. Unico neo la disattenzione sul gol subìto, che di fatto tiene ancora vive le speranze del Grasshopper, in vista della sfida di ritorno di giovedì prossimo al Franchi.

Montella si affida al 3-5-2, preferendo Giuseppe Rossi ad Adem Ljajić per il ruolo di spalla offensiva di Mario Gomez; assente per infortunio David Pizarro, i tre interni di centrocampo sono Borja Valerio, Massimo Ambrosini e Alberto Aquilani. In difesa gioca Facundo Roncaglia e non Nenad Tomović, tra i pali il titolare è il brasiliano Neto. Il tecnico tedesco Michael Skibbe risponde con un 4-2-3-1 che vede l’attaccante francese Ngamukol come terminale offensivo, supportato da un terzetto formato dal bosniaco Izet Hajrović, dal togolese Toko Nzuzi e dall’albanese Shkelzen Gashi.

Trascinati da un Borja Valerio già in forma super, i Viola diventano presto padroni del campo e costringono sulla difensiva i padroni di casa, nelle cui fila Ngamukol dimostra buona tecnica ma è troppo isolato. Così, al 13’, la squadra di Montella passa. L’argentino Gonzalo Rodríguez pesca con un lancio meraviglioso Cuadrado, che sfila alle spalle di Daniel Pavlović e, non vedendo compagni da servire, fa secco sullo scatto Grichting e da posizione defilata lascia partire una botta terrificante di destro che non lascia scampo a Roman Bürki. Un gol bellissimo.

Lo stesso colombiano serve dopo una manciata di minuti a Gomez l’assist per il raddoppio, il bomber tedesco difende il pallone e calcia pressato da un avversario: Bürki, questa volta, riesce a salvarsi. La Fiorentina continua a premere, Rossi mette in mezzo ma a Gomez non riesce la deviazione sotto misura; poco dopo si invertono i ruoli, con Pepito che calcia a lato sullo scarico dell’ex attaccante dell’FC Bayern München.

Alla mezzora si fanno finalmente vedere le “Cavallette”. Ngamukol prova il destro da posizione defilata, Neto ci mette la mano e devia in corner. Gomez vuole fortissimamente il gol, Rossi al 31’ lo smarca con una magia di tacco ma il sinistro di Supermario finisce a lato. Hajrović ci prova con un paio di conclusioni dalla distanza, imprecise, mentre Aquilani va vicinissimo al raddoppio con una mezza rovesciata di destro su cui Bürki compie una super parata in due tempi.

Una manciata di secondi dopo l’inizio della ripresa, la Fiorentina raddoppia. Rossi lancia la transizione e, inseguito dagli avversari, mette Gomez solo davanti a Bürki: l’attaccante tedesco supera di slancio il portiere avversario e si appresta a calciare, Grichting interviene nel tentativo disperato di evitare un gol certo ma mette nella propria porta.

La formazione di Skibbe ci prova con una conclusione da fuori di Amir Abrashi, ma sono i Viola a sfiorare il tris prima con Rossi – di testa su cross di Aquilani – e poi con Cuadrado, che impegna il numero 1 di casa. Al 64’, però, il Grasshopper torna in partita sugli sviluppi di una punizione: la difesa della Fiorentina si dimentica di Ngamukol, che tutto solo sul secondo palo fa centro di testa.

Montella inserisce Ljajić e Marcos Alonso, gli svizzeri il brasiliano Caio; a sette minuti dalla fine l’esausto Borja Valero lascia il posto al cileno Matías Fernández. Lo stesso Marcos Alonso si rende pericoloso di testa, le sfuriate del Grasshopper sono estemporanee e Neto è attento su Milan Vilotić. Finisce 2-1 per la Fiorentina, che porta a casa una vittoria preziosa.