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La Lazio vuole interrompere il digiuno

I Biancocelesti affrontano all'Olimpico l'Eintracht Francoforte, già sicuri della qualificazione e dell'impossibilità di arrivare primi nel girone. Inzaghi: "Serve una buona prestazione, non vogliamo fare brutte figure".

La Lazio vuole interrompere il digiuno
La Lazio vuole interrompere il digiuno ©Getty Images

Per la classifica non conta nulla, per il morale e l’autostima ha un valore altissimo. Nella sesta giornata del Gruppo H di UEFA Europa League, la Lazio riceve all’Olimpico l’Eintracht Francoforte: i Biancocelesti sono già passati come secondi nel raggruppamento – il primato, a punteggio pieno, lo hanno conquistato proprio i tedeschi – ma inseguono un successo che manca da oltre un mese.

Siamo chiamati “a una buona prestazione perché sfideremo una compagine importante con un grande seguito di tifosi”, annuncia il tecnico Simone Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia, “Vorrò vedere una squadra che andrà in campo per fare una buona gara, ce la dovremo vedere con un’avversaria forte che vorrà offrire una buona partita. Ma vogliamo chiudere al meglio il girone per poi tornare a pensare alla UEFA Europa League nel mese di febbraio”.

A volte, riflette, “quando non ci sono le motivazioni giuste si va incontro a brutte figure: noi non vogliamo farne e schiererò una squadra competitiva che possa mettere in campo una buona prestazione per chiudere al meglio la fase a gironi”.

Con la qualificazione in tasca e in vista del Monday Night di campionato dell’Atalanta, normale pensare a un po’ di turn-over. “Vorrei portare Lucas Leiva in panchina per dargli un piccolo minutaggio che doserò in base alle sue condizioni”, sottolinea Inzaghi, “È un calciatore importante e sembra sia tornato ai suoi livelli: ha avuto un problema muscolare, un’ulteriore ricaduta ed ora dobbiamo essere cauti. Il ragazzo sta bene e vogliamo integrarlo al gruppo al più presto”.

I riflettori saranno inoltre puntati su Sergej Milinković-Savić, ultimamente non proprio in cima al gradimento dei tifosi. “Ha preso una brutta botta contro la Sampdoria, ha svolto due giorni di lavoro differenziato e conto di averlo nuovamente in gruppo”, spiega l’ex attaccante Biancoceleste, “Anche io da calciatore ho attraversato momenti negativi nei quali la critica si fa sentire con qualche rimprovero: dovrà rispondere sul campo, ho fiducia in lui perché è un calciatore importante che contro la Sampdoria avrebbe potuto segnare”.

Inzaghi ha parole al miele anche per il portiere Thomas Strakosha. “È un calciatore giovane ed è solo al terzo anno consecutivo da titolare, ha la mia massima fiducia ed è normale possa sbagliare: dobbiamo coinvolgerlo nel palleggio perché è una mia indicazione considerando che abbiamo delle pressioni di un certo tipo. Ha dato prova di ottimi gesti tecnici ed è molto intelligente e propenso al lavoro, deve stare tranquillo perché è un ruolo molto delicato il suo, ma malgrado questo ha la mia fiducia, quella dei compagni e del club. Deve proseguire sulla strada intrapresa negli ultimi anni”.

Il Natale è alle porte e il tecnico sa già che regalo chiedere. “Di non avere problemi e di avere tutti i miei elementi a disposizione nelle prossime partite perché abbiamo avuto qualche problema: spero di avere tutti i miei calciatori pronti a essere utilizzati. Arrivando secondi nel girone sappiamo che affronteremo squadre attrezzate nei sedicesimi di finale: il Salisburgo ha vinto con anticipo il proprio girone, ma ci saranno come loro tante altre compagini forti. Se ci dovesse essere il remake della gara dello scorso anno, ben venga anche se ai sedicesimi”.

In Europa League, la consapevolezza di Inzaghi, “ci sono squadre molto attrezzate e forti: tutte daranno il massimo per andare avanti nella competizione. La scorsa edizione è stata vinta da una squadra che era arrivata terza nel girone di UEFA Champions League. Il sorteggio sarà complicato, ma ce la giocheremo con tutte come abbiamo fatto negli ultimi anni”.

Giovedì sera all’Olimpico dovrebbe trovare spazio dall’inizio Danilo Cataldi. “La squadra è forte e sappiamo ciò che dobbiamo fare sul terreno di gioco, dobbiamo solo limare qualche errore”, spiega, “Cerco sempre di dare il massimo da luglio a oggi, negli allenamenti come nelle gare in cui sono chiamato in causa. Ringrazio il mister per avermi dato l’opportunità di mettermi in mostra: questo gruppo deve ripartire da subito per dare un segnale importante, per far capire a tutti che questa squadra c’è”.

“Lo spogliatoio”, prosegue il centrocampista classe 1994, “è coeso dall’inizio dell’anno ed abbiamo solo necessità di limare qualche errore mantenendo sempre alto il livello della concentrazione e senza mai sbagliare l’approccio alle gare. Dobbiamo credere di più nei nostri mezzi che ci sono e sono importanti; siamo consapevoli di essere una squadra forte”.

A livello personale, conclude Cataldi, “ho svolto un processo di crescita umano e professionale che mi ha aiutato molto nell’ultimo periodo. Mi sto trovando meglio giorno dopo giorno nel ruolo di mediano, chiedo anche consighli a Milan Badelj ed a Lucas Leiva, sto provando a migliorare anche come mediano. Non ho avuto problemi di ruolo tre anni fa, ho riscontrato solo complicazioni personali: cerco sempre di impegnarmi a prescindere dal ruolo che disegna per me il mister”.