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Inzaghi guarda avanti: "Ci servirà da lezione"

Il tecnico commenta l'eliminazione della Lazio, travolta 4-1 dal Salisburgo dopo essere passata in vantaggio con Immobile: "Ci servirà da lezione per crescere". Il capitano Lulić punta il dito contro un calo mentale, Parolo deluso.

Guarda il meglio della sfida di ritorno dei quarti di finale della UEFA Europa League 2017/18.

Una delusione enorme. “Figlia” di un blackout inspiegabile, vista anche la piega che aveva preso la partita. La Lazio crolla 4-1 a Salisburgo e vede sfumare la possibilità di raggiungere la semifinale di UEFA Europa League, che sembrava a un passo visto il 4-2 dell’andata e il vantaggio realizzato dopo dieci minuti dalla ripresa da Ciro Immobile. Simone Inzaghi si trova invece costretto a spiegare un’inaspettata eliminazione ma è convinto che questa sconfitta “servirà da lezione per crescere” alla sua squadra; Senad Lulić, il capitano, punta il dito più contro un calo mentale che fisico, mentre Marco Parolo ritiene che i Biancocelesti non possano ancora ambire a certi traguardi in Europa.

Simone Inzaghi, allenatore Lazio
Una volta andati in vantaggio abbiamo subito preso l'1-1 e c'è stato un blackout che non ci voleva, avevamo la qualificazione in pugno. C'è amarezza ma domenica abbiamo subito una grande chance che è il derby, dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali. Abbiamo avuto lo stesso numero di occasioni, loro hanno segnato e noi no; abbiamo preso quattro gol di cui due autoreti, nel calcio succede. Ci servirà da lezione per crescere.
Abbiamo avuto l'occasione di sistemare la partita ma non l'abbiamo fatto, è stata una bellissima cavalcata condivisa con ragazzi e tifosi, che anche erano tantissimi. Il Salisburgo ha meritato la semifinale.
Ho inserito Felipe Anderson perché volevo il secondo gol che ci avrebbe permesso di passare il turno. Sull'occasione di Luis Alberto abbiamo invece preso il loro gol. Non abbiamo gestito, nel primo tempo abbiamo sofferto poco o nulla. Dobbiamo ripartire da questa partita, sono sicuro che sarà una crescita per i miei tanti ragazzi giovani alla prima esperienza in Europa. Ripercussioni? C'è delusione, ma dobbiamo essere fieri del nostro cammino in Europa e in campionato. Mancano sette partite, nessuno ci ha regalato niente, ci giocheremo le nostre possibilità e per raggiungere una posizione importante a fine stagione.

Senad Lulić, capitano Lazio
Siamo partiti bene, eravamo in vantaggio. Poi siamo crollati inspiegabilmente, a questi livelli basta non essere concentrati per dieci minuti e prendi quattro gol. Mi dispiace, non abbiamo fatto per tutta la partita quello che dovevamo fare. Non è stato un calo fisico, più mentale. In quei quindici minuti è andato tutto come non doveva andare. Dopo il 2-1 abbiamo avuto una chance, non abbiamo segnato e poi hanno fatto loro gol subito dopo. Manca esperienza nel gestire il pallone e il risultato, soprattutto in quei quindici minuti di blackout che abbiamo avuto.

Marco Parolo, centrocampista Lazio
Sull'1-1 abbiamo avuto un'occasione per tornare in vantaggio, poi abbiamo concesso la conclusione da fuori area e abbiamo preso un gol deviato. Loro hanno preso fiducia, noi abbiamo perso le misure. Complimenti a loro ma dobbiamo riconoscere le nostre colpe, avevamo la partita sotto controllo; siamo stati dei “polli” a prendere gol subito, ci ha tagliato le gambe. Complimenti al Salisburgo che è passato meritatamente: c’è amarezza per il fatto di non essere ancora una squadra che possa ambire a certi traguardi in Europa, altrimenti non avremmo perso questa partita. Abbiamo peccato di sufficienza, finché l'arbitro non fischia tre volte la partita non è finita. Dobbiamo ripartire da domenica, abbiamo una partita importante.

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