Tomáš Rosický dice basta: l'omaggio di UEFA.com
mercoledì 20 dicembre 2017
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"Se ami il calcio, non puoi non amare Tomáš Rosický", ha detto una volta il tecnico dell'Arsenal, Arsène Wenger. Con la conferma dell'addio al calcio del Piccolo Mozart all'età di 37 anni, UEFA.com gli rende il giusto tributo.
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Tomáš Rosický ha confermato il proprio ritiro a 37 anni dopo una serie di infortuni che l'hanno tormentato dal ritorno al suo primo club, lo Sparta Praha, nel 2016. L'ex centrocampista di Arsenal e Dortmund ha detto: "La mia mente vorrebbe sempre giocare, ma il mio corpo si rifiuta. Ultimamente però anche la testa si stava allineando al corpo, e così ho capito che era arrivato il momento di prendere la decisione". UEFA.com celebra uno dei più grandi - e sfortunati - centrocampisti della sua epoca.
Dicono di lui
"Tomáš Rosický è stato il giocatore perfetto per l'Arsenal. È stato un privilegio allenarlo".
Arsène Wenger, allenatore Arsenal
"È stato uno dei migliori calciatori cechi di sempre".
Petr Čech, portiere Arsenal e Repubblica Ceca
"Tomáš Rosický è stato il mio idolo. Ho provato a copiare tutto di lui, finanche le sue fasce. È stato sfortunato con gli infortuni, altrimenti sarebbe stato uno dei migliori calciatori del mondo".
Marco Reus, attaccante Dortmund
Bilancio della carriera
Nazionale: 103 presenze, 21 gol
Competizioni UEFA per club: 96 presenze, 11 gol
Competizioni nazionali: 410 presenze, 54 gol
La carriera
Sparta Praha
• Miglior Giovane della Repubblica Ceca nel 1999, ha vinto dei titoli nelle prime due stagioni allo Sparta. Prima di passare al Dortmund nel gennaio 2001, ha segnato due gol nella fase a gironi di UEFA Champions League 2000/01 (di cui uno alla sua futura squadra: l'Arsenal).
• Tornato allo Sparta a 35 anni nell'estate 2016, ha fatto il suo nono – e ultimo – gol nel campionato ceco nel settembre 2017, nella vittoria per 2-0 sul Karviná.
• Ha disputato la 96esima e ultima partita in competizioni UEFA per club nella sconfitta interna per 1-0 con lo Crvena zvezda nelle qualificazioni alla UEFA Europa League dell'agosto 2017. Appena cinque calciatori cechi hanno giocato più partite in Europa: Petr Čech (127), Pavel Nedvěd (119), Tomáš Hübschmann (113), Marek Suchý (98) e Libor Sionko (97).
Borussia Dortmund
• Passto al Dortmund per 25 milioni (450 milioni di corone ceche), Rosický è diventato il calciatore straniero più pagato – circa 9 milioni di euro – nonché il più costoso giocatore ceco di sempre.
• Ha vinto la Bundesliga e raggiunto la finale di Coppa UEFA nel 2002 (persa contro il Feyenoord per 3-2 a Rotterdam) alla prima stagione intera al BVB, e la stagione seguente ha perso la finale di Coppa di Lega tedesca.
• Votato Calciatore Ceco dell'Anno nel 2001 e 2002.
Arsenal
• Nominato Calciatore Ceco dell'Anno per la terza e ultima volta nel 2006.
• Non ha mai vinto un campionato con i Gunners, ma è arrivato due volte in finale di Coppa di Lega (2007 e 2011), prima di vincere la FA Cup nel 2014. Quando l'Arsenal ha vinto nuovamente la FA Cup nel 2015, Rosický era indisponibile per la finale.
• Ha disputato la 83esima e ultima partita in UEFA Champions League (qualificazioni comprese) contro il Monaco nel febbraio 2015. Čech (111) è l'unico ceco ad aver giocato più partite di lui nella prima competizione europea per club.
• A causa degli infortuni ha disputato una sola volta più di 20 partite di Premier League nelle dieci stagioni all'Arsenal (nella prima), e nel 2008/09 e 2015/16 non ha giocato nemmeno una gara. Nonostante ciò era uno dei beniamini dei tifosi dei Gunners.
Repubblica Ceca
• È sia il più giovane (19 anni a UEFA EURO 2000) che il più vecchio (35 a UEFA EURO 2016) calciatore ad aver rappresentato la Repubblica Ceca durante un Europeo UEFA.
• Ha giocato quattro EURO e la Coppa del Mondo FIFA del 2006. Nel 2006 ha preso il posto di Pavel Nedvěd come capitano della nazionale.
• L'ultima partita in nazionale è stato un 2-2 con la Croazia a UEFA EURO 2016. È il terzo calciatore ceco con più presenze in nazionale dopo Čech (124) e Karel Poborský (118). "Sono orgoglioso di aver fatto più di 100 presenze in nazionale, ma il mio unico rimpianto è la mancata vittoria a UEFA EURO 2004 in Portogallo".
Qual che potresti non sapere
• Il padre e il fratello hanno fatto entrambi parte dello Sparta. La madre Eva è stata una top player di tennis da tavolo.
• Soprannominato 'Il piccolo Mozart' nel periodo al Dortmund per la capacità di dirigere il gioco.
• Nei lunghi periodi ai box per infortunio, Rosický ha perfezionato le doti da chitarrista e ha suonato con la celebre rock band ceca dei Tři sestry (Tre Sorelle) nel 2010 incantando il pubblico in un concerto.
Lui dice
"Ho avuto una bella carriera nonostante gli infortuni. Ho passato momenti fantastici e altri difficili. Non ho mai giocato per soldi e fama".
"Che consiglio darei ai giovani calciatori? Giocare a calcio può sembrare semplice ma non è per tutti. Si devono fare molti sforzi e sacrifici e non tutti sono disposti a farli, ma alla fine ne vale la pena".
„If you love football, you love Rosický.“ pic.twitter.com/85jeKKLxAd