Carrick e i sogni del Manchester United
mercoledì 10 maggio 2017
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Giovedì, il Manchester United cercherà di difendere l’1-0 contro il Celta Vigo e di andare in finale di UEFA Europa League. Michael Carrick racconta le sue notti europee all’Old Trafford.
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In 11 stagioni al Manchester United, Michael Carrick ha vinto quasi tutto quello che c’era da vincere – UEFA Champions League, Coppa del Mondo FIFA per club, Premier League, FA Cup – con un’eccezione importante.
Come lo United, Carrick non ha mai conquistato la UEFA Europa League o la Coppa UEFA, ma la situazione potrebbe cambiare il 24 maggio a Stoccolma. In vista della gara di giovedì, quando la sua squadra cercherà di difendere l’1-0 della semifinale di andata contro il Celta Vigo, il centrocampista inglese parla a UEFA.com delle notti europee all’Old Trafford, di José Mourinho e della voglia dei Red Devils di completare il “Grande Slam”.
Come sono le serate europee all'Old Trafford?
Si prova una sensazione diversa intorno al campo e un'energia positiva extra. Entrando allo stadio sembra che ci siano più persone e più entusiasmo. Penso sia dovuto al fatto che nel corso degli anni ci sono state tante serate speciali in partite europee. Io sono stato abbastanza fortunato ad aver partecipato ad alcune di queste, e ho grandi ricordi.
Una serata europea alla quale sei particolarmente legato?
La semifinale del 2008 col Barcellona [vittoria per 1-0] è una partita che non dimenticherò mai. L'atmosfera e l'emozione di quella serata è stata davvero speciale. Anche il 7-1 sulla Roma, per motivi diversi, è stato abbastanza particolare.
Che impatto ha fisicamente un'atmosfera del genere?
Ti dà un pizzico di energia e adrenalina in più. Penso che lo sentano tutti allo stadio. Quell'energia che senti indipendentemente se sei un tifoso di una delle due squadre o se sei uno spettatore neutrale. Quando sei in campo invece percepisci queste sensazioni sulla pelle, ecco perché sono così speciali queste partite.
Diresti che l'Old Trafford è per sua natura fatto per le grandi serate europee?
È indubbiamente perfetto per le grandi partite. L'impianto può contenere tantissimi spettatori, e ci sono state molte partite indimenticabili nel corso degli anni che sono state esaltate dalla presenza massiccia di pubblico. Certamente le serate europee sono quelle che tutti ricordano, quindi speriamo di poter aggiungere un altro ricordo indelebile in semifinale.
Che significato avrebbe questa coppa per il club? C'è uno spazio riservato in bacheca?
Personalmente desidero ardentemente arrivare in finale e vincere la coppa. Questa è l'unica cosa che conta. Indipendentemente dalla competizione, specialmente allo United, con la squadra che abbiamo, il nostro obiettivo è vincere sempre. È una grande opportuntà. Portiamo enorme rispetto per chi è ancora in corsa perché non è stato facile per nessuno. Non diamo nulla per scontato, ma il nostro obiettivo deve essere la coppa. Non c'è nient'altro che conta.
Cosa ha trasmesso José Mourinho alla squadra da quando è arrivato la scorsa estate?
È un vincente. Ha vinto con tutte le squadre che ha allenato. Ha sicuramente il rispetto dei giocatori e del mondo del calcio perché ha vinto tanto. Da lui possiamo solo imparare ma abbiamo in comune il voler vincere sempre.
La sensazione di pretendere sempre di più fa parte del suo personaggio?
Sì, questo suo modo di fare sta spingendo noi e il club sempre più avanti. Ci sono molte cose positive da ricordare di questa stagione, come la continuità e il gioco espresso. Siamo fiduciosi in vista del finale di stagione e siamo già proiettati alla prossima.