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Larsson e le imprese del Celtic

Henrik Larsson allenerà la selezione Stockholm Showdown prima della finale di UEFA Europa League di maggio; per celebrare la nomina, il miglior marcatore di sempre della competizione ricorda alti e bassi con il Celtic.

L'esultanza di Henrik Larsson dopo un gol nella finale del 2003
L'esultanza di Henrik Larsson dopo un gol nella finale del 2003 ©Getty Images

Henrik Larsson è stato scelto come uno dei due allenatori dello Stockholm Showdown in vista della finale di UEFA Europa League di maggio... e non poteva esserci decisione migliore.

Non solo Larsson è stato uno dei calciatori svedesi più vincenti all'estero, ma è ancora oggi il miglior marcatore di sempre della competizione con 40 gol in 56 partite in Coppa UEFA/UEFA Europa League con le maglie di Feyenoord, Celtic ed Helsingborg.

Proprio grazie a una sua rete al secondo minuto, il Celtic ha vinto i quarti di finale del 2002/03 contro il Liverpool, e quella non è stata che una delle 11 reti segnate da Larsson in quell'edizione. Lo svedese ha anche messo a segno una doppietta nell'indimenticabile finale di Siviglia anche se il Porto ha poi vinto 3-2 ai supplementari contro il suo Celtic per la disperazione dei circa 80.000 tifosi scozzesi accorsi nella città spagnola.

Larsson non ha mai vinto la Coppa UEFA o la UEFA Europa League, a differenza della UEFA Champions League che si è aggiudicato col Barcellona nel 2006, ma il suo impatto nella competizione è evidente. In occasione del lancio dello Stockholm Showdown, Larsson condivide con noi alcuni ricordi speciali.

Sulla finale del 2003 a Siviglia

"C'erano tantissimi tifosi del Celtic, tra i quali molti miei amici accorsi a vedere la partita, nonché mio padre. Ancora fa un po' male quando ne parlo perché quella era una partita che avremmo potuto vincere, e i tifosi del Celtic lo meritavano. Ma così è la vita. Adesso ne è passata di acqua sotto i ponti, quindi non ci resta che convivere con questo rimpianto".

"Era una partita davvero speciale per il Celtic perché erano tantissimi anni che il club non approdava a una grande finale. Inoltre avevamo un'ottima squadra quell'anno. Siamo riusciti ad arrivare quasi fino in fondo, sfiorando la vittoria".

"L'unico aspetto positivo è stato l'aver rimesso il Celtic nella cartina calcistica europea, perché era davvero molto tempo che il Celtic non vinceva niente in Europa. È stato importante per il calcio scozzese dell'epoca. Abbiamo giocato contro il Blackburn, il Liverpool, e sì... siamo stato migliori di loro. Inoltre conoscete bene la rivalità calcistica tra Scozia e Inghilterra, quindi al tempo è stata una vittoria importante per il Celtic ma anche per tutto il calcio scozzese.

Il gol di Larsson dopo pochi minuti dall'inizio della sfida col Liverpool nei quarti di finale del 2003
Il gol di Larsson dopo pochi minuti dall'inizio della sfida col Liverpool nei quarti di finale del 2003©Getty Images

Sul gol al Liverpool

"Ero appena tornato da un infortunio alla mascella che mi aveva tenuto fuori per sei settimane. Ho fatto di tutto per giocare contro il Liverpool e ho segnato [l'1-0]. È stato un gol fortunoso perché ho visto la palla arrivare e l'ho colpita col ginocchio. Alla fine abbiamo pareggiato 1-1 al Celtic Park, ma poi abbiamo vinto [2-0] in Inghilterra".

Sul significato di giocare finali europee

"Chiaramente significa molto perché, come qualsiasi ragazzo, vuoi giocare delle finali nelle competizioni importanti. A quei tempi, quando ero giovane, non si vedeva molto calcio in televisione. A volte potevi vedere una partita a settimana in TV; poi quando c'era la Coppa dei Campioni, come si chiamava all'epoca, potevi forse vedere un quarto di finale, ma non tutte le partite".

"Ricordo che guardavo le partite più importanti e ho sempre voluto giocare le finali. Così arrivare in finale è stato un sogno divenuto realtà. Sfortunatamente però non siamo riusciti a portare la coppa a casa".

Sulla vittoria della UEFA Champions League nel 2006 col Barcellona contro l'Arsenal di Ljungberg

"Sono due finali diverse quella di Europa League e di Champions League, ma la sensazione è la stessa quando sei lì perché è una partita secca in cui tutto si decide in una sera. Io avevo una certa esperienza in questo senso".

"È stata una grande serata, un'occasione fantastica, un qualcosa che porterò sempre con me per tutta la vita".

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