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Derby alla Roma, Giallorossi secondi

La squadra di Spalletti batte 2-0 la Lazio e torna a quattro punti di distanza dalla Juventus, riprendendo il Milan al secondo posto: segnano Strootman e Nainggolan. Bene anche il Sassuolo, la Fiorentina batte il Palermo in extremis.

Derby alla Roma, Giallorossi secondi
Derby alla Roma, Giallorossi secondi ©Getty Images

Lazio-Roma 0-2 (Strootman 64’, Nainggolan 77’)
La Roma si aggiudica il derby contro la Lazio e risponde a Juventus e Milan, riportandosi al secondo posto alle spalle dai campioni d’Italia. All’Olimpico, i Giallorossi si aggiudicano 2-0 la Stracittadina con le reti realizzate nella ripresa da Kevin Strootman e Radja Nainggolan.

I Biancocelesti partono meglio e hanno due buone opportunità con Ciro Immobile, ma l’attaccante della nazionale non trova lo specchio in nessuna delle due circostanze. La squadra di Luciano Spalletti migliora nella seconda parte di primo tempo, ma è a inizio ripresa che inizia a rendersi insidiosa.

La prima chance è per Edin Džeko, ma l’attaccante bosniaco non riesce a imprimere forza al pallone e Federico Marchetti para senza problemi. L’ex bomber del Manchester City ha un’opportunità ancora più clamorosa poco dopo sul cross “al bacio” di Nainggolan, ma in questo caso non angola il pallone e il portiere della Lazio si salva sul suo colpo di testa.

La formazione di Simone Inzaghi risponde con Immobile, fermato da Kostas Manolas, ma al 64’ la Roma passa in vantaggio. Il difensore brasiliano Wallace combina la più classica delle “frittate”, Strootman gli soffia il pallone e con un morbido tocco sotto scavalca Marchetti, facendo esplodere la gioia dei tifosi romanisti.

Si scatena una rissa dopo l’esultanza dell’olandese, con Danilo Cataldi espulso e l’autore del gol ammonito. Al 77’ i Giallorossi chiudono la partita. Il gol, il suo secondo in campionato, lo firma Nainggolan, che con un gran destro dalla distanza sorprende Marchetti e realizza il definitivo 2-0. I cambi dei due allenatori non cambiano più il corso della partita, la Roma vince il derby - il terzo successo nelle ultime quattro partite - e resta in scia della Juventus a pari punti con il Milan, che sfiderà il prossimo 12 dicembre. 

Sassuolo-Empoli 3-0 (Pellegrini 22’ su rig., Ricci 36’ su rig., Ragusa 53’)
Dopo sei giornate, il Sassuolo torna alla vittoria e sale al quattordicesimo posto. A Reggio Emilia, la squadra di Eusebio Di Francesco si impone con un secco 3-0 che conferma la sterilità offensiva dell’Empoli, quartultimo in classifica.

La gara si decide già nel primo tempo, con due rigori trasformati da Lorenzo Pellegrini e Federico Ricci, entrambi al secondo gol in campionato. A inizio ripresa chiude il conto Antonino Ragusa, che blinda il successo dei Neroverdi, che ora hanno 7 punti di vantaggio sulla quartultima.

Fiorentina-Palermo 2-1 (Bernardeschi 33’ su rig., Babacar 90’+3’; Jajalo 49’)
La Fiorentina soffre da matti contro il Palermo, ma vince in extremis e si porta all’ottavo posto. Al Franchi, i Viola rovinano l’esordio a Eugenio Corini sulla panchina Rosanero con un gol di testa nel terzo minuto di recupero di Khouma Babacar: finisce 2-1 per la squadra di Paulo Sousa, che torna al successo in casa dopo quattro pareggi di fila.

I Viola sbloccano il risultato dopo 11 minuti con un colpo di testa di Nikola Kalinić sul cross di Matías Vecino, ma l’arbitro annulla il gol ravvisando un fuorigioco dello stesso attaccante croato. Lo stesso Vecino con una gran botta da fuori area manda di poco a lato, poi Josip Iličić e Kalinić sciupano la chance del possibile 1-0.

Al 32’ la Fiorentina passa. Cristian Tello calcia con il sinistro e Haitam Aleesami respinge con il braccio: l’arbitro assegna il rigore e ammonisce il difensore norvegese, dal dischetto si presenta Bernardeschi che non sbaglia e festeggia il settimo gol personale in campionato. La squadra di Paulo Sousa si vede annullare un altro gol, realizzato stavolta da Babacar, poi Josip Posavec si esalta sul tentativo dello stesso senegalese.

Il numero 1 dei Rosanero si salva anche sul colpo di testa di Vecino, poi a inizio ripresa il Palermo pareggia. Il gol lo realizza Mato Jajalo con una splendida punizione, che scavalca la barriera e non dà scampo a Ciprian Tătărușanu. La squadra di Corini ci crede, Robin Quaison va vicinissimo alla rete poi è l’ex Iličić che va vicino al nuovo vantaggio ma trova sulla sua strada Posavec.

Paulo Sousa vuole vincere a tutti i costi, dopo Milan Badelj il tecnico portoghese getta nella mischia anche Mauro Zárate. La chance buona sembra capitare a Davide Astori, ma il difensore ex Cagliari e Roma spara alto con il sinistro. La Fiorentina sembra condannata a un deludente pareggio, ma al 93’ Babacar fa impazzire il Franchi segnando di testa sul cross di Zárate.

VENERDI'
Napoli-Inter 3-0 (Zieliński 2’, Hamšík 5’, Insigne 51’)
Dopo il mezzo passo falso contro il Sassuolo, il Napoli si ritrova e batte nettamente l’Inter. Al San Paolo, l’anticipo della 15esima giornata finisce 3-0 per la squadra di Maurizio Sarri, che ridimensiona le ambizioni dei Nerazzurri di Stefano Pioli e aggancia per il momento Lazio e Atalanta al quarto posto.

I Partenopei ipotecano il successo dopo pochi minuti. Ne sono trascorsi appena due quando Piotr Zieliński, sulla sponda di testa di José Callejón, batte Samir Handanović di controbalzo per l’1-0: per il centrocampista polacco è il primo gol in campionato.

Al 5’, invece, Zieliński si trasforma in uomo-assist e pesca Marek Hamšík, il capitano fa secco il portiere avversario con un gran tiro e raddoppia: per lo slovacco è il quarto gol in Serie A. Per Hamšík, inoltre, è il gol numero 104 con la maglia del Napoli, traguardo che gli consente di raggiungere Edinson Cavani al terzo posto tra i cannonieri della storia della squadra.

Manolo Gabbiadini, riproposto dal 1’ da Sarri, va due volte vicino al tris, dalla parte opposta ha due chance Mauro Icardi ma l’Inter non riesce a rientrare in partita; il capitano al 34’ trova sulla sua strada Pepe Reina, poi il portiere Nerazzurro si oppone ancora a Gabbiadini, prima di dire di no con i pugni a Hamšík.

La partita si chiude a inizio ripresa, grazie al sigillo - il quarto in campionato - di Lorenzo Insigne, a segno per la terza gara consecutiva in Serie A: Raúl Albiol, dopo la smanacciata di Handanović, rimette al centro e Insigne fa centro di sinistro. L’Inter rischia il tracollo, ma il suo numero 1 la salva sullo scatenato Hamšík.

Reina non è da meno e si supera su Antonio Candreva, poi Ivan Perišić si divora al 90’ il gol della bandiera. Il Napoli di Sarri chiude con un rotondo 3-0 una serata da ricordare, l’Inter di Pioli esce dal San Paolo con le ossa rotte. 

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