UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

L'intervista: Strootman si riprende la Roma

Una stagione d'esordio strepitosa, poi un calvario di due anni: Kevin Strootman ha superato il periodo più duro della sua carriera e si è ripreso la Roma. E ora sogna di portarla in alto, sia in Italia che in Europa. Come spiega a UEFA.com.

L'intervista: Strootman si riprende la Roma
L'intervista: Strootman si riprende la Roma ©Getty Images

Sono pochi al mondo i giocatori in grado di fornire in egual misura qualità e quantità a centrocampo. Uno di questi agisce da quattro anni all'ombra del Colosseo. Kevin Strootman ha tutte le caratteristiche che contraddistinguono il "calciatore completo": forza fisica, senso tattico, abilità nei passaggi, vizio del gol.

Dopo aver passato quasi per intero le ultime due stagioni lontano dal campo a causa di un grave infortunio al ginocchio, il 26enne olandese della Roma ha tutte le intenzioni di riguadagnare il tempo perduto e sogna di portare in alto i Giallorossi. Sia in Italia che in Europa.

UEFA.com: com'è cambiato il tuo modo di vivere il calcio dopo l'infortunio?

Kevin Strootman: oggi credo di essere una persona diversa. Cerco sempre di essere nelle migliori condizioni, anche più di prima. Lavoro molto su questo aspetto, faccio esercizi in palestra prima e dopo l’allenamento, a stretto contatto con lo staff medico. Devo dimenticare quello che è successo e guardare avanti. Mi sento bene, ciò che devo fare è tornare di nuovo in forma. Per questo ho bisogno di giocare e allenarmi duramente e spero che le cose continuino ad andare bene.

UEFA.com: sei stato lontano dal campo per molto tempo e hai subito più di un intervento. Hai mai pensato di non tornare più a giocare?

Kevin Strootman: è stato un periodo davvero difficile, soprattutto perché ho subito tre operazioni. L'ultima è stata la più dura. Proprio quando pensi di stare meglio, ti dicono che qualcosa ancora non va e hai bisogno di un altro intervento chirurgico. E' veramente una sensazione terribile. Ma subito dopo mi sono detto: "Bene, ora andiamo". Tutti in squadra mi hanno sostenuto, medici, compagni, staff tecnico. Questo mi ha fatto sentire davvero motivato a dare il massimo e a tornare in campo il più velocemente possibile. E ora sono felice di essere tornato.

UEFA.com: sei molto amato dai tifosi romanisti, per la tua grinta e la tua "cattiveria agonistica". Ma chi è Strootman fuori dal campo?

Kevin Strootman: fuori sono molto più tranquillo di quanto non sia in campo. Io detesto perdere, si vede bene durante le partite ed è sempre stato così. Ovviamente a nessuno piace, ma nel mio caso si capisce dall'espressione del viso e da come cammino quanto un risultato negativo incida su di me. Fuori dal campo, fortunatamente, sono molto più calmo. 

UEFA.com: Rudi Garcia, tuo ex allenatore, ti ha paragonato a una lavatrice, perché ti arrivano i palloni sporchi e tu li restituisci puliti ai tuoi compagni. Ti ritrovi in questa descrizione?

E' stato una specie di scherzo, un modo simpatico per farmi i complimenti, ma alla fine i tifosi hanno continuato ad utilizzarlo come soprannome e mi chiamano così ancora adesso. In ogni caso, se un allenatore dice qualcosa di positivo nei miei confronti io sono sempre felice.

UEFA.com: come ti trovi a lavorare con Luciano Spalletti?

Kevin Strootman: il mio rapporto con lui è decisamente buono, sto giocando molto e lui mi ha sempre supportato al massimo quando ero infortunato. Anche durante il periodo di riabilitazione mi è stato vicino. Lui è molto bravo  nel sentire la squadra e ama lavorare tanto sulla parte tattica. Grazie al suo lavoro stiamo ottenendo ottimi risultati e speriamo di continuare così.

Cinque perle della Roma in Europa

UEFA.com: quali sono gli obiettivi stagionali della Roma? Che cosa sceglieresti tra Scudetto e vittoria in UEFA Europa League?

Kevin Strootman: non c’è bisogno di scegliere, perché puntiamo a vincere entrambe le competizioni. E anche la Coppa Italia. Certo, non sarà facile. In Europa League, in particolare, dovremo fare i conti anche con le squadre terze classificate dei gironi di UEFA Champions League [se ci qualificheremo per i sedicesimi di finale]. Ci troveremo di fronte avversarie molto complicate, ma l'obiettivo resta quello di andare avanti il più possibile. Ragionando sempre partita dopo partita. 

UEFA.com: In Italia invece l'ostacolo si chiama Juventus. Finora l'avete sempre inseguita senza mai raggiungerla. Ha qualcosa in più della Roma?

Kevin Strootman: non mi interessa parlare di Juventus. E’ una squadra fortissima, ha vinto cinque Scudetti di fila, ma noi siamo la Roma e a me interessa solo parlare della Roma. Le squadre forti sono tante - Napoli, Inter, Milan, Lazio - ma per me conta solo la Roma. Dobbiamo guardare in casa nostra e puntare a vincere tutte le partite, non sperare che la Juventus perda le sue. 

UEFA.com: Tu sai per esperienza che cosa significa rimanere tanto tempo lontano dal campo a causa di un infortunio. Ti senti di dare un consiglio ad Alessandro Florenzi? 

Kevin Strootman: perdere un giocatore come Florenzi, che è fondamentale per la squadra, è stata una vera sfortuna. Può giocare ovunque, è il nostro terzo capitano, ma ora è alle prese con un infortunio al legamento crociato proprio come è successo a me. So che è difficile, ma bisogna imparare a convivere con questo tipo di situazione. Tutti noi sappiamo che lui è una persona forte, sia fisicamente che mentalmente, e che può farcela a tornare più forte di prima. Siamo tutti convinti che tornerà ad essere fondamentale per la squadra già in questa stagione.

Il poker della Roma a Vienna