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Pioli non si nasconde: "Voglio la Champions"

"Normalizzatore non è il termine più adatto per me, cercherò piuttosto di essere un potenziatore". Stefano Pioli inizia la sua avventura all'Inter con le idee chiarissime e fissa subito gli obiettivi: "Sogno la qualificazione in Champions League".

Pioli non si nasconde: "Voglio la Champions"
Pioli non si nasconde: "Voglio la Champions" ©Getty Images

Accomodarsi sulla panchina dell'Inter a quattro giorni dal derby contro un Milan che viaggia a tutto vapore non è propriamente la situazione ideale per un allenatore. Ma Stefano Pioli non vedeva l'ora di approdare in nerazzurro, perciò poco male se la prima tappa del suo viaggio coinciderà con un gran premio della montagna.

Roberto Mancini, Frank de Boer e ora lui, Pioli. Tre allenatori in tre mesi si sono avvicendati sulla panca dell'Inter in questo avvio di stagione fatto più di ombre che di luci e va da sé che l'attuale occupante abbia tutto l'interesse a far durare la sua esperienza un po' più a lungo. Come? A colpi di pragmatismo, naturalmente.

"Il bel calcio va sempre bene, ma prima di tutto servirà la passione - ha subito voluto sottolineare il nuovo mister della Beneamata durante la conferenza stampa di presentazione ufficiale -. Otterremo dei risultati solo se tutti si metteranno totalmente a disposizione. Giocare da squadra è l'unico modo per fare bene".

Abnegazione, determinazione, grinta. Questi, in estrema sintesti, i dettami del credo di Pioli. Definito da molti un "normalizzatore" - l'uomo giusto per riportare la squadra sulla retta via dopo l'esperimento di calcio totale naufragato con l'addio del suo predecessore olandese - il tecnico emiliano punta piuttosto a diventare un  risvegliatore di coscienze calcistiche sopite. Perché in casa Inter nulla funziona se è normale: non è un caso che gli ultimi, grandi successi fossero targati Special. One, naturalmente.

"Non credo che normalizzatore sia il termine più adatto, perché all'Inter si deve andare oltre il normale - ha infatti replicato Pioli a precisa domanda -. Spero piuttosto a fine stagione di venire considerato un 'potenziatore'. Anche perché dovremo lavorare duramente per tornare in alto".

Idee chiare fin da subito quindi. L'Inter dovrà crescere, e tanto, perché i margini di miglioramento sono enormi, considerata la qualità della rosa. "I valori tecnici ci sono e sono di quelli importanti - ha sottolineato il tecnico -. Nel mio modo di intendere il calcio il modulo è secondario, prima vengono i principi e l'atteggiamento. I miei giocatori dovranno scendere in campo con la voglia di mettere all'angolo l'avversario".

Un Inter da battaglia, in altre parole, che Pioli dovrà plasmare in fretta visto che domenica sarà già tempo di derby. La banda rossonera, ben diretta da Vincenzo Montella, vince e convince da diverse settimane a questa parte: avversaria peggior non poteva esserci. Ma Pioli non si lascia intimorire.

"Ci aspetta una grande sfida e sono convinto che le motivazioni saranno molto elevate. Il Milan sta facendo molto bene, ma noi possiamo fare altrettanto. Guardarsi alle spalle ormai non serve più, perciò preferisco pensare al presente. Questa squadra ha le caratteristiche per raggiungere traguardi importanti".

E il traguardo da raggiunere, per stessa ammissione di Pioli, si chiama UEFA Champions League: "Sarei contento se riuscissimo a centrare la qualificazione. Abbiamo ancora molto tempo a disposizione per farcela. Non voglio illudere nessuno, ma io ci credo. E dovrà essere l'obiettivo a cui punta tutta la squadra".