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Francesco Totti, cinque motivi per un amore

Francesco Totti ha annunciato che domenica giocherà la sua ultima partita con la maglia della Roma e UEFA.com spiega perchè è considerato il 're' indiscusso nella sponda giallorossa della capitale.

Francesco Totti, cinque motivi per un amore
Francesco Totti, cinque motivi per un amore ©Getty Images

Dopo 25 stagioni in giallorosso, Francesco Totti ha confermato che domenica contro il Genoa giocherà la sua ultima gara con la maglia della Roma. Dall'esordio nel lontano 1993 ad oggi, Totti è diventato una leggenda vivente del club capitolino e UEFA.com spiega perchè è così amato dai suoi tifosi.

Sempre fedele al club
Dopo aver debuttato con Vujadin Boškov nel 1993, Totti ha trascorso la sua intera carriera con i Giallorossi. "Roma è tutto per me, tutto quello che una persona può volere: passione, amore, gioia - la squadra che ho sempre tifato e che tiferò per sempre", ha ammesso ai microfoni di UEFA.com

Il suo attaccamento alla maglia, combinato a un talento fuori dal comune, ha contribuito a creare la leggenda di Totti. Se le sue vittorie con il club non sono state molte – uno Scudetto, due Coppe Italia –, il rispetto varca i confini nazionali.

Lionel Messi ha postato su Instagram una fotografia insieme a Totti dopo un Trofeo estivo Joan Gamper con la frase: "UN GRANDE !!! Qué fenómeno !!!"

Altruismo, autoironia...
Ambasciatore UNICEF dal 2003, Totti ha sempre ricoperto il ruolo con grande serietà; dalla pubblicazione di libri di barzellette su di lui, a un'esibizione di tennis con Novak Djoković, non ha mai perso un'occasione per fare beneficienza.

Anche una maglia che ha ricevuto da Messi è stata subito messa all'asta, invece che essere esibita nella sua collezione personale.

Ma non è egosita nemmeno quando si tratta della sua stessa maglia. Ritirare la sua casacca No10 a fine carriera? Sembra ovvio per quanto ha fatto per il club, ma Totti non vuole sentirne nemmeno parlare.

"La maglia numero dieci è la mia seconda pelle, ma tutti dovranno avere la possibilità di cullare quel sogno, di indossarla e soprattutto di onorarla e portarla fino a raggiungere i migliori traguardi sportivi", ha dichiarato a riguardo, spegnendo le polemiche dopo che lo scorso anno il 18enne neo-acquisto brasiliano Gerson aveva impavidamente posato con la maglia No10 della Roma. Lesa maestà. Perdonato.

Eternamente Totti
"Ho 38 anni ma non me li sento", ha detto Totti a UEFA.com dopo essere diventato il marcatore più 'vecchio' nella storia della UEFA Champions League due anni fa.

L'altra bandiera del club, Daniele De Rossi, è stato soprannominato 'Capitan Futuro' non molto tempo dopo il suo debutto nel 2001. A distanza di 14 anni, il centrocampista è felice di continuare ad essere l'erede dell'attaccante. "Da bambino, mi entusiasmava solo vederlo giocare - ha detto -. E' ancora in grado di fare cose meravigliose in campo. Penso che sono per sempre destinato ad essere 'Capitan Futuro'. Lui è il capitano eterno". 

Mai banale...
Non solo gol al volo da posizioni impossibili o con imprevedibili e delicati pallonetti, Francesco Totti riesce a non essere banale nemmeno con i calci di rigore.

Indimenticabile il cucchiaio nella semifinale di UEFA EURO 2000 contro la nazionale olandese."Per segnare un rigore come quello in una partita del genere, devi essere matto o molto forte - ha spiegato -. Io non penso di essere matto...". E questo rigore segnato di tacco?

Esultanze uniche
Nonostante i tantissimi gol, Totti non è mai stato stanco di festeggiare le sue reti in modo particolare. I gol contro la Lazio, in particolar modo, gli stimolano la fantasia. Nel 2012, Totti si è impossessato della postazione di un cameraman, filmando l'incontenibile gioia della Curva Sud.

Nel 2015, ha siglato un meraviglioso gol al volo nel derby -  la sua 40esima stracittadina  -, scattando poi un selfie con alle spalle la Curva Sud. "Non faccio di solito selfie ma ho stabilito un importante record [miglior marcatore di sempre nel derby capitolino] e volevo che fosse un momento da ricordare - ha spiegato -. E' stato un grande gol, la foto non è altrettanto bella, ma va bene così".

Dopo aver superato Roberto Baggio nella classifica marcatori di tutti i tempi in Serie A in occasione del successo per 3-2 contro il Bari nel maggio 2011, aveva mostrato una t-shirt con scritto: "The king of Rome is not dead". A distanza di cinque anni, la monarchia di Totti sembra salda come non mai.