Bulgaria orgogliosa del Ludogorets
lunedì 24 marzo 2014
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Nonostante l'uscita agli ottavi di UEFA Europa League, il Ludogorets ha unito un'intera nazione e ha dimostrato una buona mentalità puntando sulle infrastrutture e sui giovani.
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Il 13 marzo, allo Stadio Nazionale di Sofia, un'intera nazione si è stretta intorno al PFC Ludogorets Razgrad per la gara di andata degli ottavi di UEFA Europa League contro il Valencia CF. La squadra della piccola città di Razgrad, a circa 400 km, cercava di proseguire la sua stagione d'esordio nel torneo contro una delle favorite.
Prima del calcio d'inizio, un mosaico ha formato una enorme bandiera della Bulgaria ed è addirittura stato suonato l'inno nazionale. L'undici di Stoicho Stoev ha perso 3-0, sbagliando un rigore con Roman Bezjak, e ha concluso l'avventura il giovedì successivo con una sconfitta per 1-0 a Valencia, ma non si può parlare di fallimento.
Il Ludogorets è la potenza emergente del calcio bulgaro. Campione nazionale nelle ultime due stagioni, è in corsa per il terzo titolo consecutivo dopo il 3-0 di domenica sul PFC Litex Lovech. Sono gli exploit in Europa, però, ad aver acceso la fantasia della nazione, perché dopo una fase a gironi senza sconfitte (con due vittorie contro il PSV Eindhoven) è arrivato il trionfo sull'SS Lazio ai sedicesimi con un 4-3 complessivo.
Stoyan Georgiev, corrispondente di UEFA.com dalla Bulgaria, ha spiegato: "La Bulgaria aveva fame d'Europa perché non arrivava a questi livelli da anni. In un certo senso, il Ludogorets ha unito la nazione".
Dopo l'ultima sconfitta al Mestalla, il centrocampista Mihail Aleksandrov ha spiegato a UEFA.com che la squadra stessa è rimasta sorpresa dai suoi risultati. "Nessuno pensava che avremmo superato la fase a gironi, e invece siamo arrivati primi - ha commentato -. Al sorteggio abbiamo pescato la Lazio e abbiamo pensato 'è finita', ma ce l'abbiamo fatta. Contro il Valencia abbiamo iniziato a sognare, ma avevamo davanti una grande squadra. Siamo solo una piccola squadra che cresce in fretta".
Il presidente e proprietario Kiril Domuschiev spera che la crescita non si arresti per le stagioni a venire: "Nonostante i pochi mezzi abbiamo ottenuto molto, ma non significa che non ci riproveremo la prossima stagione per arrivare ancora più lontano".
Georgiev non mette in dubbio queste parole e sottolinea la mentalità del club, che punta sui giovani e progetta di rinnovare lo stadio di Razgrad, città di appena 35.000 abitanti. "Il Ludogorets sta facendo tutto nel modo giusto. Ha buone strutture, un ottimo campo di allenamento e lavora molto con i giovani. Non pensa solo a questa stagione, ma anche alle prossime".