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Poker all'Olimpico, il Toro completa l'opera

Torino FC-IF Brommapojkarna 4-0 (and. 3-0)
Dopo il netto successo in Svezia, i Granata rifilano un'altra goleada al Brommapojkarna e volano agli spareggi: sblocca un'autorete di Jónsson, poi segnano Darmian, Quagliarella su rigore e Martínez.

I giocatori del Torino FC festeggiano: l'esordio casalingo è coinciso con la qualificazione agli spareggi di UEFA Europa League
I giocatori del Torino FC festeggiano: l'esordio casalingo è coinciso con la qualificazione agli spareggi di UEFA Europa League ©Getty Images

Il Torino FC completa l’opera e conquista gli spareggi di UEFA Europa League. Davanti ai suoi tifosi, la squadra di Giampiero Ventura bissa il successo dell’andata contro gli svedesi dell’IF Brommapojkarna e si qualifica in scioltezza: allo Stadio Olimpico finisce 4-0 per i Granata, a segno con Matteo Darmian, un rigore di Fabio Quagliarella e Josef Martínez dopo l’iniziale autorete di Kristinn Jónsson.

Il passaggio del turno non era in discussione, dopo la netta vittoria 3-0 ottenuta a Stoccolma una settimana fa. Trascinato da oltre 25mila tifosi festanti, il Torino ha comunque onorato l’impegno, confermando sul campo la sua indiscussa superiorità rispetto alla squadra svedese. Ultima nel suo campionato e incappata sul prato dell’Olimpico nella 13esima sconfitta su 23 gare ufficiali.

Ventura cambia per tre undicesimi la squadra schierata all’andata alla Tele2 Arena. Sulla corsia di destra il nazionale azzurro Darmian prende il posto del montenegrino Marko Vešović, in mezzo al campo lo squalificato Giuseppe Vives e l’acciaccato Omar El Kaddouri sono sostituiti dallo spagnolo Rubén Pérez e dall’azzurrino Marco Benassi, due nuovi acquisti. Il tecnico Stefan Billborn non può contare sul capitano Pontus Segerström, appiedato, e si affida a uno schieramento più prudente con il kosovaro Dardan Rexhepi terminale offensivo.

L’avvio dei Granata è fulmineo. Sono trascorsi poco più di tre minuti quando Paulo Vitor Barreto, servito da Cristian Molinaro, inventa un assist d’oro per Marcelo Larrondo: Davor Blažević riesce a opporsi alla conclusione dell’attaccante argentino, ma il pallone rotola ugualmente in rete per la maldestra deviazione dell’esterno islandese Jónsson.

Proprio Molinaro è il più ispirato nelle fasi iniziali. L’ex difensore di Juventus, VfB Stuttgart e Parma FC semina il panico con un tiro-cross dalla sinistra, ma Benassi è di un soffio in ritardo sul secondo palo. Poi il numero 3 Granata ci prova con il piede meno “sensibile”, il destro, ma il portiere avversario si distende in tuffo e blocca.

C’è solo la squadra di Ventura in campo, il Brommapojkarna ci mette tanta buona volontà ma non punge. Alla mezzora Larrondo ha una buona occasione ma è fermato da Carl Starfelt, mentre il capitano Kamil Glik e lo stesso attaccante argentino non riescono a trovare la correzione vincente sul corner dello stesso Benassi. Al 37’, comunque, arriva il raddoppio. Larrondo premia l’inserimento sulla destra di Darmian, il tiro-cross dell’azzurro è deviato ancora una volta da Jónsson che inganna il suo portiere.

La ripresa si apre con un acquazzone e Gabriel Petrović, che Billborn getta subito nella mischia al posto di Mauricio Albornoz. Ma sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi. Barreto si stacca bene sul cross dalla destra dell’ottimo Benassi, ma Blažević agguanta il pallone in tuffo con un buon riflesso.  Dopo dieci minuti esplode la gioia del popolo Granata per l’ingresso in campo del nuovo acquisto Quagliarella, cresciuto proprio nelle giovanili del Toro, che rileva Larrondo.

Barreto inizia una sfida personale con il numero 1 del Brommapojkarna, che prima blocca il tiro dalla sinistra del brasiliano e poi si oppone in tuffo al suo destro dal limite; il portiere dice di no anche al tap-in di Nocerino, con Quagliarella – in posizione di fuorigioco – bravo a disinteressarsi del pallone. Ventura richiama il numero 10 del Toro e inserisce l’attaccante venezuelano Martínez; il tris lo sfiora comunque un difensore, Cesare Bovo, che con una bellissima punizione centra il palo.

Martínez dopo una percussione di Quagliarella calcia alto dal limite, poi centra la traversa con un perentorio colpo di testa. Il 3-0 è comunque nell’aria e arriva a 10' dalla fine per merito di Quagliarella, che trasforma un rigore concesso per fallo di mano di Gustav Sandberg Magnusson: il 31enne attaccante torna a segnare in maglia Granata a nove anni dal suo ultimo gol. Al 90’ esatto Martínez firma il poker con un bel colpo di testa. Il Toro fa festa, incamera la qualificazione agli spareggi e si concentra ora sul sorteggio di venerdì: nell’urna di Nyon, la squadra di Ventura sarà con ogni probabilità testa di serie.