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La Lazio cade nel finale a Istanbul

Fenerbahçe SK - S.S. Lazio2-0
I Biancocelesti, in dieci per tutta la ripresa per l'espulsione di Onazi, cedono nel finale al Fenerbahçe, che si impone con i gol di Webó su rigore e Kuyt.

La Lazio cade nel finale a Istanbul
La Lazio cade nel finale a Istanbul ©AFP/Getty Images

Cade nell’andata dei quarti di finale l’imbattibilità della S.S. Lazio in UEFA Europa League. In inferiorità numerica per quasi tutta la ripresa, i Biancocelesti incassano un pesante 2-0 in casa del Fenerbahçe SK: nel “catino” del Şükrü Saracoğlu sono i gol nel finale di Pierre Webó su rigore e di Dirk Kuyt a decidere la sfida.

Schierata con un prudente 4-4-1-1 da Vladimir Petković, la Lazio era riuscita a imbrigliare gli attacchi dei turchi. Anche grazie a un po’ di fortuna, visti i due legni colpiti dalla squadra guidata da Aykut Kocaman. Con l’espulsione al 47’ di Ogenyi Onazi, i piani Biancocelesti sono stati però scombussolati e la pressione dei padroni di casa è stata premiata con due gol nel finale. Che rendono problematica la rimonta nella sfida di ritorno all’Olimpico di giovedì prossimo.

Kocaman sceglie una squadra a trazione anteriore con ben quattro giocatori offensivi: in attacco c’è la coppia tutta africana formata da Moussa Sow e Webó, nel quartetto di centrocampo Kuyt e Cristian giostrano sulle fasce. Petković da parte sua risparmia tre pezzi da novanta come Miroslav Klose, Cristian Ledesma e Stefano Mauri: Hernanes e Ederson agiscono in appoggio del terminale offensivo, il capocannoniere dell'Europa League Libor Kozák.

La prima, vera occasione della gara è per la Lazio: Antonio Candreva sprinta sulla fascia destra, sul cross del nazionale azzurro svetta di testa Ederson che trova la precisione, ma non la giusta forza per eludere l'intervento di Volkan Demirel. Lo stesso brasiliano ex Olympique Lyonnais reclama poi un rigore per l’intervento di un avversario, ma l’arbitro decide di lasciare correre.

Al 17’ il Fenerbahçe va vicinissimo al gol. Senad Lulić tenta di liberare l'area, ma trova la respinta di Gökhan Gönül: sul rimpallo la sfera finisce al centro dell'area a Sow che calcia al volo, ma trova la decisiva e reattiva deviazione di Federico Marchetti sul palo. I Biancocelesti rispondono con Onazi che prova il destro da lontano, ma trova la deviazione di Egemen Korkmaz.

I romani non disdegnano le ripartenze, Ederson punta Joseph Yobo, lo salta e tenta pallonetto che viene deviato, con la sfera passa a pochi centimetri dal palo di Demirel. Il numero 7 dei Biancocelesti si fa vedere in altre due sortite offensive, poi Marchetti è tempestivo nell’uscita sul sempre temibile Sow.

La ripresa, però, inizia a dir poco in salita per la Lazio. Dopo due minuti Onazi, già ammonito, atterra con un intervento da dietro Cristian: l’arbitro non può far altro che espellere il centrocampista nigeriano. La squadra di Petković sbanda, Meireles con un tiro dal limite supera Marchetti ma colpisce il secondo palo della serata per la squadra turca.

Sow va di nuovo vicino al gol con un tiro sotto misura, poi il portiere dei capitolini salva su Meireles. Hernanes prova con due conclusioni dalla distanza ad alleggerire la pressione, ma la mira non è quella dei giorni migliori; ben più insidioso il tentativo di Candreva, che però finisce sull’esterno della rete.

Inizia la girandola dei cambi, Marchetti si oppone di nuovo a Sow ma a meno di un quarto d’ora dalla fine il Fenerbahçe beneficia di un calcio di rigore, concesso per un intervento di mano in area di Ștefan Radu: dal dischetto, Webó non sbaglia. Entra anche Klose, Marchetti riesce a salvarsi sulla botta di Reto Ziegler (in prestito dalla Juventus), ma poco dopo il 90’ respinge la punizione di Caner Erkin sui piedi di Kuyt, che in spaccata insacca.

La strada verso la semifinale si fa in salita per la Lazio: all’Olimpico tra sette giorni, senza lo squalificato Mauri, sarà durissima.

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