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Gli stimoli la chiave per i quarti per Petković

Contro lo Stoccarda, dopo il 2-0 dell’andata e in un Olimpico a porte chiuse, il tecnico vuole una Lazio capace di “trovare gli stimoli necessari” per superare lo scoglio degli ottavi.

Gli stimoli la chiave per i quarti per Petković
Gli stimoli la chiave per i quarti per Petković ©Getty Images

Completare l’opera, per raggiungere lo storico traguardo dei quarti di finale di una manifestazione europea e restituire morale a una squadra un po’ giù di corda per il periodo negativo che vive in campionato. E’ con questo obiettivo che la S.S. Lazio si prepara alla sfida di giovedì sera contro il VfB Stuttgart, già battuto 2-0 in Germania: in uno stadio Olimpico senza tifosi visto che il ritorno degli ottavi di UEFA Europa League si giocherà a porte chiuse, Vladimir Petković vuole una squadra concentrata e sveglia, capace di “trovare gli stimoli necessari”.

“Ho parlato con i ragazzi”, indica il tecnico di Sarajevo nella conferenza stampa pre-gara, “Dobbiamo entrare in campo senza pensare troppo all'andata e dobbiamo affrontare questa partita come fosse una gara unica. Anche il [FC] Barcelona ha dimostrato contro l’[AC]  Milan che il 2-0 è un risultato recuperabile. Ci manca poco per ottenere i nostri risultati, nelle ultime partite potevamo fare più punti e vedo una squadra viva, volenterosa, pronta a soffrire fino alla fine. Quello che abbiamo fatto finora è eccellente”.

Per la sfida contro lo Stoccarda, i Biancocelesti recuperano il loro capitano Stefano Mauri, mentre non sarà convocato il difensore brasiliano André Dias, in forse anche per la successiva trasferta sul campo del Torino FC. Ștefan Radu sarà regolarmente al suo posto – “difficile che riposi, sta bene fisicamente”, osserva Petković – mentre il tecnico non sbilancia sull’impiego dal primo minuto di Hernanes e dei due goleador dell’andata, Ederson e Ogenyi Onazi. “Se potessi farei cambi ragionati, ma in questo momento non ho questa possibilità: la rosa è stretta e devo scegliere i migliori”, le parole del 49enne di Sarajevo.

Super in UEFA Europa League, dove è imbattuta e ha un piede e mezzo nei quarti, incerta in campionato dove nelle ultime otto partite ha vinto solo una volta: nemmeno il tecnico ha capito perchè ultimamente la sua Lazio abbia due volti: “Non ci sono spiegazioni, l’unica piccola scusa è che abbiamo viaggiato di notte, recuperando poco. L’accumulo di fatica si paga, nei primi minuti di entrambi i tempi sono sempre difficili da gestire”.

E quando gli chiedono se la sua squadra sia attrezzata per arrivare fino in fondo in UEFA Europa League, il tecnico resta con i piedi ben saldi a terra. “Non penso a obiettivi così lontani, penso a finire la partita di giovedì, a onorarla in modo positivo”, chiarisce Petković, “Poi vediamo: tutte le squadre sono importanti, ma nessuna imbattibile. Tenteremo di arrivare più in alto possibile”.

Per Giuseppe Biava, uno dei difensori con il rendimento migliore nella Lazio, la gara con lo Stoccarda è “fondamentale”, anche per acquistare “morale”. Nella squadra, spiega, “non c’è timore, siamo consapevoli della nostra forza. In quest'ultimo periodo non siamo riusciti ad esprimerci al meglio e a guadagnare punti: però abbiamo molte partite davanti e tutto il tempo per riprenderci. La UEFA Europa League è importante tanto quanto il campionato, fa piacere andare avanti perchè a nessuno piace perdere. Lottiamo su tutti e tre i fronti e cerchiamo di andare avanti".

Anche se non avrà la spinta dei suoi tifosi, rimontare due gol alla Lazio all’Olimpico è impresa ardua per chiunque: Bruno Labbadia, tecnico dello Stoccarda di origini italiane, ne è consapevole, ma non è venuto a Roma con i suoi giocatori a recitare il ruolo della comparsa. “A Stoccarda la Lazio ha dimostrato di essere una squadra molto forte: ha giocato la partita perfetta, ma non vogliamo ripetere gli errori. Se facciamo ciò che sappiamo possiamo conquistare un risultato importante. Saremo motivati e vogliamo giocare una bella partita, anche se chiaramente la Lazio ha molte più chance di superare il turno”. I Biancocelesti faranno di tutto per dimostrargli che aveva ragione.

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