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Lazio in Grecia cercando conferme

Sul campo del Panathinaikos, i Biancocelesti vogliono punti importanti in chiave qualificazione e per restare al comando del Gruppo J. Petković: “Dobbiamo giocare come abbiamo fatto finora”. In attacco Floccari rileva Klose.

Un'esultanza della S.S. Lazio, impegnata sul campo del Panathinaikos FC.
Un'esultanza della S.S. Lazio, impegnata sul campo del Panathinaikos FC. ©AFP/Getty Images

La vittoria contro l’AC Milan ha confermato che la S.S. Lazio scoppia di salute. Tre successi di fila hanno portato a ridosso del secondo posto i Biancocelesti, che nel Gruppo J di UEFA Europa League guardano tutti dall’alto in basso. Due risultati positivi contro il Panathinaikos FC – fanalino di coda nel raggruppamento e a metà classifica nella Super League – sarebbero probabilmente decisivi per superare il turno: lo sa bene Vladimir Petković, che chiede ai suoi di “giocare come fatto fino ad ora”.

La squadra ellenica ha una buona tradizione nelle sfide casalinghe contro avversarie italiane: è reduce da tre vittorie consecutive, due delle quali ottenute contro la rivale cittadina della Lazio – l’AS Roma – nella Coppa UEFA 2009/10. “Sarà una partita molto difficile, contro una formazione molto arrabbiata e con una gran voglia di riscatto”, conferma Petković, “Anche per loro è importante prendere questi punti: dobbiamo essere intelligenti, pungere quando si può e si deve. Non dobbiamo farci schiacciare né intimorire dall'ambiente, dobbiamo giocare come abbiamo fatto fino ad ora”.

Contro il Panathinaikos, che tra campionato ed Europa nelle ultime otto partite ha vinto solo una volta, sarà Sergio Floccari a guidare l’attacco: dopo la buona prestazione contro l’NK Maribor, l’attaccante avrà il delicato compito di non far rimpiangere Miroslav Klose, che raggiungerà i compagni direttamente giovedì. “Klose – annuncia il tecnico nella conferenza stampa pregara – ha ricevuto un permesso per recuperare e stare ancora meglio, in vista dei prossimi impegni della Lazio. Non c'è nessun caso, è tutto chiaro: abbiamo parlato già da qualche giorno. Lui da professionista vuole aiutare sempre la squadra, quando c’è la possibilità di giocare”.

Più abbottonato sulle altre situazioni. Mauro Zárate è “tra i ventuno convocati, deciderò chi gioca giovedì”, spiega Petković, “Non è una questione diversa da quella degli altri giocatori. [Lorik] Cana è polivalente, in nazionale gioca come centrale difensivo ma può essere impiegato in diversi ruoli, sia a centrocampo sia in difesa. [Álvaro] González è importante per la squadra; è come un diesel, più gioca più sta bene: quindi potrebbe scendere in campo”.

In generale, assicura il 49enne di Sarajevo, sarà utilizzato “il miglior undici titolare” e chi entra avrà l’opportunità di “giocare in una squadra già collaudata”. La vittoria contro il Milan potrebbe essere un’arma a doppio taglio, ma la Lazio non snobberà un Panathinaikos in crisi di gioco e risultati. “Lo stesso Milan ha dimostrato che un avversario ferito può fare risultato”, avverte l’allenatore bosniaco, “Non siamo una squadra che si esalta, siamo rimasti sempre con i piedi per terra e siamo consapevoli che i due gol che abbiamo subito sabato verso la fine ci hanno portato ancora di più con i piedi per terra. I greci vorranno dare tutto davanti ai propri tifosi, ma stiamo bene e cercheremo di portare punti a Roma”.

Per il tecnico l’Europa League è un obiettivo primario. “Si lotta un anno per arrivare in Europa”, rammenta, “è molto importante credere di poter fare risultato. Ha un valore in più, perché fa parlare della Lazio anche all’estero. Dobbiamo avere rispetto negli avversari, ma dobbiamo sempre imporre il nostro gioco”.

Cinquantuno minuti in serie A, Floccari all’OAKA Spiros Louis sarà titolare per la seconda volta di fila in Europa League. “Ma non mi sento l’attaccante di coppa”, precisa, “So che faccio parte di una grande squadra e qualsiasi giocatore può diventare fondamentale in qualsiasi ambito: sono rimasto perché sapevo che ci sarebbe stato bisogno di tutti. Devo pensare a dare sempre il massimo”.

Floccari ha ben chiari i rischi di questa trasferta. “Il Panathinaikos “è una delle squadre più prestigiose della Grecia, abituata a giocare gare importanti”, spiega, “Sta vivendo un momento delicato e avrà una gran voglia di riscatto: sappiamo che andremo ad affrontare una grande squadra”.

Sostituire Klose non sarà semplice. “Miro è importantissimo per noi, anche dal punto di vista del ruolo che ha come persona”, ammette l’attaccante, “Ognuno di noi, però, deve dare il massimo quando è chiamato in causa e cercare di togliersi soddisfazioni insieme ai propri compagni. Se conta più l'aspetto fisico o mentale quando si gioca poco? Vanno di pari passo: a livello fisico si cerca di mantenersi la settimana in allenamento, l'aspetto mentale entra invece in gioco nel sopperire alla mancanza del ritmo partita”.

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