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L'AZ spera nel fattore campo

L'AZ Alkmaar, che non perde in casa da otto partite europee, spera in un'altra buona prestazione nella gara di andata dei quarti contro il Valencia.

Niklas Moisander
Niklas Moisander ©UEFA.com

Dopo aver raggiunto i quarti di finale di una competizione europea per la prima volta nella sua storia, l'AZ Alkmaar cerca di sfruttare il fattore campo nella  della gara di giovedì contro il Valencia CF.

La squadra olandese non perde in casa da otto partite europee, in cui ha collezionato sei vittorie e due pareggi. Il capitano Niklas Moisander è fiducioso di poter battere il Valencia, che in questa stagione ha vinto solo una volta in trasferta: "Finora, quando abbiamo giocato la prima partita in casa è sempre andata bene. Davanti al nostro pubblico siamo più forti e se riusciamo a fare un buon risultato tutto è possibile". 

L'ottimismo del nazionale finlandese è rafforzato dall'unico precedente dell'AZ contro una squadra spagnola: allo stesso turno di Coppa UEFA 2004/05, contro il Villarreal CF, la squadra di Alkmaar si è qualificata grazie a un 2-1 esterno e a un pareggio in Olanda. In semifinale sarebbe poi stata eliminata dallo Sporting Clube de Portugal grazie ai gol in trasferta dopo i tempi supplementari.

L'undici di Gertjan Verbeek, tuttavia, inizia a sentire il peso della lotta su tre fronti. Mentre giovedì scorso è stato eliminato in semifinale di Coppa d'Olanda dall'Heracles Almelo, domenica ha strappato un 1-0 all'RKC Waalwijk, rimanendo in testa al campionato con un punto di vantaggio sull'AFC Ajax e  riguadagnando fiducia per la gara di giovedì.

"Uscire in coppa è stato un brutto colpo - aggiunge Moisander -. Volevamo arrivare in finale e vincere. Se avessimo perso punti anche contro l'RKC, la gente avrebbe iniziato a dire 'L'AZ è crollato e non regge la delusione'. Per questo la vittoria di domenica ci ha dato un po' di sollievo".

Anche se il Valencia ha avuto un giorno in più per riposare dopo la sconfitta di sabato (3-1) contro il Getafe CF, Moisander è contento di poter ricaricare le batterie per quattro giorni: "Dopo la sconfitta in coppa abbiamo avuto solo due giorni. Prima di giovedì ne avremo un in più, non è male. È incredibile essere arrivati così lontano in Europa e giocare contro una grande squadra".

Il tecnico Verbeek è stato l'assistente di Foppe de Haan all'sc Heerenveen, sconfitto 1-0 in casa e fermato sull'1-1 fuori casa dal Valencia nella fase a gironi di UEFA Champions di 2000/01 UEFA. "Quando ho visto il sorteggio ho pensato 'Bene, la terza squadra in Spagna è un po' più forte  alla quarta in Italia [l'Udinese Calcio, affrontata agli ottavi]'. Più vai avanti, più l'avversario diventa forte. Questa è la conseguenza, ma non può che essere così".

"Non penso che vinceremo l'Europa League. Basta guardare il budget e i giocatori del Valencia, che secondo me ha il 70% di probabilità di passare - conclude il tecnico -. Nel calcio, però, Davide può sempre battere Golia, e poi giochiamo in casa all'andata. Chi può dire cosa accadrà?".