UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Lazio al bivio, Reja vuole i tre punti

All’Olimpico, nella sfida contro lo Zurigo, i Biancocelesti inseguono il primo successo nella fase a gironi. Il tecnico: "Non abbiamo alternative, è una gara da vincere se vogliamo proseguire in Europa".

Lazio al bivio, Reja vuole i tre punti
Lazio al bivio, Reja vuole i tre punti ©Getty Images

Convincente, a tratti esaltante, in campionato. A caccia della prima vittoria nella fase a gironi di UEFA Europa League. Confrontando le due competizioni in cui è stata finora impegnata, l'S.S. Lazio ha avuto un rendimento a due facce. Ma giovedì sera all’Olimpico, al cospetto dell’FC Zürich nella Giornata 4 del Gruppo D, servirà la versione migliore della squadra di Edoardo Reja.

“Non abbiamo alternative: è una gara da vincere, se vogliamo proseguire in Europa”, ammette l’allenatore biancoceleste nella conferenza stampa pre-gara. Nel raggruppamento lo Sporting Clube de Portugal ha già festeggiato la qualificazione, mentre Lazio, Zurigo e FC Vaslui hanno tutte due punti in classifica: un successo sarebbe fondamentale per alimentare le speranze di passaggio del turno, obiettivo da centrare nelle successive due sfide in Romania contro il Vaslui e a Roma contro lo Sporting.

Malgrado si tratti di un appuntamento “dentro o fuori”, Reja sembra intenzionato a portare avanti la politica del turn-over finora adottata in UEFA Europa League. “Miroslav Klose e Djibril Cissé sono stanchi e nemmeno Hernanes sta bene”, spiega il tecnico goriziano, “Abbiamo faticato per partecipare alla competizione e vogliamo andare avanti, ma dobbiamo tenere conto dello stato di forma attuale dei giocatori”.

L’allenatore entra nel dettaglio. “Klose e Cissé, malgrado stiano bene, hanno minutaggi importanti nelle gambe: non so ancora se metterli subito in campo o a partita in corso ma non intendo comunque privarmi del loro apporto”, annuncia Reja, “Lorik Cana, invece, è fresco e può dare un contributo importante, come ha sempre fatto finora. Hernanes ha la caviglia gonfia e il dolore sta scomparendo, ma devo valutare con attenzione perché non desidero rischiarlo. In base a quello deciderò anche la valutazione tattica: senza Hernanes opteremo per il 4-4-2, altrimenti sarà 4-2-3-1”.

Chi è sicuro di giocare dall’inizio è Tommaso Rocchi: il capitano, domenica sera in Sardegna, si è tolto un peso realizzando il 3-0 in casa del Cagliari Calcio, il suo 100esimo gol con la maglia della Lazio. A centrocampo dovrebbero inoltre trovare posto Senad Lulić – due reti nelle ultime due trasferte di campionato – e Giuseppe Sculli sugli esterni, con Cristian Ledesma e Cana centrali di centrocampo.

Quest’ultimo è ansioso di giocarsi al meglio questa nuova opportunità. “Quando guardiamo la classifica del gruppo non siamo affatto contenti, ma sappiamo anche di non essere stati fortunati finora”, riflette il centrocampista albanese, “Ora però non possiamo più aspettare: dobbiamo scendere in campo per centrare i tre punti. Abbiamo una squadra con tanti giocatori, ma in campo internazionale serve più esperienza e io metterò a disposizione la mia”.

E a livello internazionale Cana ne ha da vendere, avendo indossato le maglie di Paris Saint-Germain FC, Olympique de Marseille, Sunderland AFC e Galatasaray SK. “Mi sento veramente bene”, confessa il 28enne, “sto bene con l’ambiente, la squadra, la società, con l’allenatore e con i tifosi, con i quali ho un bellissimo rapporto. Ma per noi calciatori la cosa più importante è il calcio. Per me è una nuova esperienza, dopo quelle nel campionato francese, inglese e turco. Posso e devo crescere di più qui in Italia e sono sicuro che con me crescerà anche la squadra, che è forte e può fare anche meglio di quanto visto finora”.

Una Lazio che, secondo Reja, ha finora raccolto meno di quanto seminato nella competizione. “Sono convinto che non potremo essere sempre sfortunati come lo siamo stati finora”, sottolinea con fiducia, “Dopo Cagliari, posso dire poi con convinzione che la squadra ha acquisito maggior cinismo, che spero di vedere in campo anche giovedì sera. Perché quella con lo Zurigo è una gara molto importante: dobbiamo fare il massimo e cercare di vincere. Ci proveremo, chi scenderà in campo darà il meglio di sé e di questo non ho dubbi”.

Anche nella sfida del Letzigrund, due settimane fa, i Biancocelesti avrebbero meritato di più dell’1-1 conquistato sul campo. “Abbiamo giocato solo noi”, ricorda il mister, “ma abbiamo portato a Roma solo un punto. L’esperienza ti porta a considerare che le gare internazionali sono difficili da decifrare, è un calcio diverso e un diverso modo di stare in campo. Occorre grande padronanza del momento; ci sono culture diverse. Noi facciamo più attenzione alla tattica mentre gli avversari se la giocano sempre. E questo fa sì che ogni partita sia aperta a tutti i pronostici”.

Scelti per te