Il Braga sogna, Porto coi piedi di piombo
martedì 17 maggio 2011
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In molti danno il Porto favorito, ma non i due tecnici. "Voglio continuare a sognare", ha detto Paciência. "I favoriti hanno tutti perso contro il Braga", le parole di Villas-Boas.
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Per molti solo alcune ore separano l'FC Porto dalla conquista della UEFA Europa League. Non per l'ex attaccante dei Dragoni, Domingos Paciência, che ha sicuramente altri piani per il suo SC Braga.
"Sono orgoglioso di aver portato il Braga fino a qui dopo 90 anni di storia del club - ha detto il 42enne alla vigilia della sua ultima partita sulla panchina del Braga -. E' un sogno giocare qui a Dublino ma non voglio ancora svegliarmi. Voglio continuare a sognare per un altro giorno e svegliarmi con la coppa in mano".
Nel corso della sua storia il Braga ha vinto solo la Coppa del Portogallo nel 1966 e non era mai andata oltre gli ottavi di finale in Europa. Paciência è così concentrato sulla partita che non ha anche notato la coppa vicino a lui in conferenza stampa.
"Sì, sono concentrato su quella coppa - ha detto dopo averla localizzata -. Voglio vedere i miei giocatori alzarla. Non ho dormito bene pensando a tutte le possibilità. Il destino ha la sua ironia: quando giocavo al Porto nel 1987 tutti pensavano che il Bayern München avrebbe vinto la Coppa dei Campioni. Adesso tutti pensano che sarà il Porto a vincere".
Una vittoria del Braga sarebbe sicuramente ancora più sorprendente di quel successo del Porto. I Dragoni stanno volando con André Villas-Boas in panchina e hanno concluso la stagione portoghese senza sconfitte. Hanno vinto anche entrambe le sfide di campionato contro il Braga (in tutto 92 le vittorie in 131 precedenti contro le 17 degli Arsenalistas).
La squadra di Paciência ha però già fatto fuori vittime illustri come Liverpool FC e SL Benfica questa stagione e Villas-Boas non dà niente per scontato rifiutando l'etichetta di favorito: "Il Braga i favoriti li ha già battuti tutti finora", ha spiegato.
"Puntavamo a questo obiettivo fin dagli spareggi di nove mesi fa - ha aggiunto il tecnico 33enne, che dovrà rinunciare a Cristian Rodríguez, alle prese con un problema agli adduttori -. Per una squadra come la nostra vincere il più possibile è un obbligo e in questa stagione lo abbiamo messo in chiaro fin da subito. Dovremo semplicemente fare la nostra partita, come è sempre accaduto finora".
Sarà la tradizione del Porto a prevalere a Dublino o la voglia del Braga di entrare tra le grandi del calcio continentale? A prescindere dal risultato, la prima finale di una competizione UEFA per club a disputarsi in Repubblica d'Irlanda dovrà condividere i riflettori con la Regina d'Inghilterra. Sua maestà è approdata in visita nell'isola alla vigilia della sfida e per qualche ora offuscherà il trofeo con la sua regale presenza.