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Hamšík: "Le finali si giocano per vincere"

Al Napoli basta un punto in casa del Benfica ma il capitano non fa calcoli: "Non possiamo pensare soltanto a difenderci, dobbiamo fare il calcio che sappiamo fare".

Hamšík: "Le finali si giocano per vincere"
Hamšík: "Le finali si giocano per vincere" ©Getty Images

Dopo il match d'andata al San Paolo, due mesi fa, l'Europa scoprì il Napoli di Maurizio Sarri, capace di rifilare quattro gol al Benfica e di mettere in mostra un gioco spettacolare. A quello stesso Napoli, oggi, basterebbe un misero punticino per blindare la qualificazione agli ottavi di finale di UEFA Champions League. 

Allora come oggi, sarà il capitano Marek Hamšík a guidare il Napoli contro i lusitani, proprio lui che c’era anche nel 2008, quando il Benfica eliminò gli azzurri dalla Coppa UEFA. L'ultimo dei sopravvissuti. "Per noi è una finale – chiarisce subito nella conferenza stampa della vigilia - e questo significa che ognuno di noi dovrà dare il massimo. Senza avere neppure un secondo di esitazione, senza neppure per un istante perdere la concentrazione". 

Che nessuno dica che al Napoli basta un punto. Da buon capitano, Hamšík fissa subito gli obiettivi: "Non possiamo pensare che ci basta un pareggio per passare il turno e neppure giocare per controllare i nostri avversari. Non possiamo pensare soltanto a difenderci, ma dobbiamo fare il calcio che sappiamo fare e che abbiamo mostrato con l’Inter". 

Il Benfica è leggenda e tradizione, ma il Napoli non è costruito per speculare sul pareggio. "Conosciamo i loro punti deboli – avverte ancora Hamšík – e sappiamo che sulle palle ferme si può decidere la gara. La vivremo come una finale. E le finali si giocano per vincere".

Il 4-2 contro il Benfica al San Paolo