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La finale secondo Stanković e Ambrosini

L'ex centrocampista dell'Inter apprezza l'umiltà di Diego Simeone. Quello del Milan ci spiega come si gestice la voglia di rivincita. Ma come finirà la finale tra Atlético e Real?

Dejan Stanković e Massimo Ambrosini hanno fatto un pronostico sulla finale
Dejan Stanković e Massimo Ambrosini hanno fatto un pronostico sulla finale ©Getty Images

Di come si giocano i derby ne sanno qualcosa. E anche di come si vince una finale di UEFA Champions League. Dejan Stankovic e Massimo Ambrosni, presenti all'apertura della Champions Gallery a Milano, hanno parlato con UEFA.com della finale di sabato.

Dejan Stanković
Simeone o Zidane? Io credo che ognuno utilizzi la strategia che pensa sia migliore per tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. A tanti non piace la filosofia di gioco di Simeone, ma a me piace molto l’umiltà. Avere affrontato il Barcellona in quegli anni mi ha fatto capire quanto sia importante essere umili. Noi nel 2010 siamo stati bravi e umili: abbiamo segnato tre gol all’andata ma poi siamo stati bravi a difenderci al ritorno al Camp Nou.

Il ‘Cholo’ è un po’ così. Sa bene cosa può dargli la squadra e sa bene come ottenere sempre il 100% dai suoi giocatori. Ci sono differenze ma lo spirito è simile a quello che aveva Mourinho nel 2010. Ricordo che nella finale contro il Bayern ci fece quasi dimenticare chi avremmo affrontato. Eravamo concentrati solo su noi stessi e avremmo battuto chiunque.

Il trionfo dell'Inter nel 2010

Chi vincerà? Il Real Madrid cerca di vincere il trofeo per l’undicesima volta e la gente forse spera in una vittoria dell’Atletico per questo motivo. L’Atletico ha perso due anni fa e cerca una rivincita. Il Real Madrid cerca di ‘salvare’ la stagione, se così si può dire. Entrambe sono sotto pressione, chi la gestirà meglio avrà un enorme vantaggio.

Massimo Ambrosini
Non sono uno di quelli cha ama solo un tipo di calcio e critica tutti gli altri. Credo che entrambi gli allenatori abbiano i loro punti di forza. Di Simeone ammiro come riesce ad entrare nella testa dei giocatori e li convinca a giocare in un certo modo dalla prima all’ultima partita. E’ una qualità molto importante per un tecnico. Zidane mi ha sorpreso per come è subito riuscito a gestire personalità così forti in un club così importante.

Atletico come il mio Milan nel 2007 dopo la finale di due anni prima? Ci sono molte somiglianze con la nostra situazione nel 2007. Loro hanno perso una finale subendo un gol all’ultimo secondo, noi subendo tre gol in meno di 10 minuti. Due sconfitte sicuramente dolorose. Ma il bello del calcio è che spesso ti offre una seconda occasione.

Loro non devono pensare troppo alla rivincita o che devono avere qualcosa indietro dopo la brutta sconfitta di due anni fa. Se qualcosa tornerà indietro e solo perchè se lo saranno sudato nel corso dei 90 o più minuti. Devono cercare di restare calmi.

La rivincita del Milan

Noi ci siamo riusciti cercando di giocare il nostro solito calcio. Tutti noi avevamo bisogno di cancellare quel ricordo dalle nostre teste, almeno parzialmente perché cancellarle del tutto era impossibile. E non era neanche giusto perché anche dalle sconfitte più dure si impara qualcosa, come gestire una grossa delusione per esempio.

Io credo che l’Atletico sia leggermente favorito, ma non per questa voglia di rivincita o perché noi abbiamo fatto una cosa simile nel 2007. Credo sia una squadra molto organizzata che fa giocare male le sue avversarie e il Real Madrid è una squadra che ha bisogno di giocare bene per vincere. In attacco l’Atletico ha tanta qualità. Credo che Griezmann sia un attaccante di livello mondiale. Se dovessi scommettere un euro, lo punterei sull’Atletico

Sono due squadre che giocano un calcio diverso, ma spero che ne uscirà un grande spettacolo.